
Monte Calisio 1096 metri s.l.m
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 10-05-2009
Cima: Cima M. Calisio 1096 m. s.l.m.
Gruppo Montuoso: Monti di Trento
Cartina: Kompass 647 Trento e dintorni scala 1:25000
Segnavia: ex forte Casara sentiero 430 e 421
Tipologia sentiero difficoltà*: Sentiero Escursionistico
(E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 290 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1096 m.s.l.m
Dislivello: m. 796
Tempi di percorrenza*: 4 ore andata e ritorno
Giro: Anello
Punti di appoggio: nessuno
Acqua, sorgenti: fontane
Località: Gardolo
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì
Tappe del percorso: Gardolo, Località Pinara 390 m., Predamala 460 m., bivio 401A, Strada della flora 775 m., 4 strade 821 m., Cima monte Calisio Campel, Villa Montagna, Tavernaro, Moia, Martignano, percorrendo un tratto della via Claudia Augusta e a casa
Partecipanti: autore in solitaria
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Il monte Calisio
facile e panoramica escursione sulla cima del monte Calisio detto anche Argentario dove nel 1800 si estraeva l’argento. Questa volta però parto da Gardolo a piedi in direzione Melta di Gardolo nei pressi dell’omonimo bar prendo la strada che porta nelle vicinanze del riparo Gaban sito archeologico. Continuo su strada secondaria raggiungo il cimitero di Martignano. Arrivato a Martignano giungo all’inizio della S.P. 131 (2° tronco Maso Bolleri – Montevaccino) Nei pressi di un deposito in lamiera del servizio strade ha inizio il sentiero, si trova ben visibile il cartello di inizio sentiero 401 S.A.T. loc. Pinara 390 m. s.l.m. Salgo fino a quota 460 m. incontrando un bivio, è il sentiero 401-A in Loc. Predamala, chiuso per pericolo di caduta sassi. Proseguo nel bosco di pioppo, betulla, nocciolo, abete, e continuo sul sentiero 401 con una seria di tornanti a volte un po’ ripidi e con panorama sulla città di Trento. Raggiungo la strada della flora dove proseguo su questa strada in direzione sud fino a giungere a quota 821 m. s.l.m nei pressi del ex rifugio Calisio. Proseguo ora in direzione N/O su strada forestale arrivo ad uno spiazzo dove la strada termina e lascia posto al sentiero che sale ripido sullo spallone nord con sempre il panorama sulla città. Arrivo ad un altro punto panoramico i tornanti si fanno meno stretti e pianeggianti, proseguo fino ad un bivio per il “Forte Casara” e gli “Stoi” a m 1050 s.l.m. vado a destra continuando sul sentiero 401 che porta alla cima, transitando davanti a delle gallerie scavate per l’estrazione dell’argento. Qui nel 1800 si estraeva appunto il prezioso metallo e utilizzate in tempo di guerra per deposito munizioni e varie. Da qui in breve si raggiunge un salto di roccia di 10/15 metri con cordino di sicurezza, lo supero facilmente e successivamente raggiungo la cima a quota 1096 m s.l.m. (2 ore dalla partenza.) Proseguo ancora per raggiungere la croce di cima passando davanti ai resti di una fortificazione austroungarica realizzata in tempo di guerra per il controllo sulla città e i suoi punti d’accesso, essendo il Monte Calisio un ottimo punto panoramico con vista anche su Pergine e la Valsugana.

Dalla cima varie sono le vie di ritorno, sia per lo stesso itinerario di salita che altri itinerari. Voglio effettuare un giro ad anello quindi decido di raggiungere il ristorante Campel. 733 m s.l.m. e a pochi metri dalla croce prendo il sentiero. S.A.T. 403 scendo nella Valletta dei Faggi. Proseguo ora sulla strada militare (senza mai lasciarla ) in discesa raggiungo gli “Stoi Alti” (bivio) e successivamente ai “Stoi del Belvedere” (altro bivio) seguendo ancora indicazioni per il 403 (direzione Campel) e in breve arrivando alla selletta della “Val Mistai” 1025 m s.l.m. (Altro bivio) Proseguendo ora sul sentiero 403-A Campel/Carbonaia e sempre sulla strada militare arrivo ad una caratteristica parete liscia con disegnato una bicicletta un sole e dei (gabbiani) o rondini. Proseguo ancora, questa volta in direzione del forte Casara arrivo ad altri due bivi incrocio il sentiero 430 anche per m.t.b proveniente dal bivio incontrato nella salita al Calisio “Stoi” e proseguo nell’intento di raggiungere il forte Casara ubicato all’omonima selletta 892 m s.l.m. che raggiungo sotto una leggera pioggia. Sono ora sul sentiero 421 S.A.T. e del forte Casara rimane ben poco solo una traccia del muro perimetrale e in disparte un muro in cemento che sembra essere uno sbarramento o una porta d’ingresso. Quindi proseguo sempre sotto una leggera pioggia verso il ristorante Campel su un sentiero/strada in ciottolato 421 S.A.T incrociando altri bivi di salita/discesa al Calisio continuo a scendere e arrivo alla Pineta del Campel ampio spazio prativo e da qui in breve al Campel. ma non è finita devo raggiungere Villa Montagna. Dalla piazza di Villa Montagna proseguo attraverso il paese vecchio e vado a imboccare la via Claudia Augusta sentiero n° 1 passando per Tavernaro, Moia, Martignano, poi ritorno a Gardolo. Stupenda passeggiata in solitaria con giro ad anello e panorama su tutta la città e i paesi come Montevaccino, Villa Montagna, Civezzano
Autore/i: Salvatore Stringari
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
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Ciao Salvatore….Quanta cura nel descrivere il tuo mondo….Quanta bellezza nei tuoi occhi… Il tuo cuore, però, sembra sempre oltre…..Un abbraccio, mio caro….
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