436 Castello di Mesola


Castello Mesola
G. Castello Mesola per © Copyright By Paola Marini Gardin | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Inizia il viaggio, Castello di Mesola

di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 18-05-2019

Città: Ferrara
Provincia: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
Tipologia: viaggio in camper
Punti di appoggio: Camper
Località: Mesola
Copertura cellulare:
Aree di Sosta o Parcheggio/:
Partecipanti: autori

In Viaggio:

Riprendiamo i racconti dei nostri viaggi se vi va di leggerli seguiteci;
sabato 18 maggio partiamo col nostro vecchio camper per una settimana di ferie, per incominciare avevamo prenotato una visita speleologica guidata alle grotte del Parco del Monte Cucco e poi avevamo in programma alcune belle escursioni nella stessa zona. Purtroppo nella mattinata ci avvisano che a causa del maltempo tutte le visite speleo sono sospese. 

Castello di Mesola

Oramai stiamo andando verso il Centro Italia, cose da vedere ce ne sono a iosa e cominciamo dalla prima che ci attira alla nostra destra, poco prima di Ferrara: il Castello Estense di Mesola, imponente col suo corpo centrale quadrato e quattro grandi torri merlate agli angoli. Parcheggiamo (area segnalata) a due passi dalla fortezza, costruita a partire dal 1578 per volere di Alfonso II d’Este. Questi era il quarto duca di Ferrara e fece realizzare una grande tenuta di caccia su di un’isola del delta del Po, in riva al mare. Per questo dopo aver fatto bonificare una vasta zona, fece circondare il parco venatorio da nove miglia di mura con torri e porte e costruire il maniero, una residenza sfarzosa degna di lui e della consorte. Oggi del grandioso progetto restano il castello e il piccolo borgo, che non sono più in riva al mare ma sulla terraferma, infatti nel 1604 la Serenissima Repubblica fece deviare le acque del Po provocando l’interramento del porto di Mesola. Visitiamo le sale del piano terra che ospitavano le grandi cucine e le varie stanze di servizio e saliamo lo scalone che porta al piano nobile, gli appartamenti dei duchi sono stati depredati nel tempo di tutto l’arredamento, oggi le dodici sale ospitano l’esposizione dei cinque secoli di storia del monumento e del comprensorio di Mesola. Al secondo piano troviamo l’esposizione “Il Bosco e il Cervo della Mesola”, distribuita in sette sale. Il Cervo, la preda preferita dall’antica caccia ducale, è un cervide autoctono, oggi presente in circa 300 esemplari solo all’interno della riserva. Sarebbe interessante, una volta usciti dal castello, visitare questa “Riserva Naturale Bosco della Mesola- Delta del Po” dove intravedere nelle radure cervi e daini, ma proseguiamo il nostro viaggio dirigendoci verso Urbino. Ci accontentiamo di vedere dal camper, lungo la strada che in un lungo tratto costeggia il fitto bosco di lecci, parecchie coppie di fagiani che razzolano spaesati fuori dalle recinzioni.

Info su : Parco del Delta del Po (Emilia Romagna)  Parco del Delta del Po (Regionale Veneto)

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
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E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola Marini Gardin.
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