
Ex Villino Zanella
di Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 22-01-2017
Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Monti del Sole
Cartina: Tabacco foglio 024 Prealpi e Dolomiti Bellunesi
Segnavia: sentiero non censito
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero non censito Sentiero Alpinistico (E.E.) sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Tempi di percorrenza*: 4 ore, in giornata
Quota partenza: 463 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1000 m.s.l.m
Dislivello: m. 537
Giro: Anello
Acqua, sorgenti: sì alla casera
Località: La Muda
Punti di appoggio: Casera Buzzati
Copertura cellulare: Sì
Parcheggio/i: sì a La muda
Tappe del percorso:
Partecipanti: Giuliano Dal Mas la nostra guida, Edda, Sabrina, Graziella, Sal e Paola
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Escursione non molto panoramica ma insolita in luoghi quasi sconosciuti. Oggi ci ritroviamo con un numeroso gruppo: Giuliano Dal Mas, Silvano, Giuliano C., Paola, Edda, Sabrina, Graziella.
Giuliano Dal Mas è noto per la pubblicazione di numerosi libri di escursioni sulla Schiara e le Dolomiti Bellunesi. Buonissima è la compagnia, ci troviamo tutti al parcheggio in località La Muda, prima della galleria sulla statale Agordina.
ex Villino Zanella
attraversato il Cordevole sulla passerella che il vento fa risuonare come un’arpa, superiamo i caseggiati di Le Agre e prendiamo a destra il ripidissimo sentiero, non segnato, che seguendo i piloni Enel (o Terna) ci porta fino ad un piccolo pianoro dove sorge l’ex-villino Zanella, un tempo casino di caccia, ora Casera Buzzatti. Lo raggiungiamo in circa un’ora di cammino immersi nel bosco, alzandoci sulla sinistra orografica dell’impervia Val Pegolera. In basso scorgiamo i bei prati di Agre (Agher= Acero), il Cordevole che scende verso sud- ovest contornato dai monti, Le Rosse, il Col di Gai, il Coro Sotto di noi il torrente Pegolera, di fronte il Collaz e la Rocchetta, in fondo le torri dei Feruch baciate dal sole.
Alla meta ci accoglie una fontanella, ghiacciata, ma con un getto che scorre all’interno del ghiacciolo, un piccolo capolavoro naturale.
In casera ci ristoriamo alla grande, attorno ad un bel fuoco, si mangia si beve e si canta!

Questo posto meriterebbe un restauro, è una bella costruzione con due stanze al piano terra e due al piano superiore, più la soffitta. Ben rimpinzati e ben affumicati torniamo a valle per il sentiero che scende a nord verso la Valle del Cordevole, passando vicino ad alcune casere ormai abbandonate come i pascoli oramai rimboschiti, con la vista mozzafiato della Gola dei Castei sotto di noi, il bel panorama dell’Agnér e delle Pale di san Lucano verso l’Agordino, la parete sud del Monte Cielo (Zelo) sempre davanti ai nostri occhi.
Raggiunta una stradina, dopo una breve deviazione per vedere una galleria militare, ritorniamo alle auto.
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola Marini Gardin.
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