
Titolo: Lagorai Forzelon di Rava
Data: 30/7/2017
Cima: Cimon di Rava
Gruppo Montuoso: Lagorai
Cartina: Tabacco foglio 058 Valsugana Tesino Lagorai Cima d’Asta
Segnavia: CAI/SAT
Sentiero numero: E-328
Quota di partenza: m. 1450 slm
Quota raggiunta: 2397
Dislivello: 947 m.
Tipologia sentiero: E.E.
Difficoltà*: Facile
Tempo*: in giornata
Giro: A/R
Punti di appoggio: Malga Sorgazza
Acqua/Sorgenti: no
Località: Castel Tesino Val Malene
Copertura cellulare: parziale
Parcheggio/i: sì ampio a Malga Sorgazza
Partecipanti: Paola, Salvatore
Autore/i: Salvatore&Paola
Note: * i tempi di percorrenza e le difficoltà variano in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, abitudine.
Premessa: meteo non favorevole per questa giornata, nebbia e poco sole ma il Lagorai merita sempre.
L’escursione in dettaglio:
Partiamo con il meteo instabile, decidiamo di raggiungere il punto di partenza della nostra escursione, se al nostro arrivo il tempo sarà peggiorato faremo ritorno a casa. Da Trento verso la Valsugana per Castelnuovo, Strigno, Bieno, Pieve Tesino dove troviamo indicazioni per la Val Malene. Imbocchiamo la strada, piuttosto stretta, che risale la valle fino a Malga Sorgazza, dove parcheggiamo. Purtroppo da quest’anno la malga con annesso ristoro/rifugio è chiusa, un vero peccato perché costituiva un buon punto d’appoggio per le escursioni in Lagorai. Per fortuna un gruppo di volontari gestisce nei fine settimana un ampio bel locale vicino alla malga. Il meteo sembra volersi sistemare anche se poi non sarà così e la nebbia ci farà compagnia in quota, alternandosi a brevi sprazzi di sole.
Oggi la nostra meta è il passo del Tombolin, luogo di interesse storico (Prima Guerra Mondiale) con una scala scavata nella roccia granitica del Lagorai. Da Malga Sorgazza a 1445 metri sul livello del mare, trascurando le indicazioni per Cima D’Asta e Rifugio Brentari, imbocchiamo a sinistra il sentiero 328 Sat C.a.i. e cominciamo a salire nel bosco. Stiamo percorrendo un tratto dell’Alta Via del Granito. In un’ora raggiungiamo il bivio alla Val del Lago 1800 m.s.l.m. e proseguiamo sempre in salita verso il lago di Costabrunella (l’altro sentiero, appena una traccia, porta a Malga Quarazza). Siamo usciti dal bosco e proseguiamo per ampi pascoli, solcati da piccoli ruscelli, tra piante di mirtilli e lamponi, saliamo ancora passando accanto ai ruderi di Malga del Lago e in un’ora scarsa raggiungiamo la diga che racchiude il lago. Anche il Rifugio di Costabrunella è abbandonato e diroccato, purtroppo in questa zona non c’è nemmeno un riparo in caso di necessità, la bella costruzione accanto alla diga, di proprietà della società elettrica, è chiusa e inaccessibile. Con dispiacere constatiamo che lo specchio d’acqua è al livello minimo e la diga vuota sembra abbandonata, oggi non è più gestita da ENEL ma dal gruppo Hydro Dolomiti Energia.
Sal & Paola
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