673 Rifugio Città di Carpi


Rifugio Città di Carpi © Copyright By Paola Marini Gardin.

Rifugio Città di Carpi

di Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 26-01-2022

Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Cadini di Misurina
Cartina: Tabacco foglio 017 Dolomiti di Auronzo e del Comelico
Segnavia: CAI 1120 120 Alta Via 4
Tipologia sentiero e difficoltà*: Escursionistico in ambiente innevato (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 1.368 m.s.l.m.
Quota da raggiungere: 2.130 m.s.l.m
Dislivello: m. 762
Tempi di percorrenza*: ore 5,30 escluse le soste
Giro: anello parziale
Punti di appoggio: Rifugio e Malga in stagione, altri periodi tra Natale e Pasqua
Acqua, sorgenti: non rilevate Portare Acqua
Località: Misurina (Auronzo di Cadore, BL)
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: davanti all’ex Hotel Cristallo loc. Fèderavécia 3,6 km prima di Misurina
Tappe del percorso: Fèdravècia, sentiero CAI 1120 e scorciatoia, CAI 120, Rifugio Città di Carpi, Malga Maraia, Fèderavècia.
Partecipanti: Silvano, Carmen e l’autrice

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

A fine gennaio le giornate si sono fatte un po’ più lunghe, il tempo è bellissimo e decidiamo di andare più lontano del solito. La nostra intenzione è raggiungere Malga Maraia, posta in Val d’Ansiei ai piedi dei Cadini di Misurina e se riusciamo il Rifugio Città di Carpi, luoghi in cui finora non ero mai stata.

Rifugio Città di Carpi

Partiamo da Belluno, ci dirigiamo verso il Cadore e passiamo il paese di Auronzo, esteso lungo la sponda sinistra del lago artificiale di Santa Caterina, la cui diga sbarra il corso del torrente Ansiei. Proseguiamo lungo la statale attraversando una parte della magnifica foresta di Somadida, lasciamo a sinistra la strada che va al Passo Tre Croci e saliamo a destra in direzione di Misurina, superando di qualche chilometro la strada carrozzabile sulla destra che porta a Malga Maraia.

Malga Maraia © Copyright By Paola Marini Gardin.

Ci fermiamo più avanti, sul piazzale davanti all’ex Hotel Ristorante Cristallo (chiuso da anni), in località Federa vecia (Federa vecchia in italiano) circa 3,6 km prima di Misurina. Dallo spiazzo possiamo ammirare cime spettacolari, il Sorapiss con accanto uno spicchio di luna, il Cristallo che si staglia contro il cielo terso e azzurrissimo e tanta altra roba (cit. Gino Da Vià). Prendiamo la stradina innevata a lato dell’albergo e seguendo l’indicazione CAI 1120 per Malga Maraia saliamo in direzione dei Cadini di Misurina che si alzano sopra i boschi di abete. Il primo tratto è ghiacciato e prudentemente abbiamo calzato i ramponcini, per il resto oggi calpesteremo sempre neve ben battuta e poco altro ghiaccio. Al primo bivio siamo incerti, la segnaletica CAI indica Malga Maraia in due direzioni, dapprima prendiamo a destra il sentiero 120d (Stabenrigo, Malga Mariaia, Rifugio Città di Carpi) che si inoltra in leggera discesa nel bosco, ma presto facciamo dietro front e continuiamo sul 1120 (Maraia Bassa, inn.120), una scorciatoia che sale diritta fino a un altro bivio, dove continuiamo su stradina più larga. Tralasciamo sulla destra il sentiero per la località “Aga Rossa” e invogliati dal cartello “Maraia Bassa, avvicinamento 120 per rifugio Città di Carpi” decidiamo di puntare direttamente al Rifugio, continuando a sinistra. Ignoriamo le indicazioni per Malga Maraia, doveva essere la nostra prima tappa, ma ci passeremo al ritorno. Proseguiamo verso la nostra meta immersi in un ambiente innevato e bellissimo, il bosco ci permette di avere ampi scorci panoramici sulle cime. Arrivati al bivio di Maraia Bassa, 1735 m. lasciamo a destra il sentiero per Casera Maraia-Palus San Marco e proseguiamo sul CAI 120 che seguiremo fedelmente ad ogni bivio, tralasciando tutte le altre direzioni segnate dai cartelli. La stradina sale a tornanti con pendenza regolare e arriviamo ai 1915 metri della località Ciampiete, andiamo avanti e il bosco pian piano si dirada, lasciando intravedere tra larici e abeti i bellissimi Cadini di Misurina, il Cristallo e tanto altro. Ad una svolta restiamo sorpresi vedendo sul pendio sovrastante uno steccato che circonda un piccolo pezzo di bosco, ci domandiamo il perché. A lato strada c’è una fontanella, un esile filo d’acqua che cade in un tronco scavato, forse il recinto è lì per proteggere la sorgente? Resteremo senza risposta.

verso il Bus de Pogofa © Copyright By Paola Marini Gardin.

