162 Cima Monte Tomatico


panoramica verso sud dal Tomatico © Copyright By Salvatore Stringari

Cima Monte Tomatico

di Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin 

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 11-10-2015 

Cima: Monte Tomatico 
Gruppo Montuoso:
Prealpi Venete 
Cartina: Tabacco foglio 023 Alpi Feltrine le Vette Cimonega 
Segnavia: C.A.I. 844 
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 720 m.s.l.m
Quota raggiunta: 1595 m.s.l.m 
Dislivello: m. 900
Tempi di percorrenza*: ore 5.30
Giro: A.R.
Punti di appoggio: le malghe se aperte
Acqua, sorgenti: non segnalate, portare acqua
Località: Quero, Vas, Cilladon.
Parcheggio/i: sì pochi posti
Partecipanti: Autori

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

da Belluno 400 m. a Quero 280 m dove prendiamo la strada verso la Valle di Schievenin che lasciamo poco dopo seguendo le indicazioni sulla destra per Cilladon (nascoste dalla vegetazione). Salendo per la ripida e stretta stradina fino ad un incrocio poco prima del borgo di Cilladon, dove si devia sulla destra. (indicazioni per Monte Tomatico e Stalle Paoda). Dopo alcuni tornanti giungiamo a una piccola area di sosta dove parcheggiamo (720 m.s.l.m.). Altri sentieri raggiungono questa meravigliosa cima e partono da Carpen, Tomo, Porcen, ma questa è un’altra storia. Noi vi raccontiamo la nostra. 

Monte Tomatico

Continuiamo a piedi sulla strada che poco dopo un’abitazione privata diventa sterrata e giungiamo in breve ad un monumento naturale: il “Castagno Di Balech”, enorme e vecchissimo albero di castagno. Incontriamo subito dopo le indicazioni per il sentiero 844 lasciando la strada e salendo a destra per un’antica mulattiera prima nel bosco di castagni e latifoglie e poi sui bei prati sopra Cilladon. 

Tomatico © Copyright By Salvatore Stringari

Vegetazione permettendo, la vista sulla valle del Piave è magnifica. Dopo alcuni tornanti ritorniamo sulla strada che taglia, in continua ma leggera salita il versante orientale del Monte Tese. Da qui in avanti la mulattiera è stata sostituita e stravolta da una strada consorziale di recente costruzione. Dopo alcuni ripidi tornanti raggiungiamo una selletta (1037 m) dove giunge anche un’altra mulattiera o forestale proveniente da Prada, paesino che si scorge 400 m più un basso. Proseguiamo sulla strada sempre attratti dal panorama offerto dalla valle del Piave sulla nostra destra: possiamo perfino scorgere la laguna all’orizzonte. Raggiungiamo l’incantevole verde conca di Stalle Paoda a 1181 m, con costruzioni ben ristrutturate, da qui possiamo anche vedere, purtroppo ancora lontana, la croce di vetta del Tomatico. Alla malga la strada termina. Fin qui, secondo la tabella di marcia, circa un’ora e mezza. Seguendo le indicazioni proseguiamo ora verso nord, il sentiero si inoltra nel bosco, molto fitto, di faggi e noccioli e con diversi saliscendi attraversiamo il versante orientale del Monte Santo. La traccia è battuta. Dopo un ripido sentiero arriviamo ad un costone erboso dietro il quale ci appare per incanto Malga Conte (1305 m.) con i ripidi, bellissimi pendii prativi. Dalla malga l’ultima fatica verso la vetta: ci inerpichiamo sul prato soprastante per il sentiero che serpeggiando ci porta alla cresta del monte (1505 m) con una bella panchina per ammirare il panorama. Vediamo i ruderi di alcune casere. Ora la croce sommitale è più vicina e la puntiamo direttamente seguendo il filo di cresta: l’erba è verdissima e…ben concimata! Arriviamo alla meta, la vetta del Tomatico 1595 m – 3 ore. Il panorama che ci appare tutt’attorno, a 360 gradi, è incredibile: sotto di noi Feltre, 1300 m più in basso, e tutta la vallata del Piave, la destra del fiume da Belluno a Fonzaso e oltre e la sinistra da Belluno al… mare! Possiamo spaziare verso nord con magnifiche vedute sulle Vette Feltrine, Il Pizzoc, la Val Canzoi … possiamo vedere il Lagorai, le Pale di San Martino e tutto il gruppo della Schiara, il Serva e via via i monti dell’Alpago, il Col Nudo, il Cavallo, poi le Prealpi Bellunesi, la pianura con tutti i suoi paesi e paesini fino al mare, il massiccio del Grappa. 

Cima Tomatico © Copyright By Salvatore Stringari

Non ci vorremmo staccare da questo incanto, ma oramai le giornate sono corte e ci conviene riprendere la via del ritorno, un ultimo sguardo al panorama e ripercorriamo lo stesso itinerario dell’andata, con una breve visita, scendendo di qualche metro dalla cresta (panchina) dal lato che guarda Feltre, ad una bella costruzione, forse un rifugio privato completo di piccolo bivacco, che sembra appena ristrutturato. Questa escursione ci ha molto appagati, a volte le creste “minori” e vicine a casa, spesso ignorate, svelano paesaggi magnifici. (2 ore dalla vetta a Cilladon). 

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

2 pensieri riguardo “162 Cima Monte Tomatico

non fate i timidi, lasciate un commento!

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.