
Ferrata Sallagoni
di Salvatore Stringari
Data: 15-2-2008
Ferrata Sallagoni
Sulla provinciale 84 in direzione di DRENA arrivo nei pressi del campo da tamburello e parcheggio la macchina, dove si trovano anche delle panche in legno per il picnic.
Abbandonato il parcheggio mi dirigo a piedi su strada sterrata che costeggia gli ulivi. Arrivo in breve ad una una galleria del Enel lasciata sulla sinistra la galleria si scende per un 250 metri circa la strada sterrata fino ad arrivare a un edicola-capitello qui si gira decisamente a sinistra per entrare in un prato ed all’imbocco della ferrata del Rio Sallagoni.
Ora indosso l’imbrago il casco e parto. Il primo tratto della ferrata a sviluppo verticale non presenta forti difficoltà, quindi si ha il tempo anche ammirare il panorama e le cascatelle del rio. Arrivo però in breve nel tratto più difficile ma non impossibile alcuni metri di parete esposta ma sempre protetto e facilitato dagli scalini in ferro e dalla corda metallica che scorre sopra la nostra testa, (un pò alta) questo è il passaggio più difficile da superare. Da questo punto in poi la ferrata si presenta di facili passaggi e in poco tempo si arriva alla fine è stato anche creato un “ponte tibetano” con 3 corde che i più coraggiosi possono affrontare legati e in sicurezza. Per raggiungere il castello proseguo ora sul fondo del torrente con poca acqua dove un altro tratto di corda metallica facilita la salita in mezzo al verde e alla roccia. Passo sotto un caratteristico sasso che sembra appoggiato apposta alla montagna da una grande mano.

Attraversando il torrente su un ponte in legno il sentiero ora si fa un po’ più ripido e si arriva al castello. Il rientro alla macchina lo faccio percorrendo per un tratto la provinciale il sentiero di rientro taglia un primo tornante della provinciale appena sotto il castello vicino alla panca di legno con tavolo, rimessi i piedi sulla strada percorro alcuni metri trova un altro sentiero sulla sinistra che scende nel bosco e che in breve mi riporta sulla stradina sterrata percorsa per raggiungere l’attacco della ferrata. Da qui in un paio di minuti si raggiunge la macchina.
Nota: i “ponti tibetani” si differenziano dalle passerelle pedonali.
l ponti Tibetani sono solitamente a 3 corde, 2 passamani e una per i piedi, quindi da fare assolutamente assicurati imbrago e cordino di protezione in caso di caduta (oscillano parecchio in presenza di un solo escursionista). si transita uno alla volta.
I Ponti Passerella ben protetti con un piano camminabile “normalmente” protetti, se posti in alto sulla valle possono comunque oscillare in presenza di vento. Si possono attraversare anche in più persone
Autore/i: Salvatore
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