626 Sentiero dei Fiori, al Passo Brocon


Passo Brocon © Copyright By Salvatore Stringari

Sentiero dei Fiori al Passo Brocon

di Salvatore Stringari

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 25-07-2021

Cima: Col del Boia m. 2050
Gruppo Montuoso: Lagorai
Cartina: Tabacco foglio 058 Valsugana, Tesino, Lagorai, Cima d’Asta
Segnavia: SAT 396 396A
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico
– (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Tempi di percorrenza*: ore 3.30 in giornata
Quota partenza: 1616 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 2050 m.s.l.m 
Dislivello: m. 434 
Giro: A/R oppure ad Anello 
Acqua, sorgenti: no portarsi acqua
Località: Passo Broccon Castello Tesino
Punti di appoggio: al Passo Broccon
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì libero
Tappe del percorso: Passo del Broccon sentiero 396, Col dei Boia, forcella Cavallara e ritorno per sentiero 396 A
Partecipanti: in solitaria

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

E’ giusto e doveroso ricordare che la montagna è sì di tutti, ma che da tutti va rispettata

Il Trodo dei Fiori (Sentiero Botanico Trodo dei Fiori), realizzato nel 1980 da Rino Ballerin che pensò di unire le strade militari tra il Col del Boia e il Pizzo degli Uccelli, è un escursione nel suo complessivo sviluppo facile e adatta a tutti, la parte del sentiero che farò oggi è una bellissima e ardita mulattiera della prima Guerra Mondiale che porta al Col del Boia m. 2050 dove si trovano anche i resti di alcune postazioni e una trincea.

Sentiero dei Fiori © Copyright By Salvatore Stringari

per la mulattiera e i prati

Al mattino sono il solo a salire, mi incammino dal passo del Brocon verso il Col del Boia, ma ben presto vengo raggiunto da altri escursionisti più veloci, io salgo lentamente il prativo versante del colle ammirando innumerevoli diversità di fiori dai colori più svariati, che nemmeno immaginavo: rossi come il tramonto, marroni come la terra, rosa come l’alba, arancioni come il sole, blu come il cielo, bianchi come la neve, disseminati in un prato verde da invidia… arrivo ad un bivio

Sentiero dei Fiori Negritella © Copyright By Salvatore Stringari

per la cresta…

Ovunque io voglia andare arrivo in cima! Allora decido che il sentiero 396-A lo farò al rientro, salgo a destra per il CAI 396 la bellissima e panoramica cresta che mi porta al Col del Boia, da qui se non fosse nuvoloso avrei un panorama a 360°, ma qualcosa potrò ben ammirare: ho in vicinanza il Lagorai, il Monte Agaro e le cime del Coppolo, più lontano le Pale di San Martino, la Marmolada, il Gruppo del Lagorai, le montagne della Valsugana, le Vette Feltrine.

la postazione © Copyright By Salvatore Stringari

Raggiunto il Col del Boia, a quota 2050 metri, il punto più elevato di oggi, mi fermo ad ammirare il panorama, poi decido di scendere alla Forcella Cavallara a metri 1985 passando per le trincee. In breve la raggiungo e mi fermo per una pausa anche se è ancora presto e potrei arrivare ai Laghetti di Lastè in un’ora e quaranta minuti, ma le gambe non ne vogliono più sapere di continuare, e sì, non sono ancora passati i dolori che da maggio mi accompagnano…

la cresta © Copyright By Salvatore Stringari

per la mulattiera sentiero 396-A

Risalgo alla piccola forcella del Col del Boia e questa volta scendo per la mulattiera 396- A, mi fermo spesso a fotografare i fiori, vorrei immortalarli tutti, anche quelli che stanno sul precipizio, ma ho le gambe di legno e mi accontento di stare qui immerso nei colori della natura, fotografo quelli più vicini alla mulattiera che sto scendendo. In breve raggiungo di nuovo il bivio col sentiero 396 che mi ha portato in cresta e scendo verso il Passo del Brocon, il temporale sta girovagando attorno, alto e ancora lontano, ma le previsioni per oggi pomeriggio sono pessime e non voglio rischiare di restare qui, essendo da solo, alle 13:15 sono di nuovo al parcheggio e mi dirigo verso casa.

Sentiero dei Fiori Orchidea © Copyright By Salvatore Stringari

 

La storia:

“Trodo è il termine dialettale autoctono (dal greco “Triodion”) via campestre, o anche dal latino “Tractus” (nel senso di distanza fra due luoghi) che significa: sentiero, viottolo. Questo sentiero è stato ideato da “Rino Ballerin, nato a Castello Tesino (TN) il 23 aprile 1922. Laureato in medicina e chirurgia a Bologna nel 1952, si e’ specializzato in odontoiatria e protesi dentaria a Modena nel 1966. Ha esercitato la libera professione di medico – dentista a Trento e Mestre (VE) dal 1953. Contemporaneamente coltivava gli studi di erboristeria e fitoterapia nella ricerca non solo del miglior utilizzo delle proprietà medicinali delle erbe, ma anche del periodo e del modo migliore per la loro raccolta e preparazione. Questa passione gli fu inculcata ancor giovanissimo dal padre, erborista diplomato, nelle lunghe e frequenti escursioni alla ricerca ed alla raccolta di erbe medicinali. Da lui imparò a camminare dentro la natura, quasi avvolto da essa. Imparò a riconoscere fiori e piante, raccoglierle, essiccarle e prepararle secondo tradizione. Molte altre cose imparò dal padre ascoltandolo, attentamente, andando a cercar “erbe”. Nel 1980 scopre il “Trodo” sul Col del Boia e lo attrezza per essere facilmente percorribile da tutti.” Piccola riflessione da parte nostra su Rino: grazie a lui il trodo dei fiori è nato e dobbiamo per questo ringraziarlo per aver dato la possibilità a tutti noi di poterlo ammirare; in oltre vorrei dirvi che ci piange il cuore quando Rino Ballerin è un po’ triste perché alcune targhette di riconoscimento delle montagne e dei fiori vengono rubate, quindi spero che tutti voi persone che verrete a visitare il Trodo dei Fiori abbiate rispetto del lavoro fatto da Rino e da chi l’ha aiutato.”
Tratto dal sito internet di Brocon.it

qui le foto <le mie foto su FaceBook>

Autore/i: Salvatore Stringari con la collaborazione di Paola Marini Gardin.
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

9 pensieri riguardo “626 Sentiero dei Fiori, al Passo Brocon

  1. Ci sono andata ieri 29 luglio con un amico, il sentiero è bellissimo anche se per ammirare le fioriture sarebbe stato meglio andarci ai primi di luglio. Dal Col del Boia poi siamo scesi per traccia a Forcella Cavallara e proseguito per Forcella Viosa. Abbiamo rinunciato ai Laghetti di Lastè, peccato, in compenso sono salita su una cimetta con panorama a 360 gradi. Molto bello, spero di tornare.

    Piace a 1 persona

    1. Ciao vittina, grazie del tuo commento, per quanto riguarda le mie gambe ma non solo quelle anche le braccia, le mani con i tempi dalla sanità trentina sì sto cercando di scoprire cosa sta accadendo e il perché, avevo un RAO di 30 giorni siamo arrivati a circa 80 giorni, ma non posso fermarmi… un abbraccio

      "Mi piace"

non fate i timidi, lasciate un commento! (i commenti sono moderati)

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.