
Kalymnos
di: Salvatore Stringari
Maggio 2015
Grecia, arrampicare e fare le ferie a Kalymnos
Kalymnos: descrivere quest’isola non è facile ma ci provo. Io e Paola siamo già a Trento dove ci raggiungono Roberta, Maria, Maurizio e Thomas e partiamo alla volta di Bergamo, aeroporto di Orio al Serio dove ci aspetta il “nostro” aereo, che ci porterà in un isola da sogno…
Da qui con 2 ore di volo raggiungiamo Kos. Atterriamo all’aeroporto di Kos e prendiamo il pullman per il porto di Mastichari che raggiungiamo in circa 10 minuti, qui con un traghetto veloce facciamo rotta verso il porto di Pothia, capoluogo di Kalymnos. La rotta Kos – Kalymnos è attiva tutto l’anno e molta gente di Kalymnos prende il traghetto ogni giorno per andare a lavorare a Kos.
Dal porto di Pothis prendiamo un taxi per Massouri, una località di villeggiatura sul mare ed ai piedi delle falesie, dove si trovano un’infinità di studios e alberghi, il nostro è l’Hotel Pegasus, economico ma dotato del necessario e con l’offerta di una robusta e deliziosa colazione. Il giorno successivo per i nostri spostamenti affittiamo tre scooter con i quali abbiamo potuto scorrazzare liberi per le strade dell’isola e raggiungere comodamente le falesie e anche le spiagge. Una settimana di arrampicata su splendide falesie e di relax in mare. Arrampichiamo alla mattina quando il sole non è ancora alto in cielo e non fa troppo caldo e ci buttiamo in mare e sulla spiaggia il pomeriggio. E che spiaggia e che mare! Parlare di paradiso terrestre non è solo un modo di dire, Kalimnos è un eden profumato di erbe aromatiche, con le sue falesie a picco sul mare, spiaggette solitarie, baie, rilievi arrotondati coperti di bassa e spinosa vegetazione. Capre ovunque, asini, il canto dei galli al mattino, chiocce con pulcini, un numero incalcolabile di gatti di tutti i colori, il silenzio della notte e le stelle innumerevoli anche loro perché qui le stelle sono diverse. Il cielo della notte è nero e nel nero si vedono le stelle come in un dipinto. La gente del posto è abituata a vedere alpinisti o climber che girano per l’isola ed è sempre ospitale, disponibile e simpatica. Noi siamo stati avvantaggiati dall’avere con noi Thomas, nativo della Macedonia, che parla perfettamente il greco e ha potuto ricevere consigli su dove andare a mangiare, ma le persone sono molto cordiali e disposte ad aiutare e alcuni parlano un po’ di italiano, oltre all’inglese. Le locande (non siamo riusciti a provarle tutte ma molte sì) offrono menù favolosi di pesce fresco, per non parlare della carne di agnello, capretto o coniglio, una prelibatezza da leccarsi i baffi per giorni e giorni. Non mancano le verdure, pomodori, cetrioli, melanzane del posto, tante verdure ripiene o condite con salse greche e infine frutta e dolci. Per mangiare e bere abbiamo speso pochissimo. Una sera siamo andati a mangiare sull’isoletta davanti al piccolo porto di Kalymnos: una barca ci ha portati al di là del breve tratto di mare che separa le due isole, ci avevano suggerito l’ultimo ristorante sulla riva e la scelta è stata ottima: grigliate di pesce freschissimo, verdure, frutta, dolci e caffè, decine di gatti buongustai sotto i tavoli, una serata magnifica e alla fine ritorno di notte in barca. Grazie agli scooter abbiamo potuto girare in una giornata tutta l’isola, passare le alture e scendere verso spiagge, calle e porticcioli, visitare il capoluogo e un bellissimo monastero posto in cima ad una collina, con un magnifico panorama sulla cittadina e il mare. È bello anche passare per qualche paesino e fermarsi a mangiare in qualche ristoro spartano ma ospitale, chiacchierare con i paesani e fare piccoli acquisti: frutta, miele, spugne naturali, spezie… L’ultimo giorno di permanenza, con un colpo di fortuna, abbiamo trovato un “passaggio” con tutti i nostri bagagli su una imbarcazione, piena solo a metà di turisti, che faceva il giro dell’isola: dopo aver fatto il periplo delle coste, il bagno in mare e il pranzo a bordo, il simpatico capitano ci ha depositato al porto di Kos, dove con la navetta abbiamo raggiunto l’aeroporto. Io e Paola non avremmo voluto rimanere solo una settimana, ma almeno sei mesi o tutta la vita!!!…
solo al rientro abbiamo cercato di ritardare la partenza ma il ritorno oramai era inevitabile purtroppo…
I compagni di viaggio: Thomas, Paola, io, Maria, Roberta, tutti innamorati di questo meraviglioso luogo.
Note: da Kos il traghetto veloce impiega 25 minuti e costa € 6.00. Il traghetto normale costa un po’ meno ma è più lento impiega circa 40 minuti, noi abbiamo preso naturalmente quello veloce per non perdere neanche un minuto.
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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Correzione testo di Paola G.
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L’hai detto e lo hai fatto😊
Grazie per avermi fatto vivere il tuo bel viaggio su questa splendida isoletta…sono certa che qui mi sarei divertita (e qualche volta anche rilassata😜) , la descrizione risponde alle caratteristiche che cerco per la mia meta ideale💞🌷
Un abbraccio Sal
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Ciao Veronica, detto fatto! 🙂 sapevo ti sarebbe piaciuto, lontani dalla folla lontani da itinerari troppo turistici… poi ci sono altre cose che in una settimana noi non siamo riusciti a fare e vedere ma kalimnos è FANTASTICA!! merita
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