
Via Fehrmann al Campanile Basso 2283 m.s.l.m.
di: Salvatore Stringari
Data: 11-09-94
Via di arrampicata
Diedro sud-ovest
La storia: Rudolf Fehrmann e Oliver Perry- Smith il 27 agosto 1908 – La seconda salita: P. Preuss e P. Relly 31 luglio 1911- La 1° solitaria: E Comici agosto 1936 – La 1° cordata femminile Luciana Rossi e Claude Vinche 19 luglio 1964 – La prima invernale : A. Andreotti, P. Franceschini, T. Pedrotti 21 dicembre 1970
Un po’ di dati:
Punti comodi per l’avvicinamento e d’appoggio: rifugio Brentei, m. 2182 e Rifugio Pedrotti m.2487 Via esposta, panoramica, impegnativa, ma divertente. Difficoltà IV+ sostenuto.
La via:
Via Fehrmann al Campanile Basso 2283 m.s.l.m.
un riassunto di questa stupenda giornata trascorsa ad arrampicare sulle pareti storiche del Campanile Basso
Questo pronunciato diedro sale dalla base del ghiaione fino alla cima, con una specie di pilastro la cui parte sinistra forma una stretta e ripida rampa rocciosa.
Saliamo per due tiri di corda lungo le fessure della rampa arrivando ad un terrazzino III IV.
Giriamo ora a destra e riprendiamo la continuazione del piano inclinato e su placca con pochi appigli giungiamo ad una larga cengia, alla base del diedro, ora più accentuato.
Ci troviamo alla base del diedro verticale, formato da due pareti che s’incontrano ad angolo retto.
Riprendiamo l’arrampicata e ora in spaccata nel diedro su piccoli appigli arrampichiamo per 60 m., 2 tiri di corda fino dove il diedro si chiude sotto a una sporgenza, la superiamo a destra su rocce meno ripide e gradinate e continuiamo sulla parete che segna la faccia destra del diedro e raggiungiamo una comoda terrazza.
Salendo ad una specie di nicchia, dove la parete si fa nuovamente verticale.
Qualche metro a sinistra notiamo la fessura nota come “fetta d’arancia” costituita da una lama di roccia gialla staccata dalla parete, il tratto dell’arrampicata più difficile.
Superato questo tratto rientriamo nel fondo del diedro che risaliamo per circa 100 m. terminando i due tiri in una caverna sormontata da un tetto. Entriamo dentro la grotta e facendo un traverso raggiungiamo lo spallone e lo “stradone provinciale”, la cengia della via normale.
Da saliamo per la via normale fino alla vetta.
Dove si fa la discesa?
Per la via normale di salita del Campanile con anelli cementati.
Autore/i: Salvatore Stringari
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