
Vaio Stretto, Sentiero di Arroccamento, Monte Baffelan
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 01-06-2008
Cima: Baffelan
Gruppo Montuoso: Pasubio, Sengio Alto
Cartina: Sezioni Vicentine del CA.I. foglio 1 e 2
Segnavia: 150, 149, E 5 170 C.A.I
Quota partenza: 1162 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1889 m.s.l.m
Dislivello: m 727.
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: Anello
Punti di appoggio: passo Pian delle Fugazze
Acqua, sorgenti: non rilevate
Località: Passo Pian delle Fugazze
Copertura cellulare: non rilevato
Parcheggio/i: Passo Pian delle Fugazze
Tappe del percorso: Passo Pian delle Fugazze, Vaio Stretto, Sentiero di Arroccamento, Forcella del Baffelan, Passo di Gane, Malga Boffetal, Passo Pian delle Fugazze
Partecipanti: in solitaria
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Percorrendo i sentieri della prima Grande Guerra 14/18
Eccomi qui con il mio racconto di questo fantastico e remunerativi sentieri.
Da Rovereto percorro la strada comunale che sale in Vallarsa e giungo al Passo Pian delle Fugazze, da qui prendo la strada che porta all’Ossario del Pasubio, poco prima di raggiungerlo trovo il bivio per Malga Cornetto, m. 1220, dove trovo un buon posto per parcheggiare la mia auto.
Vaio Stretto, Sentiero di Arroccamento, Monte Baffelan
Poco dopo Malga Cornetto, sulla destra, una targa segna l’inizio del sentiero per il Vaio Stretto, salgo gradualmente per i pascoli e poi mi inoltro nel bosco, camminando fino ad una fascia di roccia, dove una traccia tende a sviare e mi porta fuori sentiero; io ho perso un po’ di tempo per capire dove salisse il sentiero per il Vaio Stretto, ma poi ecco un segno sbiadito rosso bianco lassù in alto, salgo arrampicando su un primo grado su rocce bagnate e scivolose, entro nel Vaio, ma ancora il sentiero sembra sparire.
Girovago un pochino prima di orizzontarmi, trovo difficile capire dove prosegue la traccia, ma dopo una decina di minuti incontro delle catene, sono sul sentiero giusto. Arrivo sotto a dei massi che sembrano messi lì apposta, ma non è così, la natura molto spesso fa capolavori meglio di noi.
Il sentiero sembra interrompersi ancora una volta, esploro tutto attorno, mi arrampico e trovo una traccia che decido di seguire, però mi devo togliere lo zaino dalle spalle, il passaggio in mezzo ai sassi è molto stretto (del resto “stretto” è il nome del Vaio!), arrampico sempre su un primo grado, non è difficile, ma nemmeno da sottovalutare.
Passata una prima serie di catene trovo una scala in ferro che aiuta a superare un paretina, in cima si trova una Madonnina.
Il sentiero sembra ancora interrompersi contro la roccia, anche qui supero un passaggio stretto togliendomi lo zaino, in tutto il vaio non sono visibili segni bianco rossi che servirebbero molto.

In seguito altre catene mi aiutano ad issarmi per la ripida salita, quasi al termine del Vaio, ancora abbastanza stretto, trovo una roccia che mi pare una colata di lava, incastonati dentro ci sono dei sassi, salgo su quella che mi sembra lava di colore nero marrone e superato questo tratto con le catene esco dal Vaio e le difficoltà finiscono.
Risalgo ora un canale ghiaioso con un po’ di neve, niente di cui preoccuparmi, arrivo alla sella dell’Emmele m. 1675 e da qui una mulattiera porta verso la Cima del Cornetto, che però non salgo, scelgo di proseguire per il sentiero di arroccamento che passa all’interno di alcune gallerie e tocca varie postazioni, arrivo ai piedi del monte Baffelan, raggiungo la forcella del Baffelan e questa volta salgo fino alla cima del monte, arrampicando su un primo grado, sono le 11,40.
Dalla cima del Baffelan scendo arrampicando ancora una volta.
Ritorno alla Forcella del Baffelan e scendo al Passo di Gane, qui decido di non proseguire verso il Passo di Campogrosso, ma di scendere alla malga Boffetal m. 1435 che da un po’ osservo dall’alto.
Raggiunta la malga seguo il sentiero europeo E 5 andando a incrociare la strada che porta da Campogrosso al Passo Pian delle Fugazze. Raggiunto il Passo in circa un’ora salgo verso l’Ossario ripercorrendo a piedi la strada fatta al mattino per raggiungere la malga Cornetto e il parcheggio, che dista circa 1 km dal passo Pian della Fugazze.
Mi riposo qualche minuto e con l’auto raggiungo l’Ossario del Pasubio, oggi è aperto e merita una visita.
Nota: attualmente, anno 2020, bisogna parcheggiare l’auto al Passo Pian delle Fugazze, a pagamento. Qualche posto lungo la strada che porta all’Ossario. Spero che la segnaletica per il Vaio nel frattempo sia migliorata, ma non ho notizie al riguardo.
Autore/i: Salvatore Stringari
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