
Anello della Croda Da Lago
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 23-12-2018
Cima: Lastoi di Formin
Gruppo Montuoso: Croda Da Lago – Pelmo
Cartina: Tabacco foglio 03 Cortina d’Ampezzo – Dolomiti Ampezzane
Segnavia: 437 – 435 – 434 CAI
Tipologia sentiero e difficoltà: Sentiero Escursionistico per Esperti in Ambiente Innevato EEAI
Quota partenza: 1703 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 2657 m.s.l.m
Dislivello: 954
Tempi di percorrenza*: 6 ore, in giornata
Giro: Anello
Punti di appoggio: rifugi e casere chiusi in questo periodo
Acqua, sorgenti: no
Località: Ponte de Rucorto (Cortina d’Ampezzo)
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì alla partenza, parcheggiare stretto
Partecipanti: Gino, Diella , Salvatore
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
quest’estate io e Paola avevamo fatto diverse escursioni nella zona Passo Giau-Lastoi di Formin, 361 La Croda da Lago, Ponta Lastoi de Formin ma questo itinerario invernale ad anello intorno alla Croda da Lago è stato impagabile.
Per me la giornata, iniziata in mezzo alla nebbia della Val Belluna, è continuata magnificamente in Cadore con la vista del Pelmo con la luna al suo fianco e la camminata in compagnia di due cari amici e poi terminata con la visione di un tramonto infuocato verso il passo Giau.
Anello della Croda Da Lago
da Cortina d’Ampezzo saliamo in auto fino a Pòcol e proseguiamo sulla strada provinciale per il Passo Giau. Dopo circa 4 chilometri parcheggiamo sulla sinistra in località Ponte di Rucorto, m. 1708 s.l.m. dove comincia la nostra escursione. Passiamo sopra un piccolo ponte appena sotto la strada e seguendo il segnavia 437 camminiamo dapprima in piano e poi in salita in mezzo al bosco innevato. Superiamo un altro ponticello e giungiamo nei pressi del Cason di Formin, m. 1885 s.l.m. Qui i cartelli indicano alla nostra sinistra il sentiero 434 verso il Rifugio Palmieri (lo faremo al ritorno) e alla nostra destra il sentiero 435 che seguiamo. Usciti dal bosco l’ambiente si fa più severo, saliamo lungo il vallone sassoso dove, la neve di accumulo trasportata dal vento ci fa faticare non poco. Purtroppo abbiamo lasciato le ciaspole in auto, valutando che non ci sarebbero servite mentre specialmente in cima sarebbero state molto utili. Ci rinfranchiamo alla vista delle magnifiche cime della Croda da Lago alla nostra sinistra e delle Tofane sulla destra. Avanziamo verso la Forcella di Formin, poco prima di raggiungerla tagliamo in mezzo al vasto falsopiano dei Lastoi, la neve è molto alta e affondiamo spesso. Io mi fermo su un’altura, fratello e sorella Da Vià proseguono alla volta della Cima di Formin m. 2657 s.l.m. che raggiungono col loro passo da camosci.

Una volta ridiscesi scendiamo insieme verso la Forcella di Formin, m. 2462 s.l.m. da dove il sentiero scende verso il Mondeval. La vista sul Pelmo è superba. A circa metà discesa invece di calare ancora per raggiungere Forcella Ambrizzola, tagliamo in quota per raggiungere, verso sinistra, la Forca Rossa m. 2331 s.l.m. Questo versante è al sole è la neve quasi assente. Arrivati sul crinale ammiriamo anche da qui il panorama sul Pelmo, Becco di Mezzodì, Rocchette, Antelao e tanto altro ancora prima di fiondarci in basso lungo un canalone innevato. Dobbiamo prestare attenzione al ghiaccio sotto lo strato di neve, ma la discesa è divertente. Raggiungiamo il sentiero 434 che scende da Forcella Ambrizzola e lo seguiamo, adesso abbiamo le guglie della Croda da Lago alla nostra sinistra.

Raggiungiamo il Rifugio Palmieri, m. 2406 s.l.m., che sorge accanto al bel laghetto di Fedare, ora completamente ghiacciato. Ci fermiamo al sole per un po’ di riposo e per mangiare qualcosa, poi riprendiamo il cammino sempre per segnavia 434 che ci riporterà al Cason di Formin. Scendendo il tortuoso sentiero troviamo due punti panoramici, il primo purtroppo è invaso dalla vegetazione, il secondo ci obbliga ad una sosta: vista magnifica sulla conca di Cortina e i monti che la circondano, il Pomagagnon, il Cristallo, la Croda Rossa ecc. ecc. Dal Cason di Formin il sentiero 437 è lo stesso dell’andata, raggiungiamo il Ponte di Rucorto e la nostra auto.

L’ultimo regalo che ci fa la natura in questa giornata è la vista delle vette colorate e infuocate dal sole del tramonto, verso il passo Giau il cielo sembra incendiarsi di rosso. Escursione fantastica in compagnia di Gino e Diella, anche se questa volta non ho raggiunto la cima Lastoi perché ho fatto fatica a salire sprofondando nella neve (che in alcuni punti raggiungeva i 70 cm) sono felice perché la giornata ci ha regalato panorami mozzafiato sulle amate Dolomiti.
Autore/i: Salvatore Stringari
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Correzione testo di Paola Gardin.
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Che meraviglia, io devo accontentarmi delle tue foto! Buon anno!
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Buon 2019 a te Olgited
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