
Forra del Lupo
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 11-05-2022
Cima: Dosso delle Somme m. 1660
Gruppo Montuoso: Finonchio Monte Maggio
Cartina: Tabacco foglio 057 Levico Altopiani di Folgaria Lavarone e Luserna **
Segnavia: S.A.T. E137 bivio E140
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Tempi di percorrenza*: in giornata (4:00 h)
Quota partenza: 1250 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1663 m.s.l.m
Dislivello: 413 m. + 30 dislivello negativo
Giro: A/R
Acqua, sorgenti: no portare acqua
Località: Folgaria Località Cogòla, Passo Borcola
Punti di appoggio: nessuno sul percorso, locali in loco,
Copertura cellulare: sì buona
Parcheggio/i: sì a passo Borcola loc Cogòla
Tappe del percorso: località Cogola, via S. Rocco, sentiero E-137, Forra del Lupo, Caserme, Cima e rientro per lo stesso itinerario
Partecipanti: autore in solitaria
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino, capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
(**la cartina topografica, versione del 2014, indicata nella scheda tecnica riassuntiva non riporta il sentiero E-137, resta comunque utile per vedere la zona di interesse. Il sentiero è in ogni modo ottimamente segnato e integrato dai pannelli classici del C.A.I-S.A.T )
oggi voglio percorrere un itinerario di straordinario interesse storico, frutto di un mirabile lavoro di recupero in collaborazione tra i gruppi A.N.A. e le sezioni S.A.T. locali, le opere di trinceramento austro ungariche risalenti alla Prima Guerra Mondiale.
Il percorso si svolge sul ciglio dell’altopiano di Folgaria ed è a strapiombo sulla Val di Terragnolo; lungo il sentiero, che si sviluppa con prevalente direzione est e sud est, trovo numerosi pannelli riportanti fotografie provenienti dagli archivi storici o foto del luogo scattate all’epoca della costruzione del manufatto bellico.
In lingua cimbra il percorso era chiamato Klebostuo (roccia fessurata o spaccata), in riferimento allo stretto passaggio tra alte pareti di roccia, nome che gli Austro-Ungarici tradussero in Wolfsschucht (Gola del lupo), in italiano Forra del Lupo. Il toponimo potrebbe essere derivato dal sibilo del vento che, incanalandosi nella stretta gola, produce un suono simile all’ululato del lupo.
la Forra del Lupo
Il sentiero inizia in località Cogòla, al Passo della Borcola a sud di Serrada lungo la SP n.2 che collega Rovereto con Folgaria, dove trovo un parcheggio. Lasciato il mio camper mi incammino lungo Via San Rocco, abbandonandola dopo pochi metri per seguire sulla destra le indicazioni che portano a un viottolo erboso. Qui perdendo una trentina di metri di quota raggiungo il bivio con il segnavia E 140 proveniente da Piazza in Val di Terragnolo.

Cammino ora su una larga cengia protetta da staccionata, tra picchi rocciosi coperti dalla vegetazione, salgo allo strategico poggio dell’Osservatorio da dove proseguo su comoda traccia. Una breve rampa mi consente di giungere in loc. Orban, dove il sentiero si infila nella trincea e assecondo la morfologia del versante. Alcuni camosci mi stanno osservando, li sento muoversi nel bosco e riesco a fotografarne qualcuno.
Arrivo alla parte più spettacolare del percorso, con l’aiuto di alti gradini scendo nel profondo e suggestivo canyon che mi porta alla base delle postazioni con feritoie, presidi per mitragliatrici, vari ricoveri in roccia e punti di osservazioni verso il massiccio del Pasubio.
Si susseguono ora altri tratti scenografici che comportano dei lievi saliscendi attraverso tratti scoperti in trincea con splendide visuali, passaggi tra fenditure nella roccia, risalite su scale in pietra perfettamente conservate. Giungo al bivio delle Caserme, dove la traccia passa tra i ruderi di quelli che furono gli alloggiamenti militari e una cisterna per la raccolta d’acqua (proprietà privata) per arrivare infine alla spianata delle Teze. Lasciato a dx il sentiero dei Trogari che scende in Val di Terragnolo, riprendo a salire nel bosco, intravedo una breve caverna, non entro anche se è accanto al sentiero, proseguo sul tracciato che alterna tratti pianeggianti ad altri più ripidi, dove la fatica si fa sentire.Le trincee sono talmente ben conservate che a momenti riesco ad immaginarmi catapultato indietro nel tempo a pattugliare gli avamposti militari.

Dopo essere rimasto al coperto della vegetazione per la maggior parte del percorso, esco sui prati sommitali dove, nella stagione della fioritura, la ricca flora impreziosisce di colori e di profumi l’ambiente: noto già la presenza delle genziane, di asfodeli, gigli bianchi, qualche botton d’oro, la ginestra.

Aggirato il dosso, in leggera discesa giungo a un bivio: a sinistra una variante facile, a destra quella un po’ più difficile, decido per la seconda, che non trovo difficoltosa ma emozionante perché transita in una galleria. I due sentieri si riuniscono poco prima di arrivare al cospetto dei ruderi del forte Dosso delle Somme da dove ho un vastissimo panorama a tutto tondo, che mi godo aggirandomi per i prati sommitali della cima appena conquistata. Dopo aver girovagato per la cima faccio rientro per lo stesso percorso di salita con la sola eccezione di percorrere un tratto di strada forestale per visitare altre costruzioni sparse qua e là…
Autore/i: Salvatore Stringari
Rispetta la montagna! lasciale i suoi fiori, porta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione integrazione testo di Paola Marini Gardin.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi
ottima descrizione di questo tracciato, la cosa bella del tuo blog sono i riferimenti precisi su ogni singola situazione, dai parcheggi alla rete cellulare, complimenti! 👍👍👍👍👍👏👏👏😊
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Grazie Max una buona serata…
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Come sempre scenari di verde e di preziosa montagna, nelle indimenticabili pagine del tuo blog.
Buon fine settimana, Sal,silvia
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ciao Silvia grazie per la visita. Sal
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