
Laghetti di Lastè
di: Salvatore Stringari con la partecipazione di Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 13-08-2022
Cima: Monte Conte Moro
Gruppo Montuoso: Cima d’Asta
Cartina: Tabacco foglio 058 Valsugana Tesino Lagorai Cima d’Asta
Segnavia: CAI/SAT 387 lunga percorrenza
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Tempi di percorrenza*: in giornata
Quota partenza: 1.677 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 2412 m.s.l.m
Dislivello: m. 745 più diversi dislivelli
Giro: andata e ritorno per il sentiero 387
Acqua, sorgenti: non osservate
Località: Malga Marande, Passo Brocon
Punti di appoggio: nessun punto di appoggio lungo il sentiero
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: a Malga Marande, Malga Cavallara e dintorni
Tappe del percorso: Malga Cavallara m. 1677, sentiero 387, Forcella Cavallara m.1985, Forcella Viòsa o Sternòzzena, sentiero Militare Battaglione di Val Cismòn m. 2.012, Laghetti di Lastè m.2.020, Colle della Croce m.2.412, ritorno a valle per lo stesso itinerario
Partecipanti: Paola, Cristina, Salvatore,
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
oggi vi raccontiamo uno splendido e storico, ma impegnativo percorso che collega il Passo del Brocon con Cima d’Asta, anche se quest’ultima non l’abbiamo raggiunta e ci siamo fermati al Col della Croce.
La sera di venerdì 12-08 raggiungo il passo Brocon con il camper e trascorro la notte nei pressi di Malga Marande al parcheggio “Chalet Heidi”, il punto di ritrovo concordato per poi raggiungere il sentiero che voglio percorrere in compagnia di Paola e Cristina sabato mattina. L’indomani mi sveglio, mi preparo per l’escursione e attendo le mie amiche.
alla malga Cavallara
Quando mi raggiungono sono quasi pronto e salgo sulla loro auto per percorrere i pochi km che ci separano dall’inizio effettivo del sentiero. Prendiamo la stradina sterrata che porta a Malga Cavallara e lasciamo l’auto poco prima, per non impegnare il parcheggio della malga che è privato, essendo questa un punto di vendita di ottimi formaggi, conosciuto e raggiunto anche dai turisti. Imbocchiamo il sentiero CAI 387 che parte dietro agli edifici e puntando ai pendii che scendono da Forcella Cavallara ci portiamo al limite dei pascoli da dove la traccia sale più ripida e ci conduce in forcella, posta a 1985 metri di quota, alla nostra destra vediamo il Col del Boia, che si raggiunge anche dal Passo del Brocon per il caratteristico “Trodo dei Fior”. Il panorama si apre sulle valli sottostanti e su Cima d’Asta all’orizzonte.

Da Forcella Cavallara camminando in leggera pendenza raggiungiamo Forcella Viòsa o Sternòzzena, a quota 2.019, nella conca alla nostra destra è posto l’omonimo laghetto, alla nostra sinistra la valle boscosa con un altro piccolissimo specchio d’acqua, dove dovremo scendere per poi risalire l’altro versante. Ora non siamo in stagione, ma d’estate tutti i rilievi che attraversiamo, completamente ricoperti da cespugli di rododendro, regalano magnifiche fioriture!
Ora percorreremo il sentiero militare del Battaglione di Val Cismòn (si tratta una imponente mulattiera larga alcuni metri che giunge fino a Forcella Conte Moro, poco sotto il Colle della Crose) e iniziamo a scendere nell’ampio piano boscoso dell’Alta Val Viòsa, tra il Palon della Cavallara e Cima Orena.

Seguiamo la vecchia strada militare che resiste malgrado l’avanzare della vegetazione e ne scorgiamo parecchi tratti selciati, prima di noi è passato un numeroso gregge di pecore e il sentiero è alquanto scivoloso e strapieno di caccole (tutta natura). Passiamo una zona paludosa e poi risaliamo trasversalmente e oltrepassato lo Spigolo dell’Avé dal quale scende il Vallone di Forcella Quadrata, in leggera salita raggiungiamo i pittoreschi Laghetti di Lastè sopra il limite della vegetazione. Impossibile accedere al primo laghetto, la valletta è già occupata dal gregge di pecore, proseguiamo e salendo alcuni tornanti abbiamo una magnifica vista sul Laghetto di Lastè Superiore, m. 2.020 e sul Laghetto dell’Aia Tonda, m. 1.940. L’acqua riflette bellissimi colori, appare verde come i boschi, poi diventa azzurra come il cielo, percorso da nuvole bianche…

la scelta
Dopo una breve sosta contemplativa decidiamo di continuare, forse riusciremo ad effettuare un giro ad anello e con questa intenzione saliamo ancora lungamente per la mulattiera militare verso il Monte Conte Moro, ma è passato il mezzo giorno e facciamo pausa pranzo, a stomaco pieno si ha un’altra visuale. Dopo la sosta coraggiosamente proseguiamo in salita verso Forcella Conte Moro, senza toccarla perché resta alla nostra destra, ormai siamo ai piedi di Col della Crose, i cartelli indicano in questa direzione anche Forcella di Val Regana, ma una volta raggiunta quota 2.412 al Col della Crose decidiamo che per oggi può bastare, avremmo sì la possibilità rientrare a valle con un giro ad anello, ma con un percorso e dislivello troppo lungo e impegnativo.

Ci accontentiamo del panorama infinito che ci attornia e rientriamo a ritroso per la mulattiera, Paola fa una piccola digressione fino a Forcella Conte Moro e poi ci raggiunge, scendiamo fino ai Laghetti di Lastè dove facciamo una breve deviazione al Laghetto Inferiore che non avevamo visto durante la salita (il gregge si è spostato), un lago incantevole, diverso per colore dagli altri.

Facciamo l’ultima pausa e poi, lungamente, torniamo sui nostri passi fino a Malga Cavallara, dove acquistiamo ottimi formaggi.
Autore/i: Salvatore Stringari Paola Marini Gardin
Correzione integrazione testo di: Paola Marini Gardin.
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Rispetta la montagna! lasciale i suoi fiori, porta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi
Adoro i laghi e laghetti
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questi sono stupendi
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Assolutamente si
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Che meraviglia questi laghi 🥀
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Grazie Nemesys… si sono bellissimi in queste foto ma visti dal vivo ancora di più… grazie ancora
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Puoi chiamarmi Giusy che è il mio nome se vuoi 😉
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Grazie Giusy, con immenso piacere,
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Ma quanto sono belli questi laghetti!!! E complimenti a chi fotografa!!! 🙂 🙂 🙂
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le foto sono mie Grazie Vittyna buona serata
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mi sento già in estate osservando queste belle immagini di montagna, un’altra bella escursione, soprattutto se non si incontrano laghi prosciugati come è capitato a me questa estate in Lombardia, dove al posto del lago c’era solo una distesa di pietre 😁😉👍👍👍👍
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L’estate scorsa è stata un estate molto asciutta povera di precipitazioni e anche qui i laghi hanno sofferto… e l’inverno con poche precipitazioni fa presagire un altra estate critica speriamo di no. Grazie mille Max
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Adoro i laghi e laghetti specie quelli ad alta quota. Buon pomeriggio Sal!
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Grazie del commento anche io adoro questi laghi d’alta quota specchi d’acqua dove si riflette la pace e la serenità di questi luoghi…
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