
Garzolet il sentiero del Scal
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 20-04-2021
Cima: nessuna cima raggiunta
Gruppo Montuoso: Dolomiti di Brenta
Cartina: Tabacco Foglio 055 Arco Valle del Sarca Valle dei Laghi
Segnavia: nessun segnavia
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Alpinistico
(E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: Sarche 249 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 746 Ranzo m.s.l.m
Dislivello: m. 497 m.
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: Anello
Punti di appoggio: Sarche e Ranzo
Acqua, sorgenti: no
Località: Sarche e Ranzo
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì
Tappe del percorso: Sarche, Sentiero Ferrata Rino Pisetta, Scal, Strada Acqua del Tuf, Ranzo-Costa del monte Olivo, Val Busa, Toblino, Sarche.
Partecipanti: Sandra, Daniela, Salvatore,
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
sul Garzolet ci sono stato diverse volte, ero salito in cima per la via normale, poi altre due volte percorrendo la bellissima e strapiombante via ferrata Rino Pisetta, ma il sentiero che faremo oggi, scavato nella roccia alle pendici della montagna, non lo conoscevo proprio, non è descritto che in pochi blog o siti. Abbiamo completato un giro ad anello.
Anello del Garzolet
Dalle Sarche dove giungiamo verso le 9.15 prendiamo il sentiero per la ferrata Pisetta, ci sarebbe anche una traccia che sale verticale e va diretta all’attacco della piccola ferrata che scopriremo dopo. Sandra non si ricorda il sentiero e prima di trovare quello giusto esploriamo in lungo e in largo l’insidioso ghiaione ai piedi del Garzolet e piccolo Dain, dopo un po’ giungiamo ad un bivio, un sentiero prosegue verso destra va alle falesie e sopra il lago di Toblino, quello che prosegue diritto va all’attacco della ferrata. Noi andiamo a sinistra seguendo la traccia evidente, ma non marcata con il classico segno rosso bianco, che corre ai piedi del Garzolet, nessun cartello per rassicurarci sulla direzione presa.

Giungiamo comunque sul sentiero Scal che intendevamo percorrere e iniziamo a salire verso l’attacco del tratto attrezzato, non è una ferrata, è stato teso un cordino metallico che aiuta psicologicamente a superare alcuni tratti esposti e strapiombanti, ma su cengia abbastanza larga. Alcuni gradini di sasso e altri scavati nella roccia facilitano il superamento del breve tratto roccioso. Il panorama da quassù è infinito, sulla valle del Sarca e su Toblino ma dobbiamo proseguire, il sentiero si inerpica sicuro e protetto su per lo spallone ghiaioso e porta in una radura boscosa dove davanti a noi troviamo due tracce, dopo un po’ di titubanza su quale seguire iniziamo a scendere verso sinistra; il percorso è altrettanto spettacolare del precedente, percorriamo una parte del sentiero semi-esposto sulla forra del fiume Sarca, bello e per niente pericoloso.

Approdiamo felicemente sulla forestale “Acqua del Tuf”, qui troviamo l’indicazione per le Sarche, a questo punto risaliamo in direzione di Ranzo anche qui incontriamo un sentiero che sale a destra che percorriamo e raggiungiamo per le 12.00 circa il capitello di San Vigilio (e la via San Vili 613- 627) saliamo ancora e in poco tempo siamo al paese di Ranzo.

Ne approfittiamo per passeggiare per il borgo per una mezz’ora camminando tra i vicoli e le vecchie case, poi andiamo alla ricerca di un’area picnic dove fermarci a mangiare il nostro panino. Dopo aver mangiato e ben riposato riprendiamo la via del rientro tramite l’antica strada Toblino – Ranzo che sprofonda nella valle tra le coste del monte Oliveto e del Piccolo Dain giungendo ai laghi di Toblino e al castello. Da qui rientriamo alle Sarche per la statale stando molto attenti, purtroppo un tratto del sentiero pedonabile lungo il lago è chiuso per lavori di ripristino da parte della forestale. Giunti alle Sarche festeggiamo la riuscita di questo meraviglioso giro con una birra, offerta gentilmente da Daniela e Sandra, approfittando della riapertura dei locali.
Note: il paese di Ranzo è situato su un altopiano sospeso sopra la forra del Limarò e la Valle dei Laghi. Il piccolo borgo è un posto molto soleggiato, tranquillo, immerso nel verde, molto bello da visitare, situato tra le pareti del Garzolet (o Piccolo Dain 971m) e il monte Monte Gaggia (catena della Paganella 2125 m). Oggi Ranzo è collegato alla Valle dei Laghi con una strada che taglia di netto le ripide pareti calcaree sospese sopra Vezzano, ma anticamente, pur essendo un punto di passaggio obbligato sulla via fra il ‘Banale’ e le valli dell’Adige e del Sarca, era contraddistinto dall’isolamento: fino al 1957 lo si raggiungeva solo per le impervie mulattiere dello “Scal” (ancora oggi interessante e bel percorso) o del Rio de la Val (l’accesso si trova davanti a Castel Toblino.

Oggi Ranzo è un punto di partenza per tantissimi percorsi di trekking e di MTB e ha una grande offerta di falesie per l’arrampicata sportiva.
Sentiero del Scal (foto su FB)
Autore/i: Salvatore Stringari
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Correzione e integrazione testo di Paola Gardin.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi
Per fortuna questa pandemia si sta’ attenuando, così presto potremo tornare a visitare luoghi così incantevoli, come quelli da te appena descritti!!!! ❤
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Grazie Vittyna speriamo sia vero a dire il vero ho già iniziato almeno adesso si può uscire dal comune senza problemi…
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