Poco dopo giungiamo in località “Bus de Pogofa”, dove arriva anche il sentiero che parte da Misurina – Col De Varda, continuiamo quasi in piano con una vista spettacolare sulle montagne e poi in leggera discesa, un po’ ci dispiace perché prevediamo che presto dovremo riguadagnare la quota persa. Il panorama però è stupendo, proseguiamo avvicinandoci alle pareti dei Cadini, passiamo in mezzo a grandi massi coperti di neve e…di cirmoli: conifere tenaci, non si accontentano dei magri prati, riescono a crescere abbarbicati tenacemente a questi roccioni, creando un ambiente fiabesco. Come previsto dobbiamo affrontare un’ultima salita per giungere a Forcella Maraia, m. 2101, punto d’incrocio con altri sentieri, finalmente arriviamo al vicinissimo Rifugio Città di Carpi, m. 2110. Inaugurato nel 1970 dalla Sezione CAI di Carpi, è una base di appoggio lungo l’Alta Via delle Dolomiti 4 e un ottimo punto di sosta per il giro dei Cadini e per innumerevoli altre camminate e ascensioni. Restiamo senza fiato, ma non per la fatica: la vista sui Cadini, le Marmarole, il Gruppo del Sorapiss, Croda dei Toni, Tofane e Cristallo è superlativa!

Monte Cristallo © Copyright By Paola Marini Gardin.

Il Rifugio è chiuso, d’inverno apre solo nel periodo natalizio e poi nei fine settimana fino a Pasqua, ma per noi è stato un vantaggio: abbiamo incontrato pochissima gente, alcuni escursionisti all’inizio e solo un paio di coppie nel tratto finale (tutti con gli sci d’alpinismo), il silenzio e la magia invernale del paesaggio sono stati assicurati. Ci fermiamo per il nostro pranzo al sacco, la sosta sarà breve perché quassù tira parecchio vento (come spesso nei valichi alpini), ma prima di abbandonare questo posto magnifico proseguo di poco per il sentiero, affacciandomi verso i meravigliosi Cadini di Misurina che mi appaiono con tutte le loro guglie, cime e canaloni, come mi piacerebbe poter andare avanti e avanti, raggiungere le forcelle e di là i nevai e il Rifugio Fonda Savio e le Tre Cime…

panoramica dal rifugio Città di Carpi © Copyright By Paola Marini Gardin.

Torniamo indietro, abbassandoci di poco il vento cessa di colpo, lasciamo sulla nostra sinistra la scorciatoia che scende diritta per Malga Maraia, qualcuno ci è passato, ma la traccia non è battuta e per non affondare nella neve sarebbero necessarie le ciaspole. Seguiamo il percorso di andata fino a un tornante dove, seminascosto da una catasta di tronchi schiantati, avevamo visto salendo il cartello con l’indicazione per Malga Maraia. Scendiamo per la stradina in mezzo al bosco e poi sbuchiamo su ampi pascoli innevati, il percorso è facile e possiamo alzare lo sguardo sulle cime, ci attira di fronte a noi un monte a cono, è il Corno del Doge, un altro dei miei innumerevoli progetti per il futuro… Arriviamo a Malga Maraia m. 1696, posta in posizione veramente incantevole e panoramica, circondata da pascoli ora innevati, dove in estate vedremmo asinelli e conigli brucare nelle grandi distese verdissime. Ci fermiamo un poco, la vista è sempre magnifica, poi scendiamo seguendo il segnavia CAI 120 che scende lungamente nel bosco fino all’innesto col 120d e poi col 1120 che ci riporterà a Fèderavécia – Albergo Cristallo. Non ci si può sbagliare, oltre ai numeri dei sentieri i cartelli riportano sempre le località da raggiungere. Il sentiero ora innevato, ora ghiacciato richiede l’uso dei ramponcini, che non abbiamo mai tolto. Verso la fine riconosciamo il pezzo di sentiero abbandonato alla mattina, passiamo il ponticello di legno sul rio ghiacciato e in breve giungiamo al punto di partenza, siamo in ombra, il sole sta illuminando solo le cime dei monti che spiccano contro un cielo terso e azzurro. Velocemente arriva il tramonto, inondando il cielo e le nevi delle vette con sfumature rosa, arancione, violetto… Ritorniamo verso casa colmi di gratitudine per questa giornata trascorsa insieme, immersi nella natura.

Note: il Rifugio Città di Carpi si può raggiungere anche partendo da Misurina, segnavia 120/116 ore 2, dal Col de Varda (funivia da Misurina) ore 1.30, da Palus San Marco (Auronzo) ore 3, dalla Val Marzon per Val d’Onge segnavia 104/121 ore 3.15. Dal Rifugio è possibile compiere numerose traversate per sentieri normali o attrezzati oppure affrontare vie alpinistiche. Malga Maraia è situata in posizione molto panoramica ai piedi dei Cadini di Misurina, nel mezzo della Val d’Ansiei, non è più adibita a alpeggio ma riconvertita in agriturismo e rinomata per la sua cucina. È facilmente raggiungibile sia in auto d’estate che a piedi in ogni stagione (necessari ciaspole o ramponcini d’inverno).

Autore/i: Paola Marini Gardin
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