654 Anello Chioè San Donato

Lamon
Crosere © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Anello Chioè – San Donato

di: Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 21-11-2021

Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Vette Feltrine
Cartina: Tabacco foglio 023 Alpi Feltrine Le Vette Cimonega
Segnavia: cartelli sul posto
Tipologia sentiero e difficoltà: Sentiero Escursionistico
(E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 460 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1092 m.s.l.m
Dislivello: m. 632
Tempi di percorrenza: 5 ore con le soste
Giro: anello
Punti di appoggio: San Donato
Acqua, sorgenti: non rilevate
Località: Lamon BL
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì, alcuni posti a Chioè, lungo la strada
Tappe del percorso: Chioè, Costa, Le Crosere, San Donato, Passo Croce di Costion, Costa, Chioè
Partecipanti: Amy e Paola

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Oggi, bellissima giornata autunnale, seguirò la mia amica Amy lungo un itinerario ad anello, calcando antichi sentieri contornati da muretti e una parte della via “Claudia Augusta Altinate”.

Partiamo da Chioè, piccola frazione del comune di Lamon, prendendo una scorciatoia che sale ripida nel bosco e ci porta sotto alle prime case di Costa, m. 620, dove si può arrivare anche per la strada asfaltata che qui incrociamo. Abbiamo la vista sul versante opposto, verso il paese di Arina (escursione n. 526 in questo blog) in bella posizione sulla dorsale che scende dal Col dei Tei e poi sulla profonda Val Senaiga col lago artificiale da cui salgono le nebbie, sullo sfondo le propaggini delle Vette Feltrine, sfumate di azzurro.
La mulattiera si stacca a sinistra, in mezzo a due vecchie case, segnalata dai cartelli “T.18 Via Storica San Donato” e “T.13 Val dei Moggi”, passiamo per boschi cresciuti sui versanti collinari un tempo coltivati dove intravediamo ancora i muretti che dividevano i terrazzamenti, stretti fazzoletti di terra ottenuti con un lungo e faticoso lavoro.
Al bivio con un crocifisso di legno lasciamo a sinistra il percorso per la Val di Moggi e proseguiamo a destra verso San Donato, salendo nel bosco per la mulattiera, un cartello ci avvisa che siamo su un percorso storico, la “Via Claudia Augusta Altinate”, la parte a monte è protetta da un alto muro a secco, costruito a regola d’arte.

Lamon
sentiero Costa San Donato © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Troviamo un altro crocifisso e una vecchia presa dell’acqua in muratura, “El pisoto” che però è secco, più avanti una lapide in memoria di Bee Isidoro di cui è leggibile solo la data di nascita, 14 ottobre 1837. Andiamo avanti, camminando sempre nel bosco che segue a mezza costa il versante del Col Costion, sulla destra orografica della Val Senaiga, scorgiamo tra i rami spogli degli alberi la strada che dal lato opposto della valle sale a tornanti verso le case di un piccolo borgo, forse Roa, già in territorio Trentino. Anche il Monte Coppolo fa capolino tra le piante, uno scorcio bellissimo sulla più occidentale delle sue tre cime, quella che sovrasta la frazione di San Donato. Arriviamo in località Le Crosere, con le case ben esposte al sole e una fontana datata 1927 che fa bella mostra di sé, ridipinta di bianco. Una stradina lastricata scende a ovest verso il torrente Senaiga, i cartelli indicano “grotta dell’Acqua Nera” “grotta Bus de la Bela” “Necropoli Romana” e “Cascata del Salton”, tanta roba in questo territorio! Prenoto la mia amica, nativa di Lamon, per raggiungere queste mete la prossima primavera. Noi prendiamo la strada asfaltata che sale verso il vicino paese di San Donato, anche questo al sole, sotto la mole del monte Coppolo che da qui si vede bene, le rocce bianche contro il cielo azzurrissimo: sembra di poterne toccare la croce.

