748 da Fiera di Primiero al Passo della Gobbera


Pale di San Martino Fiera di Primiero © Copyright By Salvatore Stringari

da Fiera di Primiero al Passo della Gobbera

e alla Chiesetta di San Silvestro

di Salvatore Stringari

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 01-11-2022

Cima: alle pendici del Monte Bedolè
Gruppo Montuoso: Lagorai Tognòla Scanaiòl
Cartina: Tabacco foglio 022 Pale di San Martino
Segnavia:
C.A.I / S.A.T. 357 e 346 per il rientro
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico Turistico: (T) o turistico, Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico – ricreativo (nella scala di difficoltà CAI è classificato T – itinerario escursionistico – turistico).
Tempi di percorrenza*: 4 ore tranquillamente
Quota partenza: 720 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1000 m.s.l.m
Dislivello: m. 270
Giro: anello
Acqua, sorgenti: sì fontane anche se è sempre consigliato portarsi acqua
Località: Fiera di Primiero
Punti di appoggio
: Fiera di Primiero, Passo Gobbera
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì in diversi punti di Fiera di Primiero
Tappe del percorso: Fiera di Primiero, sentiero C.A.I./S.A.T. 357 Piani di Molaren, 820 m., località Noal m., 870 sentiero per il ponte pedonale sospeso di San Pietro, Maciodi, Rizzol, Croseta, Solan e Solan Grant, il grande Faggio, il mini borgo di Col e in discesa il passo della Gobbera, Sforzeleta, Chiesetta di San Silvestro i masi di Imer, Imer, Mezzano e Fiera di Primiero.
Partecipanti: Salvatore e un amica

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

la sera del 31 ottobre dopo il lavoro parto da Trento e raggiungo Fiera di Primiero, invitato da un’amica. Mi fermo in uno stallo fuori paese, è troppo tardi e non è possibile andare in campeggio, con l’aiuto della mia amica che conosce la zona trovo un parcheggio vicino al centro dove abita, sono le 23 circa quando riesco a sistemarmi per andare a dormire. Domani ci troveremo nel luogo prefissato per fare un percorso panoramico e tranquillo che traversa lungamente in quota utilizzando le numerose stradine e sentieri che collegano le località sparse sul monte Bedolè, un tempo usate per la fienagione grazie alla buona esposizione al sole del suo fianco meridionale.

1 novembre siamo in partenza per la:

“Via Nuova”

Questo sentiero numerato C.A.I / S.A.T 357 è chiamato anche “Via Nuova” e parte dalla Pieve di Fiera di Primiero a 720 m.s.l.m.

La pieve di Fiera di Primiero © Copyright By Salvatore Stringari

Prendiamo la stradina sterrata che gradualmente ci porta ai piani di Molaren, al bivio tralasciamo il sentiero che sale al monte Bedolè e proseguiamo, con vista sulle Pale di San Martino e le Vette Feltrine, verso la località Noal percorriamo un breve tratto in discesa fin dove imbocchiamo il sentiero alla nostra destra. Saliamo più ripidamente e arriviamo al ponte pedonale sospeso di San Pietro che supera l’omonimo torrente che scende impetuoso dal Bedolè. Il ponte è alto 30 metri e lungo 66, costruito nel 2021 ha 4 funi portanti del diametro di 45 mm., le biciclette vanno spinte a mano e le moto sono vietate, faccio alcune foto al ponte e poi lo attraversiamo godendoci il panorama sulle Vette Feltrine.

Ponte pedonale su Funi di San Pietro © Copyright By Salvatore Stringari

Seguendo le numerose indicazione poste ad ogni bivio dalla locale sezione della S.A.T Primiero e San Martino proseguiamo fino a raggiungere i Maciodi, 875 m., ad un successivo bivio troviamo invece un cartello abbattuto, spero dalle intemperie e non da qualche animale a due gambe (però possiamo sempre incolpare un orso, cosi avranno la scusa per poterne abbattere altri), raggiungiamo comunque la località Rizzol, 880 m.s.l.m dove proseguiamo verso il Passo della Gobbera. Raggiungiamo la Croseta, 900 m.s.l.m dove è posto un piccolo crocefisso. Proseguiamo diritti sempre verso la nostra meta che intravediamo in lontananza, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo per raggiungerla. Proseguendo vediamo stagliarsi all’orizzonte la sagoma della bellissima chiesa di San Silvestro, che dal basso della valle si nota su uno sperone di roccia e pare irraggiungibile. Provenendo da Feltre l’ho vista diverse volte dopo aver passato il lago di Schener e andando verso Fiera di Primiero, allora non pensavo si potesse arrivarci comodamente dal Passo Gobbera.

San Giacomo © Copyright By Salvatore Stringari

Giungiamo ad un bel capitello dedicato a San Giacomo, proseguendo nel bosco arriviamo a Solan, ancora nel bosco su strada asfaltata raggiungiamo Solan Grant a quota 1000, sul prato verde a lato della strada sorge nella bellissima distesa di prati il Grande Faggio. Questo è il punto più alto di questo giro, lungo ma molto facile e comodo. Adesso per stradina sterrata raggiungiamo il piccolo borgo di Col, quattro case, una fontana e una strada che ci porta alla nostra meta, il Passo della Gobbera. Questo era quanto progettato per oggi con la mia amica, però strada facendo abbiamo pensato di poter arrivare anche alla chiesetta di San Silvestro, ma è mezzogiorno e facciamo una sosta, in un Bar del Passo io prendo una birra, la mia amica un caffè e ci facciamo preparare due panini che mangeremo una volta raggiunta la chiesetta.

Chiesetta di San Silvestro

Riprendiamo la marcia e andiamo a incrociare il sentiero 346, dal Passo della Gobbera a 985 m.s.l.m. scendiamo per un caratteristico viottolo con il muro di sasso, continuiamo in discesa per la Val delle Scandole e seguendo il sentiero che si snoda nel bosco raggiungiamo la Sforzeleta 970 m.s.l.m. Da qui sempre in discesa arriviamo alla chiesetta, ci ero già stato quando con Paola avevamo raggiunto il Monte Totoga (escursione già descritta in questo blog), ma oggi avevo voglia di ritornarci, troppo bello questo nido d’aquila con il panorama sulla Valle di Schener da una parte e quella sulla Valle del Primiero e le Pale di San Martino dall’altra.

Chiesetta di San Silvestro © Copyright By Salvatore Stringari

Dopo la pausa pranzo riprendiamo il cammino decidendo di scendere verso i Masi di Imer per il bellissimo bosco della Val dei Gardizzi con il sentiero 346. Raggiungiamo quindi prima i Masi, poi Imer, Mezzano e rientriamo a Fiera, sempre camminando tranquillamente per vie e strade interne prive di traffico.

Stupenda giornata trascorsa tra prati, malghe, antichi borghi e masi oramai quasi dimenticati, qualcuno sapientemente recuperato e usato come abitazione, ma i fienili e le stalle sono quasi scomparsi del tutto, anche se qualcosa sopravvive…    

Autore/i: Salvatore Stringari con la collaborazione di Paola Marini Gardin.
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento? 
© Copyright By Salvatore Stringari  | La Traccia, Escursioni e Viaggi

11 pensieri riguardo “748 da Fiera di Primiero al Passo della Gobbera

non fate i timidi, lasciate un commento!

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.