
Sentiero San Vili O-627 SAT
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 19-01-2019
Cima: Soprasasso
Gruppo Montuoso: Paganella Monte Gazza
Cartina: Tabacco, foglio 067 Altopiano della Paganella L. di Tovel C. Brenta Trento.
Segnavia: O-627 SAT
Tipologia sentieroe difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 195 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 781 m.s.l.m (Soprasasso) diversi saliscendi quote minori
Dislivello: m. 596
Tempi di percorrenza*: 6 ore andata e ritorno per il tratto descritto
Giro: Circolare
Punti di appoggio: sul percorso Vela-Terlago nessuno
Acqua, sorgenti: no
Località: Trento, Vela (TN)
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: partito a piedi
Partecipanti: in solitaria
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
è la seconda settimana che Paola latita, impegnata a fare la nonna, quindi sono solo.
L’idea di percorrere questo sentiero mi gira in testa da anni e non ho mai avuto l’occasione di attuarla, oggi è la giornata ideale…
sulle tracce di San Vigilio
parto a piedi da casa mia a Gardolo (Trento nord) e raggiungo la Vela in un’ora circa, giungendo alle 7,50. L’inizio del sentiero O-627 il Sentiero di San Vili o Vigilio si trova sulla ex strada della discarica Ischia-Podetti. Salgo il tratto iniziale ripido in una valletta e arrivo al Maso dell’Aria 380 m s.l.m.
Da qui iniziano evidenti tracce della ex strada militare costruita dall’esercito austroungarico, questa zona faceva parte del complesso delle Fortezze di Trento. Arrivo al “Mas dell’aria” e successivamente ad un bivio ad Y e giro a destra. Indicazioni per il Soprasasso, proseguo sulla mulattiera che sale a zig zag nel bosco, stando attento a movimenti o rumori strani perché questa è una zona frequentata dall’orso. Avanzo fino a raggiungere la “Poza dei Pini” 690 m.s.l.m dove mi soffermo a girovagare tra i resti di costruzioni di un acquedotto militare, trovo tutt’intorno dei blocchi di cemento con un foro cilindrico, una volta erano una condotta dell’acqua. Ci sono anche i resti delle fondamenta oramai fagocitate dall’erba delle costruzioni e baraccamenti militari che ora non ci sono più. Ritornato sulla mulattiera continuo a salire fino a incontrare il sentiero per la Ex Fuciliera realizzata nel 1915 e restaurata nel 2006, sito recuperato dalla Forestale Trento Sopramonte. La raggiungo anche se l’ho visitata altre volte arrivando da direzioni diverse (già raccontata qui sul blog) poi ritorno sul sentiero.

Proseguo e arrivo agli “Stol Baita Laura” altro sito con resti della guerra, da qui in breve sono sul Soprasasso al “Pontesel” ex Osservatorio Militare una stretta cengia a strapiombo sulla città di Trento e tutta la Val d’Adige. Poco distante, chiusa con un porta di legno, si trova una postazione in caverna con acquedotto anche questa già visitata in passato e questa volta proseguo senza entrare e raggiungo la località “Spazadomeneghe” anche qui ci sono gli “Stoi”, i depositi e ricoveri militari scavati nella roccia, recuperati dopo la guerra e ora semi-abbandonati e adibiti a deposito questa è anche un area pic-nic.

Seguendo ora una traccia militare evidente arrivo a una garrita da cui ammiro il panorama sulla Paganella, sul lago di Terlago e il monte Bondone. Ritorno indietro per lo stesso percorso e riprendendo il sentiero scendo fino alla “Pozza della Casara” dove incontro un altro bivio e seguendo le indicazioni scendo verso il “Dos del Ghirlo” e la “Poza dei Spini” 620 m.s.l.m.

Arrivato a quest’ultima ho deciso di abbandonare, per oggi, il sentiero di San Vigilio e seguire il cartello che mi indica il paese di Cadine, sentiero SAT O-611 in direzione lago di Terlago. Raggiungo una fontana denominata “Figlia o Filia” dove seguendo il percorso per le m.t.b. arrivo a “La Predara” (la Cava di pietra rossa di Trento) sita vicino ad un’area sosta con tavolo e panche. Mi trovo poco lontano dal lago che raggiungo senza fatica, da qui mi porto a Cadine dove prendo l’autobus che mi porta a Piedicastello, altrimenti per non camminare sulla statale e fare la fine di un riccio dovrei risalire sul Soprasasso e rifare il percorso dell’andata. Risparmio qualche chilometro con il mezzo pubblico e da Piedicastello ritorno a piedi a casa a Gardolo.
Autore/i: Salvatore Stringari
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola G.
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bel percorso “fuori porta” il sentiero di San Vili è tra i progetti !
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ci vogliono tra i 5 e 6 giorni circa per farlo tutto in tranquillità…
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