655 Anello delle Fontane Alano di Piave


partenza, fontana in Piazza dei Martiri © Copyright By Paola Marini Gardin.

Anello delle Fontane Alano di Piave

di Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 07-12-2021

Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Monte Grappa
Cartina: Tabacco foglio 051 Massiccio del Grappa Bassano Feltre
Segnavia: sentieri non censiti C.A.I cartelli locali
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 308 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 661 m.s.l.m
Dislivello: m. 353 (500 con i saliscendi)
Tempi di percorrenza*: 4 ore (10,9 km)
Giro: anello
Punti di appoggio: Alano di Piave
Acqua, sorgenti: sì fontane
Località: Alano di Piave
Copertura cellulare:
Parcheggio/i:
Tappe del percorso: Piazza di Alano, Percorso delle Fontane (segnalato) Alano.
Partecipanti: Silvano, Carmen, Roberto ed io

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

stando al meteo, oggi sarà l’unica bella giornata di questa settimana, ne approfittiamo per fare una camminata ad anello nei dintorni di Alano di Piave, un’escursione facile che toccando luoghi caratteristici ci regalerà anche begli scorci panoramici.

Fontane Alano di Piave

Parcheggiamo nella piazza del paese, il “Percorso delle Fontane” che intendiamo fare parte da qui, vicino alla Chiesa di Sant’Antonio con l’alto campanile svettante. La prima bella fontana, in pietra, è proprio nella piazza, “Fontana di Piazza dei Martiri” e porta incisa la data 1798. Altre due fonti lungo la via sono molto più modeste e in ferro, la “Fontana del Brentuz” e quella “del Pedron”.

prima parte su strada © Copyright By Paola Marini Gardin.

Tutto l’itinerario è ben segnalato, seguendo le numerose indicazioni giriamo a destra per la strada asfaltata che porta al Monte Tomba, scendendo verso il torrente Tegorzo. Passiamo il ponte e ci inoltriamo nella valle, camminando sulla destra orografica del corso d’acqua in direzione della sorgente. La piccola Fontana del Molinon (quasi tutte le fontane hanno un cartello col loro nome) testimonia che in questo punto doveva esserci un mulino, forse la grande abitazione abbandonata che abbiamo appena passato. Queste fontane erano importantissime, servivano i piccoli borghi e le abitazioni isolate che costellano la valle e che troveremo lungo l’anello, alcune case sono restaurate, altre in progressivo degrado. Purtroppo in questa stagione la prima parte del percorso è in ombra, il sole è nascosto dai rilievi montuosi alla nostra sinistra e oggi fa piuttosto freddo, la brina (la brosa per noi bellunesi) imbianca tutto, bisogna stare attenti a non fare uno scivolone.

tratto del sentiero © Copyright By Paola Marini Gardin.

Al bivio lasciamo a sinistra la strada che prosegue per il Monte Tomba e le Malghe Comunali e prendiamo a destra, il percorso è vario, la strada asfaltata si alterna a sterrate e a tratti di sentiero. Siamo sempre accompagnati dal gelo passando per prati, torrenti, boschi, casere, ma anche gratificati da bei panorami. In località Marche troviamo un agglomerato di case e una fontana senza nome, forse perché è molto recente. Proseguiamo e ripassiamo il torrente su un ponticello che ci porta alla “Fontana della Busa de Jacomin”, in effetti siamo in un avallamento. Risaliamo per sterrata, il sole illumina le montagne a mezza costa, sempre troppo in alto per toccare noi viandanti. Incrociamo la strada asfaltata in località Calonega, dove c’è una fontana con la stessa denominazione e un capitello dedicato a Suor Vincenza Gerosa e finalmente veniamo sfiorati dal sole.

Fontana di Caloneghe © Copyright By Paola Marini Gardin.

