804 Malga Vervò




Data: 27/28-07-2024

di Salvatore Stringari,

Malga Vervò

Sabato 27 luglio sono invitato da un collega e amico al compleanno dei suoi due figli, per l’occasione ci troviamo al “Verginaz”, località appena fuori Vervò, dove è presente una bellissima e curata area verde con dei fuochi per le grigliate, una fontanella con l’acqua sempre fresca e un ampio parcheggio.

Scheda Tecnica Riassuntiva

Vervò,

Città: Vervò
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico Turistico: (T) o turistico, Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico – ricreativo (nella scala di difficoltà CAI è classificato T – itinerario escursionistico – turistico).
Quota di Partenza
: Verginaz 935 m. s.l.m.
Quota da raggiungere: Malga Vervò 1053 m. s.l.m.
Dislivello: 118 m.
Tempi di percorrenza*: 2 ore (e mezza io)
Giro: A/R
Punti di appoggio: nessuno
Parcheggi: Località Verginaz 935 m
Acqua, sorgenti: si fontana pubblica
Costo della visita: Gratuito
Tappa del percorso: Verginaz, sentiero Frassati, CAI S.A.T., 525, ritorno per lo stesso
Partecipanti: Autore e un amico

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Malga Vervò,

La Storia del sentiero Frassati:

Dal sito della S.A.T. (citazione della fonte a pie citazione)
Cento chilometri da Arco (TN) a San Romedio in Val di Non (TN) sui passi di Pier Giorgio Frassati

Dal 1996 al 2012, in ogni regione d’Italia, è nato un Sentiero Frassati, dedicato dal C.A.I a Pier Giorgio, il beato piemontese amante della montagna, scomparso nel 1925 a soli 24 anni. Il Sentiero Frassati del Trentino, il più lungo di tutti, si sviluppa fra il santuario Madonna delle Grazie di Arco e il santuario di S. Romedio in Valle di Non. Nei suoi cento chilometri di sviluppo presenta un’ampia varietà di proposte ambientali, storiche e culturali. Ideato e realizzato dalla S.A.T., è stato inaugurato nel luglio 2011, d’intesa con l’Arcidiocesi di Trento e la Provincia autonoma. Il Sentiero Frassati del Trentino è proposto in sette tappe che collegano il Basso Trentino e la Valle di Non, attraversando ambienti diversi e affascinanti come il Monte Calino, il Lomaso, il Banale, l’altopiano di Fai della Paganella e Andalo, la Piana Rotaliana e la Bassa Valle di Non. S’intreccia con altri sentieri escursionistici di richiamo religioso come il “San Vili” e il “Cammino Jacopeo d’Anuania”. Nel suo tragitto il Sentiero Frassati compie un dislivello complessivo di circa 4600 metri in salita e 4000 in discesa, si cammina per lo più su stradine sterrate, carrarecce, sentieri e mulattiere ma anche su tratti di strade secondarie, in parte asfaltate. La quota media rimane fra i 600 e gli 800 metri e la modesta altezza massima raggiunta, inferiore ai 1200 metri, rende il Sentiero Frassati praticabile per gran parte dell’anno. Non presenta difficoltà tecniche (se non alcuni brevi tratti leggermente esposti dove è necessario porre qualche attenzione) ed è quindi alla portata di tutti gli escursionisti (anche dei bambini di età minima 10-12 anni, purché preparati) che hanno il desiderio di mettersi in cammino, siano allenati e in buone condizioni fisiche.  Oltre al passo sicuro, il Sentiero richiede evidentemente equipaggiamento idoneo per affrontare difficoltà come il caldo o l’improvviso freddo, la nebbia, il vento. Chi non avesse la possibilità di completare nei previsti sei-sette giorni continui di cammino il Sentiero Frassati, può percorrere le singole tappe anche a distanza di tempo. A percorso completato, è possibile ottenere al santuario di San Romedio un riconoscimento “stampato” del cammino compiuto. S’invita anche a commentare la propria “impresa” con suggerimenti utili ai futuri camminatori e all’opera di manutenzione e di valorizzazione del Sentiero curata dalle sezioni S.A.T. L’apposito libro-guida “Il Sentiero Frassati del Trentino” edito da S.A.T con Vita Trentina, fornisce le indicazioni utili per “costruirsi” un proprio percorso, valorizzando con più tempo a disposizione le peculiarità e i motivi di interesse indicati nei singoli tratti.
Tratto del Sito della SAT, www.sat.tn.ithttps://www.sat.tn.it/sentiero-frassati/

Verginaz

Ho passato qui anche la notte di venerdì. Il sabato festeggiamo insieme con la moglie e ai parenti del mio amico, un sontuoso e ricco pranzo, tanta la carne al fuoco, buonissimi i cotechini fatti da lui, bella e simpatica la compagnia di tutti quanti, stiamo in allegria fino al pomeriggio poi lasciamo che i parenti tornino a casa e a noi ci fermiamo ancora fino a sera. Non è finita. Il mio amico chiede che ci troviamo il giorno successivo per il pranzo, per finire la carne rimasta! Io dormirò anche questa notte qui al parcheggio con il mio camper, dove trascorro una bellissima e anche se non tranquilla notte, a causa della mia sciatalgia.

Domenica 28-7 Malga Vervò

Oggi dal parcheggio imboccherò il sentiero S.A.T. 524 che incrocia il sentiero Frassati, ne ho percorsi diversi tratti in questi anni di escursioni, oggi ne voglio fare un altro tratto, ma solo fino alla Malga Vervò: purtroppo da più di due ore la mia lombo-sciatalgia non mi lascia camminare, infatti il ritorno è stato abbastanza doloroso, mi accompagnano in questa passeggiata il collega e uno dei due figli. Alle 9 ci inoltriamo per la strada forestale che scende fino al “Pont dela Val” e che ci permetterà di raggiungere facilmente Malga Vervò sempre su strada sterrata forestale.

Scendiamo e dopo un tratto pianeggiante iniziamo a salire verso la malga abbracciati e circondati da una rigogliosa vegetazione estiva di faggi, betulle, larici, i colori sono bellissimi: verde di ogni gradazione e tipo, cielo azzurro, fioriture multicolori, il tutto accompagnato dal canto del rio Pongaiola. In un’ora circa raggiungiamo la malga posta a lato di un bel prato circondato dal un rigoglioso bosco.

Per il ritorno mi piacerebbe fare un giro ad anello, ma il mio amico non si ricorda il sentiero che raggiunge un ponte sospeso e che ci ripotrebbe al parcheggio Verginaz, purtroppo io non conosco questa zona e non posso permettermi errori alla ricerca di sentieri che non trovo neanche segnati, la mia lombo-sciatalgia non me lo permetterebbe, quindi facciamo rientro per lo stesso percorso di andata.

Impieghiamo un’altra ora circa per raggiungere il parcheggio. Quando arriviamo ci mettiamo a tavola e diamo fondo a tutte le scorte di cibo rimaste dal giorno precedente, ma dopo il pranzo ho bisogno di stendermi, i dolori sono abbastanza forti e faccio fatica a camminare.

Ringrazio il collega e la sua famiglia per l’accoglienza che mi hanno dato, mi hanno fatto sentire a mio agio.

con la collaborazione di Paola Marini Gardin

Autore/i: Salvatore Stringari 
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© by Salvatore StringariLa Traccia, Escursioni e Viaggi

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