672 Stol dei Sette Finestroni


Capitel Strada per Maranza © Copyright By Salvatore Stringari

Stol dei Sette Finestroni

di Salvatore Stringari

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 01-01-2022

Cima: Marzòla
Gruppo Montuoso: Marzòla
Cartina: Tabacco foglio 062 Altopiano di Pinè Valli di Cembra e dei Mocheni
Segnavia: SAT 429, 440, 438
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Alpinistico
(E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Tempi di percorrenza*: in giornata
Quota partenza: 810 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1385 m.s.l.m
Dislivello: 1385 m. (Pra Picol)
Giro: A/R
Acqua, sorgenti: non rilevate
Località: Vigolo Vattaro m.725
Punti di appoggio: nessuno
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì dopo Maso Pegoretti sulla forestale per Valesele
Tappe del percorso: Parcheggio sentiero 429 forestale, sentiero 440 rientro con il 438 e per raggiungere il parcheggio il 429 Forestale Parcheggio
Partecipanti: autore in solitaria

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

con il mio camper la sera dell’ultimo giorno dell’anno da Trento raggiungo Vigolo Vattaro e imboccando via Fontanelle prendo la strada che mi porta al parcheggio dove ha inizio il sentiero che intendo percorrere, qui trascorro una nottata tranquilla e da solo.

A Vigolo Vattaro

Con un po’ di ritardo vi racconto questa meravigliosa escursione fatta il primo gennaio 2022.

Il primo giorno del Nuovo Anno mi avvio presto per la forestale 429 che mi porta al “Capitel strada per Maranza”, 880 m.s.l.m., qui vado a sinistra e seguo ancora la forestale che mi porta all’attacco del Sentiero “Croz de le Ore” sentiero numero 440 che subito si inerpica su per il costone che diventa sempre più affilato e con brevi tratti con affioramenti rocciosi. Incontro delle postazioni in cemento proprio dove Vaia, la tempesta del 2018, ha devastato il bosco, nonostante sia stato ripulito da molte delle piante cadute qualcuna è rimasta a testimoniare che quell’evento rimarrà impresso nel bosco per parecchio tempo.

postazione © Copyright By Salvatore Stringari

Riesco a scorgere alcune postazioni tra gli schianti e proseguendo arrivo all’ imbocco della Fortificazione in Caverna chiamata “Stol dei Sette Finestroni”, estraggo la torcia dallo zaino e entro dentro, il rumore dei miei passi rompe il silenzio e l’eco li amplifica, salgo alcuni gradini di cemento che portano ad una finestra aperta nella roccia, qui una volta i cannoni riempivano l’enorme buco da dove oggi entra il sole, mi godo oltre a un po’ di caldo il panorama su Vigolo Vattaro… che allora era sotto il tiro delle cannonate…

Trincea © Copyright By Salvatore Stringari

Esco e riprendo la salita, l’intenzione è quella di raggiungere il bivacco Bailoni, proseguo e arrivo ad un’altra caverna semi crollata da dove parte una vistosa trincea che decido di esplorare, nonostante la vegetazione abbia prepotentemente invaso ogni spazio possibile. Ritorno sui miei passi e continuo a salire, arrivo a un tratto dove, per superare una fascia rocciosa, è stato installato un cordino di acciaio: è il tratto più verticale, ma mai esposto.

Postazione la Fenestrelle interno © Copyright By Salvatore Stringari

Supero lo spallone del “Croz de le Ore”, il panorama mi ripaga della fatica fatta fin qui. Su rocce più facili raggiungo il bivio con il sentiero 438 al “Pra Picol” dove mi fermo per una pausa. Sto pensando se fare rientro per il sentiero 438, anche se la voglia di arrivare al Bivacco Bailoni, oramai vicino, è tanta. L’ho raggiunto altre volte partendo dalla Maranza e lo trovate descritto in questo blog. La mia volontà in principio ha la meglio sulla stanchezza, il tempo è bello e il cielo azzurro, mi incammino per il sentiero ancora per una mezz’ora tra panorami bellissimi, ma la sensazione di essere solo e la stanchezza hanno il sopravvento, mi arrendo dove inizia il ghiaccio e faccio rientro di nuovo al Prà Picol. Con il sentiero 438 che scende ripido e senza tratti attrezzati mi abbasso di quota velocemente e raggiungo una forestale che mi porta al “Pian de la Tavola”, da qui raggiungo nuovamente il parcheggio. Con questa stupenda escursione, anche se non ho raggiunto il rifugio, termina il mio primo giorno del nuovo anno.

Nota: Il forte in caverna della Marzola, chiamato anche Forte dei Sette Finestroni, è stato costruito tra il 1914 e il 1915, cioè nell’ultima fase di espansione della Fortezza di Trento. Questo batteria, così come le altre, dovevano essere in grado di fornire protezione al fuoco per una lunghezza pari a 3-4 chilometri. I bordi laterali della batteria di calcestruzzo furono aumentati di spessore allo scopo di evitare l’aggiramento e allo stesso tempo di bloccare l’accesso alle batterie in caverna che si trovano nella parte superiore della Marzola. La batteria ha avuto al suo interno un deposito munizioni, alcuni alloggi e un generatore d’elettricità.
Lo stato di conservazione di questa batteria risulta buona, cosa rara per quanto riguarda la Fortezza di Trento. Inoltre, è una tipica posizione di difesa costruita nella roccia nell’ultima fase 1914-1915, quindi con una certa fretta…

Autore/i: Salvatore Stringari con la collaborazione di Paola Marini Gardin.
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
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10 pensieri riguardo “672 Stol dei Sette Finestroni

      1. Perchè tu sei abituato a macinare chilometri, di certo cammini più di tantissime persone che ti leggono!!! Se hai ancora qualche problema, meglio stare un po’ a riposo. Così nella primavera potrai ricominciare a farci sognare con le tue escursioni!!! Auguroni per tutto 🙂

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