449 Cima Monte Penna e giro ad anello

Anello del monte Penna e cima
Anello del monte Penna e cima © Copyright By Salvatore – La Traccia, Escursioni e Viaggi

Cima del Monte Pena e giro ad anello

di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 16-06-2019

Cima: Col Pena 2196 m
Gruppo Montuoso: Pelmo
Cartina: Tabacco foglio 025 Dolomiti di Zoldo Cadorine e Agordine
Segnavia: 493- 471- 475 fino al bivio con 493
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 1563 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 2196 m.s.l.m
Dislivello: 633 m.
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: anello
Punti di appoggio: in paese a Zoppè di Cadore
Acqua, sorgenti: (torrenti)
Località: Zoppè di Cadore, Le Fraine
Copertura cellulare: sì parziale
Parcheggio/i: sì nella parte alta del paese
Partecipanti: Giuliano dal Mas, Mara, Waltraud, Paola e Salvatore

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

per questa domenica Giuliano ci propone il giro ad anello del Monte Penna, noi due aderiamo volentieri perché in marzo avevamo tentato di salirne la cima, ma ci eravamo dovuti arrendere per la troppa neve presente. È l’occasione giusta per riprovarci! in questa giornata sul sentiero di rientro ci siamo imbattuti in un tratto dove gli alberi schiantati dalla furia di Vaia ci ha messi a dura prova ma l’esperienza e le nostre capacità ci hanno permesso di uscirne indenni…

Cima del Monte Col Pena 

oggi ci ritroviamo in cinque, partiamo da Belluno, a Longarone prendiamo a sinistra per la Val Zoldana e poi raggiungiamo Zoppè di Cadore. Saliamo fino al parcheggio oltre il paese a quota 1563, vicino a Malga Livan, da qui continuiamo a piedi proseguendo fino alla località Cristo de le Fraine, 1584 m.s.l.m, bivio dei sentieri 493 – 456 da dove abbiamo una bella vista sull’Antelao. Purtroppo vaste zone dei boschi circostanti sono state abbattute dalla tempesta di ottobre 2018, lo spettacolo è desolante. Imbocchiamo la stradina sterrata a sinistra, sentiero 493 e in costante ma leggera salita arriviamo al bivio “Tornichè” 1693 m.s.l.m. da dove continuiamo ancora a sinistra. Passiamo i pascoli con alcune casere, un bel luogo che invita alla tranquillità e a godere lo spettacolo delle montagne, Antelao, Bosconero, Spiz de Mesdì, San Sebastiano, Moiazza, Civetta e alla nostra destra il roccioso versante sud del Monte Penna, la nostra meta. Raggiungiamo il Belvedere con un Cristo e abbiamo la prima stupenda visione del Pelmo. Qui giunge anche il sentiero 471 che sale ripido dal centro di Zoppè. Proseguiamo ora sotto le Crode de Pena, la mulattiera che ricordavamo invasa da alberi schiantati e numerose frane è stata liberata e raggiungiamo facilmente un altro bel punto panoramico da dove osservare l’imponenza del Pelmo, la Spalla Sud, la Spalle Est, il poderoso anfiteatro che porta alla cima che ci pare di poter toccare.

Anello del monte Penna e cima
Anello del monte Penna e cima © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Ancora qualche tornante e in leggera salita arriviamo al passo Rutorto 1931 m.s.l.m e in breve sui bei prati di Rutorto, vicino al Rifugio Venezia, ancora chiuso a causa dei danni subiti dall’uragano Vaia. Qui noi due e Mara, che conosce il posto, ci farà da guida, decidiamo di salire fino alla cima del Col Pena 2196 m.s.l.m. Grazie a lei questa volta imbocchiamo il sentiero che la scorsa volta non avevamo trovato a causa della tanta neve. Tagliando diritti per i prati raggiungiamo un valloncello, scendiamo di poco a sinistra e troviamo i segni rossi che ci guidano lungo il versante nord-est. Saliamo per un trincerone, a volte invaso dalla neve, e in meno di un’ora arriviamo in cima, premiati dalla visione sul Pelmo, Antelao e resto del mondo.

Anello del monte Penna e cima
Anello del monte Penna e cima © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Felici come nessun altro scattiamo foto su foto al Pelmo, è un peccato non poter restare qui a lungo, scendiamo velocemente per raggiungere Giuliano e Waltraud. Ci concediamo anche noi una sosta-pranzo sul prato fiorito, a sorpresa il Pelmo dà spettacolo: dal “Caregon” scende la cascata da scioglimento delle nevi, prima con getti  a intermittenza spostati del leggero vento, e poi una lunga e chiara colonna d’acqua, un incanto.

e giro ad anello

Verso le 14.30 riprendiamo il rientro e completiamo l’anello attorno alle pendici del monte Penna.

Anello del monte Penna e cima
Anello del monte Penna e cima © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Iniziamo con una riposante discesa, sul sentiero 493, tra le praterie dove pascolano liberi parecchi cavalli e una capretta, giunti in località Najaron a 1787 m.s.l.m troviamo le indicazioni per Zoppè- Rifugio Talamini. Passiamo alcune zone umide puntando verso sud e dopo una bella salita fino alla Forcella Ciampestrin, m 1856, s.l.m. lasciamo a sinistra il sentiero verso il Talamini e Monte Rite  continuiamo dritti (indicazioni). Qui inizia la mulattiera ma finisce la pacchia, la carrettiera è invasa dagli alberi schiantati, grandi grovigli di rami, tronchi e radici che non ci rendono facile il percorso. Finalmente, dopo aver superato tutti gli ostacoli, rieccoci al “Tornichè”, 1693 m.s.l.m  da qui il rientro è una passeggiata. Finiamo la giornata in bellezza alla Birro-teca di Pirago a Longarone. È stato un bellissimo giro, impegnativo per la lunghezza ma molto, molto appagante.

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
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E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola Marini Gardin.
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