276 al Bivacco Campestrin e Forcella Bella

Bivacco Campestrin
panorama da forcella Bella © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

dalla Val Bona al Bivacco Campestrin

di: Salvatore Stringari e Paola Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 15-10-2017

Cima: Forcella Bella
Gruppo Montuoso: Bosconero
Cartina: 025 Tabacco Dolomiti di Zoldo Cadorine e Agordine
Segnavia: C.A.I
Sentiero numero: 483 
Quota di partenza: 800 m.s.l.m
Quota raggiunta: 1649 m.s.l.m al Bivacco – 2112 m.s.l.m alla Forcella
Dislivello: 849 al Bivacco m 1312 m alla Forcella
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). alla forcella Bella: Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Tempi di percorrenza*: 8 h in giornata
Giro: A/R
Punti di appoggio: casere e bivacchi non gestiti
Acqua/Sorgenti:
Località: Ospitale di Cadore in località Festin
Copertura cellulare: parziale
Parcheggio/i: sì pochi posti (parcheggiare bene!)
Partecipanti: Giuliano Dal Mas, Giuliano C, Silvano, Monica, Mara, Paola, Salvatore.

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento. 

L’escursione in dettaglio:

(a spasso con lo scrittore)* da Ospitale di Cadore 537 m.s.l.m prendiamo l’ardita stradina, in parte asfaltata, che sale in cengia per tornanti lungo la solitaria Valbona fino ad uno spiazzo in località Festin, 800 m.s.l.m (300 m più avanti divieto di transito) dove lasciamo le auto. Un piccolo parcheggio, con tabellone informativo sul percorso delle casere di Ospitale (altro itinerario da fare in futuro). Oggi siamo in nove, cinque giovinotti e quattro ragazze, pronti per un’altra escursione. 

dalla Val Bona al Bivacco Campestrin

dal parcheggio proseguiamo a piedi sulla stradina che in leggera salita si inoltra sul fianco sinistro della valle che qui appare profonda, è una spettacolare forra sapientemente scavata dal torrente Valbona; sullo sfondo appaiono presto gli Sfornioi e il Sasso di Bosconero, la Torre di Campestrin rimane nascosta mentre alle spalle abbiamo la veduta sulla Valle del Piave e sulle montagne che la sovrastano: il Monte Borgà e La Palaza. Attraversiamo il Rui Nero che scende a cascatelle in una piccola forra. Proseguiamo e poco più tardi, presso una zona franosa, incontriamo il Rui Bianco, subito dopo oltrepassiamo un costone e giungiamo ad un bivio 1110 m.s.l.m, dove tralasciamo la stradina di sinistra, che prosegue alla volta di Casera Tartana e seguiamo la mulattiera a destra che, dopo un paio di tornanti, porta al pascolo di Casera Valbona, un tempo malga, 1241 m.s.l.m. Finora circa un 1.30. Alla Casera, ben tenuta, troviamo un gruppo di cacciatori che si fermeranno qui, il posto offre una bella cucina, acqua e ricovero per la notte.

Bivacco Campestrin
Bivacco Campestrin © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Speriamo non siano anche fortunati con la caccia. Fin qui uno scherzo. Adesso il percorso si svolge su un sentiero molto più ripido, immerso in un bel bosco di faggi, aceri, abeti e larici; sembra però che in alcuni tratti sia passato un tornado: parecchi alberi sono piegati e abbattuti, noi arranchiamo sudando per un’altra ora e passa fino al Bivacco Campestrin, m.1656 s.l.m., ex malga anche questo. Bellissimo posto, vista impagabile sulle Torri del Bosconero, Sfornioi, Sasso Lungo di Cibiana e Torre di Campestrin.

a Forcella Bella

Qui ci rifocilliamo e il grosso del gruppo si ferma a godersi la giornata di sole. In tre invece, Salvatore Paola e Giuliano C. decidiamo di inerpicarci per altri 500 m di dislivello, altra ora e mezza abbondante, fino a Forcella Bella a m. 2112. Su e su, il sentiero pare non finire mai, ma a lasciarci senza fiato, giunti in cima, è la vista ineguagliabile sul Pelmo! Poi spaziamo sul monte Rite, l’Antelao, il Civetta, sullo sfondo il Sella e le Tofane, il paese di Cibiana nel fondovalle. Fatica ben ripagata.

Bivacco Campestrin
panorama da forcella Bella © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Scendiamo fino a Forcella Bella Bassa per fare un piccolo anello ma il sentiero dopo poco scompare, devastato, non è più praticabile. Torniamo sui nostri passi e scendiamo per l’erto “troi” di salita. Vista sul Duranno, Palaza, Zita e Borgà. Raggiungiamo il Bivacco e i nostri amici e pian piano stanchi ma felici ritorniamo alle auto, confortati dal pensiero di esserci guadagnati a valle, una bella birra.

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
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Correzione testo di Paola Marini Gardin.
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