498 da Fonzaso al Bivacco Yale


Bivacco Yale
Fonzaso © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

al Bivacco Yale

di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 06-12-2019

Cima: nessuna cima raggiunta
Gruppo Montuoso: Monte Avena
Cartina: Tabacco foglio 023 Alpi Feltrine Le Vètte Cimònega
Segnavia: bianco rosso
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentieri rurali non censiti CAI
Quota partenza: 318 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1140 m.s.l.m
Dislivello: m. 822.
Tempi di percorrenza*: in giornata
Difficoltà: Escursionisti Esperti per la poca segnaletica
Giro: A/R
Punti di appoggio: Bivacco Yale
Acqua, sorgenti: sì, non potabili, portarsi acqua
Località: Fonzaso
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì a Fonzaso.
Partecipanti: Amy, Wally, Paola e Salvatore
Tappe del percorso: Fonzaso, Casa delle Fate, Cima Loreto, Bivacco Yale, ritorno (sentiero Galina)

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

il bivacco Yale si trova sul versante sud del Monte Avena, l’ultimo rilievo occidentale delle Vette Feltrine, è uno straordinario belvedere da cui ammirare la conca Feltrina, il massiccio del Grappa e i monti circostanti. E’ anche un ottimo punto di sosta durante innumerevoli passeggiate su sentieri di media montagna. Dedichiamo a questa zona due fine settimana consecutivi.

al Bivacco Yale

parcheggiamo vicino alla Chiesa di Fonzaso a 322 m.s.l.m, prendiamo via Lucco incontrando il primo dei tanti crocifissi che segnano il percorso e saliamo per la stradina, che diventa presto sterrata, lasciandoci alle spalle l’appuntito campanile di Fonzaso. Siamo in direzione dell’Eremo di San Michele (San Micel), posto in una nicchia rocciosa diritto sopra di noi, ma non lo raggiungiamo perché al bivio seguiamo le indicazioni che ci portano a sinistra verso Casa delle Fate- Cima Loreto – Monte Avena. Il sentiero corre dapprima in costa, lasciando a destra l’Eremo e la falesia di arrampicata, ma diventa presto una ripida mulattiera che sale nel bosco, passando vicino ad antiche case rurali, alcune restaurate, altre lasciate al loro destino con le mura fagocitate dalla vegetazione, per prima l’edera che le stritola e le avvolge con violenza, mangia i tetti di legno che implodono. Non sappiamo se provare tristezza per l’abbandono o sollievo pensando alla dura vita che gli abitanti dovevano condurre in questi posti isolati.

Bivacco Yale
Casa delle Farfalle © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Giungiamo alla “Casa delle Farfalle” (Maso Casere de Zorzi m. 670 s.l.m.) dove facciamo una breve pausa, il luogo sembra fermo nel tempo passato, le casette in pietra sono aperte e ospitali, sistemate e arredate con cura. Nonostante non sia stagione, si vede che la proprietaria ha molta cura di piante e fiori negli spazi intorno alla casa, dove trovano dimora anche Bianca Neve, i Sette Nani e altri oggetti che secondo noi poco hanno a che vedere con la storia di queste contrade, ma hanno dato il nome di Casa delle Farfalle a questa graziosa abitazione. Proseguiamo sempre in ripida salita, al bivio lasciamo a sinistra il sentiero “Per strachi deviazione alla cima” e proseguiamo alla destra per “Cima Loreto – Cristo de Ghet” passiamo appunto sotto un crocifisso, giungiamo alla “Oltaa de Zum – Sgiarinà de la Checcona” di cui ci sfugge l’arcano significato (tranne che è una svolta) e finalmente siamo in vista della croce metallica di Cima Loreto 920 m.s.l.m.

Bivacco Yale
Cima Loreto © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Una seppur breve pausa è doverosa, ammiriamo il panorama che qui si apre sul Grappa, l’altopiano di Asiago, la valle di Fonzaso e il profilo di un monte che pare quello della testa di Mussolini! Qui si giunge anche dal paese di Faller, con meno pendenza. Facciamo unna breve digressione a sinistra verso il Monte Avena, poi torniamo alla croce e riprendiamo la via per la nostra prossima meta, il bivacco Yale che raggiungiamo alle 12.00, in tempo per il pranzo al sacco con panini e i dolci portati dalle tre donne del gruppo.

Bivacco Yale © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Il Bivacco è un vero gioiello, dentro è spazioso e arredato con tavolo, sedie, cucina a legna e a gas, all’esterno la bella tettoia ci permette di rilassarci in assoluta tranquillità, con una magnifica vista sul fondovalle e sul nastro argenteo del Cismon che si getta nel lago del Corlo, tra magnifiche quinte di monti azzurrini. E’ un posto molto accogliente, anche se non è possibile pernottare, il piano superiore è chiuso al pubblico e bisogna portarsi l’acqua, quella della fontanella non è potabile.

Bivacco Yale
Bivacco Yale panoramica sulla piana Feltrina © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Lasciamo quest’oasi meravigliosa salutando la Madonnina “Madonna del Ghiro” posta in un piccolo capitello di legno, al bivio accanto un cartello illustra il “Troi de Yale” che porta ad Arten con un percorso storico che incrocia la “Via Tilman”. E’ il giro ad anello che vogliamo fare, per cui tralasciamo la stradina a sinistra che porta alla cima del Monte Avena e prendiamo a destra, andando lungamente in costa, sfiorando altri crocifissi e altri ruderi di casere, sempre con una magnifica vista. Purtroppo ci arrendiamo prima di trovare il sentiero che scende verso Arten, ne abbiamo provati alcuni ma scopriamo che questi sono stati pesantemente sconvolti dalla Tempesta Vaia dell’ottobre 2018 e sono ancora impraticabili.
Oramai si è fatto tardi, il sole tramonta presto in dicembre, preferiamo fare ritorno al Bivacco Yale e scendere per il sentiero di salita, tornando a Fonzaso con la luce delle torce.
Ecco cari amici e amiche, il nostro racconto per ora termina qui, ma abbiamo quasi pronto il prossimo che si svolge ancora su questo monte, seguiteci e ve lo racconteremo.

al Bivacco Yale abbiamo trovato un foglio con l’annuncio, da parte dei parenti di Fonzaso, della morte di Giovanni Susin “Yale”, di anni 88, avvenuta a Toronto in Canada il 18 gennaio 2019. Ne deduciamo che il Bivacco, a cui è stato dato il soprannome dell’emigrante defunto, sia una proprietà di famiglia, generosamente aperta agli escursionisti. Davanti al bivacco c’è una bandiera del Canada.
L’ Eremo di San Michele o Covolo di San Micel è il simbolo del paese di Fonzaso. Si trova in una nicchia (Covolo) sulla parete rocciosa del Monte Avena, a 550 metri, è formato da un oratorio dedicato al Santo e dalla casa del Guardino del Fuoco, il custode che in passato doveva dare l’allarme in caso avvistasse un incendio, pericolosissimo per il paese allora costituito unicamente con case di legno. La costruzione è ben visibile dal basso e assomiglia ad un piccolo bianco castello, probabilmente sorge dove anticamente era posto il maniero dei Fonzasia, abbattuto nel 1521. In un ripiano è posta la statua della Madonna, opera degli anni 50.
La palestra di arrampicata R. Morlin, dedicata a un giovane alpinista di Fonzaso, si trova vicino all’Eremo e comprende circa 40 vie tecniche, con grado fino a 8c+

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
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E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola G.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

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