
Monte Stivo 2059 m.
di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 08-06-2014
Cima: Monte Stivo 2059 m.
Gruppo Montuoso: monte Baldo
Cartina: Kompass foglio 101 scala: 1:50.000 (un po’ datata).
Segnavia: CAI/SAT 608
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Tempi di percorrenza*: in giornata
Quota partenza: 1200 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 2059 m.s.l.m
Dislivello: m. 790
Giro: A/R
Acqua, sorgenti: no
Località: Santa Barbara
Punti di appoggio: Rifugio Prospero Marchetti
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì
Partecipanti: Sal Paola, Maurizio, Maria
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
il Monte Stivo è una tra le più suggestive montagne del basso Trentino. La quota di 2059 m.s.l.m., permette una suggestiva visione a 360° sul trentino e sulle confinanti cime, esso è raggiungibile da Mori (TN) in direzione di Torbole, lago di Loppio, qui, al bivio per la Val di Gresta, si sale, supportati da ottime indicazioni, in direzione Ronzo-Chienis, fino a raggiungere il Passo S. Barbara (m. 1169 s.l.m.) e il pianoro di S. Antonio (m. 1265 s.l.m.), dove si può arrivare in auto. Il rifugio Prospero Marchetti 2000 m. s.l.m. è della sezione SAT di Arco. L’edificio, che ha festeggiato i suoi cent’anni di vita nel 2006, sorge a pochi metri dalla cima del Monte Stivo 2059 m. s.l.m., sulla cui sommità si erge una semplice croce in ferro con libro di vetta.
Monte Stivo 2059 m
soleggiata e calda giornata cercando di accontentare i miei compagni di escursione, chi vuole la facile cima, chi vorrebbe arrampicare, chi una cima più impegnativa, (io) individuo una vetta da raggiungere, su consiglio di un amica decido una gita verso il lago di Garda, monte Baldo. Come sopra detto raggiungiamo la Val di Gresta e parcheggiamo in località S. Antonio l’automobile, prendiamo il sentiero 608 S.A.T. C.A.I., seguendo ora la stradina mulattiera asfaltata che taglia i campi coltivati ad ortaggi, fino a raggiungere un ulteriore mulattiera, dove termina l’asfalto. Oltrepassata la stanga si sale immersi una pineta, giungiamo velocemente in località “Le Prese” (1480 m. s.l.m.), da dove, poco sopra, si inizia a godere di un vasto panorama sul lago di Garda e sui monti circostanti.

Qui sono due le possibilità di salita alla cima, la prima sulla strada silvo-pastorale-sentiero che sale per mezz’ora circa attraversando il vasto pascolo della malga Stivo, passando accanto alla malga, oppure, sulla panoramica cresta, (rimanendo più in quota), che sovrasta la val d’Adige. Optiamo per questa soluzione. Da qui vagando lungo il crinale si incontrano resti di fortificazioni militari, si raggiunge quindi il rifugio “Prospero Marchetti” posto a quota m 2009 m. s.l.m., in circa 2 ore, oggi è pieno, decidiamo di dirigerci verso la cima ma anche questa è ricoperta di “bagnanti” al sole, ci discostiamo dalla cima solo dopo esser riusciti a sbirciare dall’osservatorio le cime che si vedono attorno. Sulla cima si trova infatti un osservatorio panoramico dal quale, con l’aiuto di appositi mirini, si possono individuare oltre una quarantina di cime alpino-dolomitiche, disposte lungo un arco di 360°. Troviamo il posto per sederci su dei comodi sassi dove mangiamo, riposiamo e godiamo del caldo sole. Quando la folla si è diradata facciamo una puntata dentro l’accogliente rifugio per un caffè. Facciamo rientro poi a valle per lo stesso sentiero di salita.
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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Correzione testo di Paola G.
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