782 Roggia di Calavino




Data: 26-12-2023

di Salvatore Stringari,

Roggia di Calavino,

Oggi non rimane molto delle antiche tecnologie legate allo sfruttamento dell’acqua ed è senza dubbio una grande eredità di cui siamo rimasti orfani. Tra gli anni ‘60 e 70 a causa degli interventi di ammodernamento degli spazi urbani e della nuova viabilità sono venute meno la maggior parte delle testimonianze di questo grande patrimonio, ormai difficilmente ricostruibile in tutta la sua bellezza, poiché la maggior parte delle fonti orali sono mancate assieme a coloro che ne erano depositari (dal sito web).

Oggi voglio percorrere questo breve itinerario scoperto alcuni anni fa su internet e per farlo parto da Trento e raggiungo località Due Laghi, così chiamata perché si trova tra il Lago di Santa Massenza e il Lago di Toblino.

Scheda Tecnica Riassuntiva

La Roggia di Calavino

Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Monte Bondone
Cartina: Tabacco foglio 055 Valle del Sarca Arco Riva del Garda
Segnavia: indicazioni presenti
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico Turistico: (T) o turistico, Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico – ricreativo (nella scala di difficoltà CAI è classificato T – itinerario escursionistico – turistico).
Quota partenza: 286 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 411 m.s.l.m
Dislivello: m. 125
Tempi di percorrenza:* 2 ore – mezza giornata
Giro: Anello
Acqua, sorgenti: no, portare acqua
Località: località Due Laghi, Lago di Santa Massenza
Punti di appoggio: ristoranti e attività in loco
Copertura cellulare: sì anche internet
Parcheggio/i: sì dietro al ristornate il Giardino delle Spezie
Tappe del percorso: Lago di Santa Massenza, S.S. 45 bis, strada interpoderale e inizio Sentiero della Roggia, Calavino, in paese per via della Concordia e via delle Spelle, Padergnone, Lago di Santa Massenza
Partecipanti: autore in solitaria

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

dal lago di Santa Massenza a Calavino,

Lascio il camper nel parcheggio appena superato il ponte e mi avvio in direzione del lago di Santa Massenza, passando a lato della strada statale raggiungo “Il Giardino delle Spezie” (Pizzeria e Ristorante), proseguo brevemente e poi vado a destra passando davanti ad un parcheggio riservato solo alle auto che si trova dietro la Pizzeria. Prendo la stradina che parte da qui e comincio a camminare tra i campi coltivati a vite e gli allevamenti delle trote, ci sono alcune vasche che sfruttano la limpida acqua della roggia. Quasi subito raggiungo l’inizio del sentiero e un cartello informativo, mi inoltro nella Forra dei Canevai su stretta cengia protetta da ringhiere di legno che costeggia il torrente e arrivo alla prima opera naturale creata dall’incessante scorrere delle acque, una cascata da cui l’acqua, ricca di carbonato e di calcio cade dalle rocce creando straordinarie formazioni (tufo o travertino).

L’acqua scende limpida e scorre nel letto del torrente formando cascatelle e pozze che assumono un colore verde smeraldo. Scatto alcune foto e proseguo, salendo delle scale di legno guadagno quota e giungo nella parte superiore della forra dove ammiro ancora il lavoro dell’acqua che scava la roccia, forma piccole e rumorose cascatelle, sbatte contro i sassi e va via.

Vado avanti e raggiungo le prime case di Calavino dove la roggia è stata parzialmente interrata, nascosta sotto terra per dare spazio a strade e cortili. Non trovando altre indicazioni non entro nelle vie del paese, ma stando al limite imbocco via Concordia che scende ripida verso Padergnone, alle prime case imbocco via delle Spelte fino a raggiungere le porte del piccolo ma ben curato paese e da qui camminando sui marciapiedi raggiungo nuovamente il Lago di Santa Massenza e il parcheggio.

Sono circa le 14 e c’è ancora luce, dopo aver mangiato un panino al tonno che mi ero portato decido di raggiungere l’Obelisco di Sottovi* e con il camper torno verso Padergnone cercando un accesso a questo obelisco (visibile dalla statale scendendo da Vezzano). Mi inoltro in via del Ponte, scendo fino alla centrale idroelettrica di Santa Massenza ma non vedo nessun ingresso.

Lascio il camper in un piccolo spazio e torno indietro a piedi sempre cercando una via di entrata ma non la trovo, incontro però due persone che stanno facendo una passeggiata, chiedo se sono del luogo e alla risposta affermativa domando se conoscono la presenza di un accesso all’obelisco: mi dicono che è su terreno privato, proprietà di un certo dott. di cui non ricordo il nome. Sconsolato mi avvio verso il camper per rientrare a casa.

Note:
Obelisco Risorgimentale di Sottovi (Padergnone) l’obelisco posto sulla penisola del Lago di Santa Massenza in località Sottovi fu collocato nel 1919 a ricordo di una battaglia qui combattuta nell’ambito della Prima Guerra di Indipendenza italiana che portò alla cattura di 21 giovani che furono fatti prigionieri e tradotti nelle carceri del Castello del Buonconsiglio a Trento, dove il 16 aprile 1848 furono fucilati. La battaglia si svolse nella zona del lago di Toblino e dell’omonimo castello occupando anche la vicina località di Santa Massenza. nota personale: trovo sgradevole che un monumento storico come questo si trovi in un luogo privato e sia irraggiungibile, che i beni storici della nostra provincia siano trascurati e che la provincia non intervenga per ridare ai trentini quello che è stato parte della nostra storia. Sicuramente il privato che detiene questo bene avrà le sue ragioni come pure la provincia però dovrebbero renderle pubbliche…

con la collaborazione di Paola Marini Gardin.

Autore/i: Salvatore Stringari 
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