Case, alberi colmi di cachi, belle campagne … ma subito discendiamo nuovamente verso il torrente, all’ombra, dove il terreno è gelato. Passiamo vicino ad alcuni ruderi e a una delle prese dell’acquedotto, ne abbiamo viste diverse, questa è la “Sorgente La Calcola”. Al bivio nei pressi di una fontana innominata lasciamo a destra il “percorso breve” (8 km) e prendiamo a sinistra il “percorso Lungo” (circa 10 km) che ci porta ad altre case e alla fontana più rustica, la “Fontana de Pianar”, una semplice botte alquanto sconnessa. Giunti in località “La Pila” e alla fontana omonima, m. 600, troviamo la segnaletica per “Malga Camparona “e le “Porte del Salton”, ci annotiamo questi nomi per escursioni future e proseguiamo sul “Percorso delle Fontane” per la strada che svolta decisamente a destra, risalendo il versante opposto della valle (sinistra orografica del torrente Tegorzo). Ci alziamo guadagnando la visuale verso est, sul Monte Orsere, innevato e ben illuminato dal sole. Arriviamo a Pianar Alto, m. 661 (alcune case e due fontane col medesimo nome) il punto più alto, ma non ancora alla quota giusta per essere raggiunti dai raggi solari che invece inondano la valle, il paese di Alano accanto al torrente Tegorzo e quello di Quero, sulla riva sinistra del Piave.

panoramica Alano © Copyright By Paola Marini Gardin.

Il panorama è bellissimo. Il sentiero taglia i prati, scende una valletta e poi prosegue in salita nel bosco, un cartello avvisa che il tratto è esposto, ma si percorre tranquillamente. In basso vediamo una pelliccia bianca e nera: è un tasso morto, dubitiamo sia vittima del “tratto esposto” sospettiamo un “tassicidio” ad opera di bracconieri. Povera bestiola. Fuori dal bosco ecco i prati, in lontananza vediamo le mucche al pascolo. Arriviamo a un bel gruppo di case, su una parete è incisa la data 14 Maggio 1881, finalmente arriva anche il sole e ci fermiamo per la nostra sosta pranzo al sacco. Il posto è molto ben tenuto, è una gioia vedere quanto i proprietari tengano a queste antiche case, lo dice ogni dettaglio. Dopo la pausa, prima di riprendere il cammino delle fontane facciamo una breve digressione per il sentiero che, appena sotto le case, porta in pochi minuti all’Oratorio di San Lorenzo, una chiesetta a 501 m. di quota, in posizione panoramica. Lasciato l’Oratorio continuiamo il percorso in costa, alla nostra sinistra abbiamo il versante, molto articolato, del Monte Zoc con la bianca croce di cima, ci sono due o tre rapaci che volteggiano in cielo con ampi giri, mi appunto anche questo monte come prossima meta. Il sentiero scende verso una stradina che con alcuni saliscendi ci porta verso il paese di Alano passando per case isolate, prati ancora verdissimi dove alcuni asinelli pascolano in tranquillità e piccole frazioni.

verso un piccolo Borgo © Copyright By Paola Marini Gardin.

L’ultima fontana è vicina al centro e ha un nome curioso “Fontana del Pis dei Mort”, pensiamo sia dovuto alla presenza del soprastante cimitero che sorge sul poggio, accanto alla Chiesa di San Pietro. Fin qui abbiamo percorso circa 12 chilometri, potremmo proseguire per altri quattro facendo il giro di alcune frazioni (Uson, Colmirano), ma sarà per un’altra volta. Per finire in bellezza facciamo una sosta al Birrificio di Quero (birreria con cucina, aperto tutti i giorni) sulla strada per Feltre, assaggiando l’ottima Birra di Schievenin.

Note: segnalo, per i più esigenti, la Pizzeria-Ristorante Molin, con specialità pesce, nel centro di Alano.
Oltre al Percorso delle Fontane, sono possibili numerosi itinerari nel territorio di Alano di Piave, ne annoto alcuni, escursione al Monte Tomba, Castel Cesil, Cima Palon, Archeset-Piz, malga Barbeghera, La Fossa; salita al Monte Zoc; il Sentiero Rommel, (tutti luoghi della Grande Guerra); escursione dal Pont de la Stua a Forcella San Daniele; il Sentiero “de Le Olte”; la Val di Schievenin www.prolocoalano.it  Aggiungerei il vicino Monte Grappa, con sentieri e ferrate e il monte Tomatico.

Autore/i: Paola Marini Gardin
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