
Rifugio Pradut
di: Paola Marini Gardin (con la partecipazione di Salvatore)
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 13-02-2022
Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Dolomiti Friulane
Cartina: Tabacco 021 Dolomiti friulane e d’Oltre Piave
Segnavia: sentiero 960A, strada forestale
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico in Ambiente innevato EAI
Quota partenza: 650 m.s.l.m.
Quota da raggiungere: 1435 m.s.l.m
Dislivello: m. 790
Tempi di percorrenza*: 4 ore più le soste (circa 9 km)
Giro: anello A/R
Punti di appoggio: Rifugio Pradut
Acqua, sorgenti: non rilevate
Località: Lesis (Claut, PN)
Copertura cellulare: sì parziale
Parcheggio/i: sì a Pian del Muscol, Lesis (a pagamento in estate)
Tappe del percorso: Pian del Muscol, sentiero 960 A, Rifugio Pradut, strada forestale, Pian del Muscol.
Partecipanti: numerosi iscritti al CAI Feltre, Salvatore, Lucia e l’autrice.
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Non ci capita spesso di praticare il territorio delle Dolomiti Friulane, oggi cogliamo al volo l’occasione, ci aggreghiamo al CAI di Feltre che ha organizzato un’’escursione al Rifugio Pradut.
Al rifugio Pradut
Gli amici del CAI partono da Feltre in corriera e raccolgono via facendo noi bellunesi, a Longarone saliamo verso la Diga del Vajont, passiamo Erto e scendiamo dal Passo di Sant’Osvaldo verso Cimolais dirigendoci poi verso il paese di Claut, provincia di Pordenone. Da Claut procediamo verso la frazione di Lesis che superiamo fino ad arrivare al parcheggio di Pian del Muscol, m. 650, dove troviamo ad attenderci Salvatore. Iniziamo l’escursione indossando zaino, scarponi, racchette e ramponcini che si rendono subito utili fin dall’inizio, il parcheggio e la strada sono ghiacciati, la temperatura è… sottozero. Superiamo il Ponte dell’Ottavo Alpini sul torrente Cellina e dopo qualche centinaio di metri lasciamo la strada forestale per salire a destra per il sentiero 960 A,

l’inizio è ripido, ma ci permette di abbreviare il percorso. Il sentiero è in ombra, il sole non ha ancora superato questo versante, ma è ben battuto, i ramponi fanno il loro dovere e saliamo senza problemi in mezzo ai boschi, incrociando a volte la strada. Siamo un gruppo numeroso ma molto ben organizzato, la nostra lunga fila si snoda ordinata, il percorso prosegue per i tornanti di una pista lungo la quale scendono alcuni sciatori (diamo loro la precedenza) dove finalmente troviamo il sole. Ad una svolta possiamo ammirare un superbo panorama verso Cima Borgà, il Duranno, Cima Preti, Col Nudo… e altre vette che non conosco, adagiati nella valle i paesi di Claut e Cellino.

Ritorniamo su sentiero e saliamo fino a raggiungere i pascoli, coperti di neve, in vista di Casera Pradut con accanto il Rifugio, m. 1435. Il panorama è molto bello e ampio, il Rifugio Pradut sorge sotto il versante nord del Monte Resettum di cui vediamo una parte della lunga dorsale ed è un punto d’appoggio per numerose escursioni sia estive che invernali, la pista forestale è sempre ben battuta per renderla fruibile con gli sci d’alpinismo. Anche oggi è parecchio frequentato e rinunciamo a fare la fila per guadagnare una birra, ci accomodiamo nei pressi della vecchia casera per il nostro pranzo al sacco.

Dopo la sosta iniziamo la discesa, questa volta seguiamo la comoda strada che scende a tornanti con pendenza costante per circa 7 chilometri, la neve è compatta e solida e troviamo il ghiaccio solo in alcuni tratti.

Scendendo vediamo i cartelli che indicano diverse altre mete, chissà se avrò l’opportunità di raggiungerne qualcuna. Arriviamo al piano, camminiamo per un tratto a lato del Cellina, superiamo il Ponte “Ottavo Alpini” e ritorniamo al parcheggio dove ci aspetta la corriera che ci riporterà a casa, salutiamo Salvatore che invece tornerà a Trento con il suo camper.
Altre mete nel territorio:
Sorgenti del Cellina – Casera Casavento e impronte di dinosauro (947mt) – Cresta del Monte Colòn (2011m) e Monte Resettum (2062m) – Casera Ressettum (1462m) – Monte Frate (1983m) – Casera Frate (1364m) – Forcella Baldas (1749m) – Forcella dei Tramontins (1688m) – Casera Colciavàth (1518m) – Anello del Landre Scur da Casera Casavento – Anello di Forcella Clautana.
Autore/i: Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento qui sotto?
Pubblicato da Salvatore Stringari
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molto bello
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grazie Bruno, buona giornata
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