
Marmolada
di: Salvatore Stringari
Marmolada la regina delle Dolomiti
Data: 03-07-2022
sono salito spesso in Marmolada negli anni 80 e 90 e soprattutto le guide dicevano di evitare il ghiacciaio fino a quando non si sarebbe assestato cioè a settembre… per via dei crepacci che si formano sotto la neve perché il ghiacciaio si trova su un piano inclinato…
voglio esprimere il mio dolore immenso per la tragedia avvenuta in Marmolada.
Dolore e delusione per questa tragedia, con tutto il rispetto e il dolore dei familiari per chi ha perso la vita ed è rimasto coinvolto in questa tragedia. Era comunque prevedibile, se non evitabile, il rischio c’era per via delle alte temperature, i due mesi precedenti di caldo oltre la norma e quel giorno il zero termico a + 4500 m.s.l.m, la temperatura di 10/13 gradi, e forse con punte più alte, a tremila metri s.l.m., torrenti di acqua (come testimoniato da video che girano in internet forse non di questo seracco o ghiacciaio) che scendono sul fondo della seraccata che fanno da lubrificante, che spingono il ghiaccio che lo indeboliscono, un ghiacciaio che si trova su un piano inclinato e non in una conca… si forse i sintomi c’erano tutti per valutare diversamente, per salire magari da un altro versante… una valutazione almeno da parte degli alpinisti e guide presenti sotto la parete, sulla via “normale”. La neve di colore marrone, grigio, nero a giugno / luglio (neve marcia) che solitamente si trova a settembre, quindi un anticipo di degrado del ghiacciaio di tre mesi, sono sintomi che ci possono essere dei problemi, un altro dei problemi, (concausa) è l’orario (13:45) troppo tardi per affrontare un ghiacciaio… sia in salita che in discesa a quell’ora con quelle temperature devi già essere a valle… questo è quello che mi hanno insegnato quando frequentavo assiduamente i ghiacciai prima di smettere per via dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento delle temperature che hanno modificato radicalmente le montagne e la stabilita dei ghiacciai. Care Alto, Cevedale, Adamello, Presanella, Castore, Marmolada, alcune delle montagne ghiacciate che ho salito…
lascio questo video preso da youtube.com di una canzone, Il “Signore delle Cime” cantata dal Coro Sosat-S.A.T di un altro luogo a me caro il Rifugio Carlo e Giuseppe Garbari ai 12 Apostoli in Brenta, dove è nata la mia passione per la montagna, nel lontano 1972,
Autore/i: Salvatore Stringari
Rispetta la montagna! lasciale i suoi fiori, porta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
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Una quindicina di anni fa con mio marito e i miei figli, andammo a Arabba. Era fine agosto -primi di settembre. Noi ( mio marito ed io ) amiamo la montagna d’estate perchè non sappiamo sciare, cerchiamo aria fresca e poter fare qualche passeggiata. Nota bene, non escursione, perchè non ce la faremmo mai. Mi ricordo che prendemmo una funivia per salire in alto e godere di un meraviglioso panorama. Non sono mai stato sul ghiacciaio. Ci siamo goduti le bellezze delle Dolomiti senza mai affrontare le asprezze e difficoltà della montagna.
Quello che è accaduto mi ha davvero sconvolto. Una simile tragedia, mi chiedo poteva essere evitata? Al mare quando è mosso mettono le bandierine rosse. Ma forse la montagna è troppo vasta per poter prevedere simili tragedie!!!
Da brivido il coro ” Signore delle Cime” . Ho fatto parte di un coro polifonico nella nostra parrocchia e quel canto lo facevamo anche noi. Lo conosco bene e lo trovo, ora più che mai, stupendo e vero!!!!
Un caro saluto Sal!!!!
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Grazie Vitty, il signore delle Cime è una canzone che mi ha sempre fatto piangere, proprio perché vero, una buona serata a presto…
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