753 Giro del M. Gardellon


Panorama verso l’Agnèr © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Giro del M. Gardellon – Forcella Aurine 

di: Paola Marini Gardin 

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Dati: 10-09-2022 

Cima: nessuna 
Gruppo Montuoso: gruppo del Cimonega
Cartina: Tabacco foglio 022 Pale di San Martino 

Segnavia: cartelli locali
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico Turistico: (T) o turistico, Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico – ricreativo (nella scala di difficoltà CAI è classificato T – itinerario escursionistico – turistico).
Quota partenza: 1299 m.s.l.m 
Quota da raggiungere: 1350 m.s.l.m circa (1449 per il M. Gardellon) 
Dislivello: m. 51 

Tempi di percorrenza*: 2 ore con molta calma 
Giro: anello 
Punti di appoggio: Forcella Aurine 

Acqua, sorgenti: non rilevate, portare acqua 
Località: Forcella Aurine 
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì al passo di Forcella Aurine 

Tappe del percorso: Forcella Aurine, anello del Gardellon, deviazione per il Cristo de le Traversade, Forcella Aurine 
Partecipanti: l’autrice 

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento. 

L’escursione in dettaglio: 

questa passeggiata, il Giro del Gardellon, è capitata per ripiego, oggi la giornata si preannuncia bella e vorrei andare dal Passo Cereda a Malga Fossetta per poi salire verso il Passo del Palughet e le creste, ma succede un imprevisto.
Parto da Belluno e poco prima di arrivare ad Agordo volto a sinistra in direzione Rivamonte, dopo il ponte vedo un cartello che avvisa la chiusura della strada per il Passo Cereda, ma non faccio caso alla data. Passo Rivamonte, Forcella Franche, Gosaldo e arrivata a Sagròn trovo la strada per il Passo Cereda chiusa a causa di una gara sportiva, la data evidentemente era quella di oggi…  

Forcella Aurine 

Faccio dietro front, torno a Gosaldo e salgo a sinistra verso Forcella Aurine, m. 1299, il valico bellunese (a poca distanza dal confine col Trentino) che collega Gosaldo con Voltago e la conca agordina. La località e l’omonimo passo sono poste ai piedi della Catena Meridionale delle Pale di San Martino, della Croda Granda e del Gruppo dell’Agnèr, a sud si possono ammirare i Monti del Sole, l’area della Val del Mis, il Gruppo del Cimonega e le Vette Feltrine. Mi fermo al passo, cercando di riesumare i ricordi d’infanzia, quando il mio papà mi portava fin quassù con la Vespa per andare a funghi.  

Anello del M. Gardellon 

Il posto è questo, anche se un po’ cambiato, una volta era molto apprezzato per le sue piste da sci, ma l’Agnèr, a nord, domina sempre il bel valico prativo circondato da boschi, ci sono un bar-ristorante, poche case-vacanza, una chiesetta. Di cambiato trovo la cartellonistica nuova che indica il “Giro del Gardellon”, un rilievo modesto (m. 1499) posto a sud. Seguendo i cartelli mi incammino per la stradina dove all’inizio trovo il “percorso vita” con gli attrezzi ginnici, poi il sentiero continua in mezzo ai bellissimi boschi, il verde sottobosco è ricco di felci e muschi, punteggiati da rosse amanite, belle a vedersi ma purtroppo velenose.

il Bosco © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

È una piacevole passeggiata con pochissimo dislivello, adatta anche ai bambini: ci sono simpatici cartelli che illustrano il “Sogno di Gioacchino, seggiolaio di Gosaldo”, qualche scultura di legno (animali, gnomi), una casetta per i bimbi e i “bug hotel” le casette per api e insetti impollinatori.

casetta, sentiero del Gardellon © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Il tempo è cambiato rapidamente, il cielo terso e azzurro è diventato nuvoloso e minaccia pioggia: alla fine è meglio per me fare questa comoda passeggiata invece di essermi inerpicata sulle creste del Palughet. Ora piove leggermente, ma sotto agli alberi le gocce quasi non mi toccano, non metto nemmeno la giacca impermeabile.

Cartelli © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Rinuncio alla cima del Gardellon, completo il percorso circolare tornando a Forcella Aurine e vado verso la chiesetta della Madonna della Neve dove trovo la segnaletica con diversi itinerari per sentieri e passeggiate: Col de Luna, Rifugio Scarpa, Forcella Franche, Rivamonte, Tiser… Imbocco la stradina che va verso Rivamonte passando per il Cristo de le Traversade, uno dei percorsi che facevo con mio padre attraversando i boschi alla ricerca di funghi, adesso lungo la stradina ci sono alcuni piccoli capitelli della Via Crucis, scolpiti nel legno. Dopo il primo tratto con il bosco intatto, passo dove Vaia ha sconvolto il terreno, travolto e spezzato gli abeti e smembrato il paesaggio.

Cristo de le Traversade © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Arrivo alla Croce con il Cristo de le Traversade, m. 1293, non proseguo oltre perché da qui in poi il posto è interessato dai lavori di ripristino, la stradina ha mezzo metro di fango, ruspe e cingolati sono posteggiati a lato insieme a cataste di tronchi e arbusti. La pioviggine però è cessata, le nuvole si diradano e la vista verso l’Agnèr è meravigliosa, riesco a vedere ai suoi piedi il Rifugio Scarpa-Gurekian che ho raggiunto molte volte negli anni scorsi. Ritorno indietro, ma invece di ripercorre la stradina prendo il sentiero segnalato “n. 2 sali e scendi” in mezzo al bosco arrivando ad un ruscello di acqua rossastra, che scorre gorgogliando tra abeti e muschi.

panorama © Copyright By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Poco dopo arrivo nuovamente ai prati di Forcella Aurine e mi fermo al Bar-Ristorante per la solita birretta di fine escursione, nonostante un po’ di tristezza per aver visto devastata una parte dei boschi della mia infanzia, sono contenta di aver ripercorso sentieri perduti da lunghissimi anni. 
Dopo la sosta ritorno verso casa scendendo dalla parte opposta, passo per Frassenè e Voltago, raggiungo Agordo e da qui in mezzora sono a Belluno. 

Autore/i: Paola Marini Gardin 
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento qui sotto? 

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