Lamon
Monte Coppolo © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Amy mi dice che il CAI ha appena sistemato un percorso attrezzato, ci metteremo d’accordo per fare anche questo, la lista dei desideri si allunga. All’incrocio dove è presente un’invitante cartellonistica con le fotografie delle grotte, della cascata, del Lago di Senaiga e altre bellezze, a sinistra si va alle Grotte e in Val Nuvola, noi andiamo a destra verso il centro del paese, m. 945. Passiamo davanti al cimitero e diamo un’occhiata, è tenuto molto bene, nei paesi ci tengono al ricordo dei loro cari, al centro è posta un croce col Cristo che pare si stia schiodando dal legno, è il primo che vedo in atteggiamento di risurrezione e non di morte. Accanto c’è la Chiesa, curiosamente il campanile è più distante, in cima alla via, lo raggiungiamo e giriamo a sinistra, imboccando il viottolo tra le case che presto si infila nel bosco. Passiamo un capitello dedicato a Sant’Antonio e continuiamo per la bella mulattiera, tra grandi alberi di faggi allineati lungo il percorso, calpestando uno spesso tappeto di foglie, i rami lasciano penetrare i raggi del sole che creano colorate zone di luce e ombra, un paesaggio che ci incanta. Nel bosco vediamo alcuni ruderi di abitazioni, certamente un tempo qui dovevano esserci dei pascoli, poco oltre, alla sinistra, troviamo in sequenza tre anfratti, tre piccole grotte di cui solo l’ultima reca un cartellino, illeggibile.

Lamon
sentiero san Donato Costion © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Chissà quanto si incuneano sprofondando negli strati di roccia, ma non è il caso di scoprirlo oggi. Arriviamo al Passo Croce di Costiòn, un cartello segna m. 657, mi pare strano, anche se di poco siamo saliti fin qui da San Donato, infatti la cartina Tabacco riporta m. 1092, quota che ritengo più giusta. Sul piccolo valico è posta una semplice croce di legno e un’abbondanza di cartelli segnaletici: da qui si dipartono diversi sentieri, occhieggio quello che sale verso Le Ei e il Coppolo, ma le giornate sono corte e dal Passo comincia il nostro percorso di ritorno. Prima però facciamo una sosta, siamo a cavallo tra la Val Senaiga e la Valmaggiore, percorsa dall’omonimo torrente, scendiamo di qualche metro e troviamo alcuni ceppi dove fare un comodo pranzo al sacco, ammirando il panorama sui boschi e sul lago di Senaiga, allo sbocco delle due valli. Per il ritorno potremmo accorciare il percorso ritornando al valico e scendere per il ripido sentiero che dal Col Costiòn cala a Costa e poi a Chioè, ma preferiamo allungare il tragitto e scendere per la più lunga ma comoda mulattiera che segue, a mezza costa, la sinistra orografica del torrente Valmaggiore. La passeggiata è piacevole, passiamo un minuscolo altarino scavato in alto nella roccia, “Sant’Antonio della Scaletta” con appunto una scaletta di ferro appoggiata alla parete, incrociamo brevemente la strada che poi lasciamo a una curva per imboccare il sentiero “T.6 Costa Lamon” segnalato con l’avvertimento “attenzione sentiero promiscuo”. Ci chiediamo cosa significhi, il “troi” scende nel bosco un po’ ripido, un po’ sassoso, un po’ erboso, insomma, terreno misto o promiscuo dove prestare attenzione in caso di neve o gelo. Ritroviamo la strada e lasciando il percorso di sinistra “T6 Sala- Lamon” continuiamo a destra per il “T4 Pezzè- Rugna”.

Lamon
Panorama dal passo del Costion © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Siamo alla scoperto, fuori dal bosco, la vista spazia sulla parte più alta del paese di Lamon, con l’antica chiesa di San Pietro posta sul poggio, circondata dal cimitero. Arriviamo ad un piccolo borgo di case con i poggioli di legno, le pergole per l’uva, un capitello, un cartello artigianale indica “Le Favelas”, credo sia puro umorismo lamonese. Seguiamo il segnale “T4 Ponte Romano Rugna Lamon” e scendiamo per una bella mulattiera col caratteristico muro a secco fino a raggiungere la strada che ci porta a Costa m. 663, esattamente sulla curva sotto le case dove eravamo sbucati alla mattina, partendo da Chioè. Riprendiamo la scorciatoia e torniamo al punto di partenza.

Note: consiglio di munirsi, oltre che della cartina, di una carta dei sentieri del luogo presso la Pro Loco di Lamon.

L’altopiano di Lamon è ricco di storia, curiosità e itinerari che vi invito a scoprire.
In questo blog trovate le descrizioni di alcune passeggiate, n. 268 “Attorno al Monte Coppolo, n. 313 “Sentiero Josef Kiss “, n. 490 “Le Ei da Lamon”, n. 526 “Le Antiche Borgate di Arina”, n. 527 “Per Antiche Borgate di Lamon”.

Autore/i: Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento qui sotto?
Pubblicato da Salvatore Stringari
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