Data: 6 Agosto 1994
di Salvatore Stringari,
Campanile Basso m. 2883
Descrivere l’accesso al Campanile Basso lo ritengo quasi inutile. Tuttavia, brevemente lo riporto. Dal sentiero delle bocchette centrali si raggiunge la Bocchetta del Campanile Basso a 2620 m. ci si deve abbassare alcuni metri verso sinistra.

Scheda Tecnica Riassuntiva
Via Normale al Campanile Basso,
Cima: Campanile Basso.
Gruppo Montuoso: Catena degli sfulmini Gruppo del Brenta.
Cartina: Tabacco Foglio 053 Dolomiti di Brenta.
Tipologia sentiero e difficoltà:* Via di Arrampicata. È necessaria attrezzatura di arrampicata, corda, martello, rinvii, chiodi e altri sistemi di autoprotezione!
La storia in breve: Conquistata, (purtroppo per noi trentini) da Karl Berger e Otto Ampferer il 18 agosto del 1889. Classica e bell’arrampicata molto esposta. Stupenda perché gira attorno a questo dito che si alza verticale verso il cielo. Parte da sud, poi sul versante est, attraversa la parete nord. Arriva alla parete ovest e alla fine ritorna alla parete nord. Le difficoltà che si andranno ad incontrare sono; di IV sulla parete Pooli, e Ampferer. Il resto e di II, III, grado della scala UIAA 260 m di altezza dalla bocchetta del Campanile Basso.
Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. Sono influenzati anche dalla conoscenza dell’ambiente alpino e dalla capacità di progressione e movimento in tale ambiente. Inoltre, la capacità di orientamento è fondamentale.
La storia della montagna, Dolomiti di Brenta,
Non meno importante, l’arrampicata che io ho fatto sulla montagna per fama e bellezza. La più incantevole è nel bellissimo gruppo del Brenta. Il Campanile Basso si trova nella catena degli Sfulmini dove esistono innumerevoli vie. In particolare, mi sono arrampicato su due diverse vie: la normale e la Fehrmann. Straordinaria via di IV + sostenuto. Iniziamo dalla normale con alcune righe di storia personale. Durante lo svolgimento di un corso-roccia con la scuola Giorgio Graffer, mi sono trovato molto bene. Per una settimana ho stressato il mio istruttore. Volevo arrampicare sul mitico “Basso”. Al termine del corso, come uscita di fine corso, mi ha fatto fare l’ambitissimo Campanile Basso. Naturalmente, sono salito da secondo e non da capo cordata. La gioia era immensa e indescrivibile. Correva l’anno 1994, il giorno 6, il mese di agosto. Il mio istruttore era Dario Sebastiani. Mi guidò sulla cima e ritengo giusto nominarlo e ringraziarlo, accademico del C.A.I.
l’arrampicata in dettaglio:
via normale, “vola bas e schiva i sas”
Il primo approccio con l’arrampicata in montagna. Attacchiamo dalla Bocchetta del campanile basso a 2620 m. Ci abbassiamo alcuni metri verso sinistra. Indossiamo l’imbrago e leghiamo la corda. Iniziamo la danza di passi e movimenti sulla roccia. Ci stacchiamo da terra e saliamo per circa 45 m., con un passaggio di secondo grado le rocce sono gradinate e ci troviamo sul lato sud del Campanile. Qui la prima sosta di sicurezza. Abbiamo raggiunto questo stretto piano detritico. Saliamo un canalino obliquo sulla destra di III grado. Raggiungiamo un altro terrazzo alla base di una parete gialla e verticale. Sosta. E’ la celebre parete Pooli. È uno dei tratti più difficoltosi dell’ascensione. Saliamo i primi 25 m protetti da 3 chiodi. Il percorso è di IV grado su una linea retta fino ad una lama di roccia. Poi si obliqua a destra fino ad un terrazzino. Sosta. Da questo punto di sosta ci spostiamo un paio di metri a destra, sempre in sicurezza e legati. Sul versante est superiamo una breve fessura. Questa fessura porta a una cengia tiro di corda con difficolta di III II grado. Attraversiamo ora 15 m. a destra, per salire i 30 m. Procediamo obliquamente verso destra per caminetti. Poi avanziamo per rocce gradinate su una cengia piccola. Ci spostiamo ancora a destra dove s’incontra la sosta. Riprendendo a salire dritti per 25 m. fino all’inizio dei camini a Y. Si può salire sia a destra sia a sinistra. Saliamo il camino di destra con divertente e un po’ esposta arrampicata sono 40 m. di III e II grado arrivando sullo stradone provinciale. La comoda cengia che ci porterà ad aggirare il campanile. Sosta. Percorrendo a destra tutta la gran cengia, stando molto attenti si attraversa completamente la parete nord fino allo spigolo nord-ovest. Da questo lato il Campanile si presenta solcato da un gran camino. Si risale il camino con divertente arrampicata, 60m. III e scendo grado. sosta. Arrivo all’albergo al sole. Da questo punto, si sale a sinistra per 10 metri. Si raggiunge un terrazzino più alto, chiamato terrazzino Garbari, sotto la gialla parete terminale. Si scende per alcuni metri, portandosi su un minuscolo terrazzino aereo, a questo punto sullo spigolo nord-ovest. Aggirato lo spigolo, si ripassa sulla parete nord. Traversiamo in forte esposizione con un calo di un metro. Continuiamo fino ad un terrazzino vicino ad una nicchia con due chiodi per la sosta. E ci troviamo ora ad affrontare l’ultima difficoltà della via;
la parete Ampferer.
Si attacca a sinistra della nicchia. Con arrampicata molto esposta, si sale alcuni metri in un diedro appena accennato. Sotto un piccolo tetto, si traversa a sinistra. Si prosegue la salita in una fessura diedro poco marcato. Pochi metri a destra, si giunge ad un terrazzino e ad una sosta di 35 metri di IV grado. Si riparte diritto con minori difficoltà per un altro tiro di corda fino sulla terrazza della sommità.

Eccomi sulla cima, secondo me, la più bella delle Dolomiti di Brenta e la più ricca di storia. Una delle più frequentate di tutto il gruppo.
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
Autore/i: Salvatore Stringari
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
© By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

This sounds like an incredible and challenging climb.
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