478 Tuscania


Tuscania
Tuscania © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Tuscania e dintorni

di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 10-09-2019

Città: Tuscania
Provincia: Viterbo
Regione: Lazio
Tipologia: in Viaggio, Chiese, Musei e Romitori
Punti di appoggio: Camper
Località: Tuscania (Viterbo)
Copertura cellulare:
Aree di Sosta o Parcheggio/: area sosta
Partecipanti: Autori

in Viaggio: 

…continuiamo con il racconto del nostro viaggio in Centro Italia, dopo la sosta-relax alle terme Giardini Carletti, lunedì sera, con un magnifico tramonto, ci portiamo a Tuscania, cerchiamo un parcheggio o un un’area sosta e la troviamo in via Nazario Sauro. Il posto è tranquillo e vicinissimo al centro, qui ci possiamo rifornire di acqua e c’è lo scarico delle acque grigie, solo le colonnine della corrente non funzionano.

Tuscania e dintorni

La mattina di martedì 10 settembre cominciamo il nostro tour, che ci impegnerà tutto il giorno. Due giorni fa eravamo già stati qui velocemente con Stefano, il cugino di Paola, eravamo saliti sulle mura e visitato la bellissima Chiesa di Santa Maria Maggiore all’ingresso del centro storico, ma ora vogliamo vedere questo magnifico borgo medioevale con più calma. Cominciamo dal Museo Archeologico Nazionale: raggiungiamo fuori dalle mura la Chiesa di S. Maria del Riposo, che sorge su uno dei sette colli di roccia tufacea su cui è costruita Tuscania. Accanto si trova l’ex-Convento Francescano, ora Museo Nazionale, che conserva straordinari reperti etruschi e romani, soprattutto testimonianze sepolcrali provenienti dalle necropoli dei dintorni, una raccolta di sarcofagi e suppellettili delle famiglie tardo etrusche Curunas e Vipinana che ci danno un’idea sulla vita e sui costumi di queste zone dell’Etruria nel III e IV secolo a. C.

Tuscania
Tuscania © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Usciti dal Museo abbiamo solo l’imbarazzo delle scelta, ci aggiriamo un poco per le antiche viuzze del borgo con le abitazioni costruite in roccia di tufo, dal colore tra il marrone e il rossastro, girovaghiamo tra le piccole piazze con belle fontane, i negozietti e le locande, poi puntiamo verso il Colle di San Pietro, dove sorge la Chiesa omonima. Passiamo accanto ai resti dell’antica via Clodia, una via intermedia tra l’Aurelia e la Cassia, in salita raggiungiamo il promontorio dove, tra il Palazzo Episcopale e due alte Torri medioevali, si apre un prato verde su cui sorge la Chiesa di San Pietro. Questo colle dove è stata costruita, probabilmente nel secolo XI, questa grande chiesa col suo alto abside, era la sede della prima acropoli etrusca di Tuscania. Veniamo attratti dal contrasto di colori: il bianco marmoreo del portale d’ingresso, della loggetta con le colonnine sopra cui è posto il grande rosone spicca sul bruno-rossastro della facciata di tufo e il verde prato che la corona. Agli angoli del rosone, le quattro sculture Aquila, Leone, Angelo e Vitello simboleggiano i quattro evangelisti, ai lati e tutt’intorno vediamo draghi, figure angeliche e animali demoniaci, una rappresentazione medioevale dell’aldilà. L’interno della chiesa, divisa in tre navate, ci trasmette una strana emozione, ci pare di toccare lo scorrere dei secoli scorgendo i lacerti degli affreschi, il pavimento centrale con decorazioni geometriche, il basso muro con sedili in pietra che separa le navate laterali, i sarcofagi appoggiati ai muri. Scendiamo nella cripta la cui volta a crociera è sorretta da ventotto colonnine e poi scambiamo due parole col custode, il terremoto del 1971 ha pesantemente colpito quello che restava delle pitture, ma molti interventi di restauro sono stati fatti, documentati dalle fotografie esposte. Lasciamo il luogo acquistando da un ambulante, appena fuori dal cortile, qualche ricordino e, su suo consiglio, ritorniamo verso il centro con in mano il libretto “Tuscia Nascosta”, una guida archeologica ai siti trascurati e meno accessibili dei dintorni.

Tuscania
Tuscania © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Ci concediamo una pausa al Trebbo, piccolo accogliente ristorante nel cuore del borgo, specialità pesce, costo proporzionato alla quantità del pescato ordinato e noi abbiamo un certo appetito… Per niente appesantiti continuiamo la nostra visita, arriviamo alla Torre del Lavello con accanto un bel parco verde da cui abbiamo una magnifica vista sul Colle di San Pietro e su Tuscania. Passiamo ancora per antiche vie circondate da alte mura dai nomi antichi e ricchi di storia, Via della Lupa, Via delle Sambucare, Via della Scrofa… fino ad arrivare alla Fontana delle Sette Cannelle e poi ai ruderi di Castello del Rivello, senza trascurare il Duomo, le Chiese di San Paolo e di San Francesco. Ritorniamo al camper e, sfogliando il nostro nuovo libro, scegliamo una delle mete sconosciute e misteriose suggerite ed è il prossimo racconto: il Romitorio di Poggio del Conte. 

479 Romitorio di Poggio del Conte

dalla Chiesa di san Pietro si scorge, ai piedi del Colle, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, di cui si ha notizia fin dall’anno 852; sulla facciata principale ci sono tre portali, il centrale in marmo bianco sormontato da una loggia e dal rosone riccamente decorato e i due laterali sempre finemente scolpiti e abbelliti da colonne e capitelli. L’interno a tre navate è altrettanto bello, ricco di colonne, archi e capitelli affrescati e scolpiti con motivi floreali e zoomorfi. Sulla navata destra un fonte battesimale a immersione e sull’abside un fantastico affresco del Giudizio Universale. La poderosa Torre Campanaria è separata dalla chiesa e forse faceva parte di una fortificazione precedente la costruzione della Basilica.
La Chiesa di San Pietro è stata usata come scenografia per numerosi film, tra cui “L’Armata Brancaleone” di Monicelli, “Uccellacci e Uccellini” di Pasolini, “Romeo e Giulietta” di Zeffirelli e tanti altri.

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola Marini Gardin.
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