Data: 06/07/2024
di Paola Marini Gardin,
Labirinto di Costa Brustolà,
l’Altopiano di Asiago è un po’ distante da Belluno, però io e la mia amica Antonietta ne siamo innamorate e ci andiamo spesso per fare escursioni. Ho visto nel web alcune foto del Labirinto di Costa Brustolà, meno conosciuto dei famosi Castelloni di San Marco, ma a quanto pare più “selvaggio”.

Partiamo di buon’ora in direzione Enego, raggiungiamo Gallio e prendiamo a salire verso Melette / Campomulo. Oltrepassato il Rifugio Campomulo prendiamo in direzione Ortigara, dopo pochi tornanti parcheggiamo nei pressi del Rifugio Campomuletto e ci prepariamo per l’escursione
Scheda Tecnica Riassuntiva
Rifugio Campomuletto, Labirinto di Costa Brustolà,
Cima: Monte Fiara m. 1760 s.l.m.
Gruppo Montuoso: Ortigara
Cartina: Tabacco foglio 050 Altopiano dei Sette comuni Asiago Ortigara
Segnavia: sentiero non censito CAI
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: m. 1602 s.l.m.
Quota da raggiungere: m. 1760 s.l.m.
Dislivello: m. 150
Tempi di percorrenza:* in giornata 3 ore
Giro: Anello
Punti di appoggio: Rifugio Campomuletto e altri in zona
Acqua, sorgenti: no, portare acqua
Località: Rifugio Campomuletto
Copertura cellulare: sì,
Parcheggio/i: presso Malga Campomuletto.
Tappe del percorso: Malga Campomuletto, Rifugio Campomuletto 1602 m. Monte Fiara 1760 m., labirinto, malga Fiara e ritorno al Rifugio Campomuletto
Partecipanti: l’autrice e un’amica
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Labirinto di Costa Brustolà,
ci avviamo e sbagliamo subito sentiero, interpretando male una descrizione del percorso che ci eravamo portate: avremmo dovuto parcheggiare nello spiazzo a lato strada, sopra al Rifugio Campomuletto, dove una tabella segnala “Fiara”, trascurare questa direzione e salire dirette in mezzo al bosco fino ad una parete rocciosa. Naturalmente ho lasciato a casa la cartina, al parcheggio seguiamo un cartello mal posizionato per “Fiara” e proseguiamo per il sentiero 850, CAI interessante nella prima parte perché ci porta in piano accanto ad alcune opere artistiche inserite nel contesto naturale, ma poi prosegue a lungo su sterrata in discesa, dove noi baldanzose cerchiamo invano per un’ora una fantomatica rupe labirintica! Ci rassegniamo a tornare al Rifugio impiegando un’altra oretta di cammino (in salita) e qui per fortuna troviamo una compagnia di ritorno dal labirinto. Chiediamo indicazioni e grazie alle ad alcuni turisti e alle loro informazioni, raggiungiamo la strada asfaltata e cominciamo a salire al di là della stessa per il sentiero nel bosco, verso il monte Fiara, non ci sono indicazioni, ma in meno di 20 minuti giungiamo sotto una parete rocciosa, un tempo usata come cava, trovando alla nostra destra l’ingresso per il labirinto.

Ci avevano detto che era stretto! Ci passiamo a stento, spingendo davanti a noi lo zaino per circa cinque metri, per poi percorrere un alto “corridoio” più largo e profondo, una spaccatura modellata nel tempo dagli agenti atmosferici che pare volerci ingoiare per inglobarci nel suo ventre. Seguiamo dei piccoli bolli blu disegnati sulla roccia camminando per un altro meandro, ci rendiamo conto che il percorso non permette di seguire lo sviluppo dell’intero labirinto, ma consiglia l’itinerario più sicuro, solchi, fenditure e massi precari che possono essere pericolosi. Ci arrampichiamo a sinistra superando un metro di roccia e continuiamo per vari passaggi fino alla sommità, camminando con cautela sopra le rocce per poi ridiscendere all’interno del labirinto.

Passando una breve galleria con doppia uscita scavata da mano umana, intuiamo che anche questo posto recondito fu usato durante la Grande Guerra che ha imperversato in questi territori. Troviamo anche alcuni gradini, ma non pensate sia tutto facile: a volte bisogna scavalcare massi, fare attenzione alle spaccature, aguzzare la vista per seguire i segni blu.

Alla fine percorriamo l’ultimo corridoio e una scalinata ci deposita nel bosco, scendiamo seguendo il percorso che ci pare migliore tra le varie tracce che si intersecano, fino a raggiungere una strada forestale. Andando a destra torneremmo in breve a Campomuletto, proseguendo a sinistra dovremmo arrivare a Malga Fiara. Andiamo in questa direzione e dopo una piacevole camminata pianeggiante raggiungiamo la Malga, ci fermiamo poco distante per il nostro pranzo al sacco.

Troviamo qui i cartelli che indicano vari percorsi, la prossima volta questo sarà il mio punto di partenza per un anello intorno al Monte Fiara, ingresso al labirinto, ritorno al Rifugio Campomuletto. Per stavolta, dato le due ore perse in mattinata, ritorniamo sui nostri passi e raggiungiamo Campomuletto dove riprendiamo la nostra auto.

Sono felice di questa gita alla scoperta del Labirinto di Costa Brustolà, meno “turistico” dei già citati Castelloni di San Marco, ma ugualmente affascinante. Percorso un po’ avventuroso, segnato dai bolli blu, per stretti passaggi, alti corridoi rocciosi, trincee, spaccature carsiche da fare con attenzione: non mi pare adatto ai bambini e ai cani.
A noi è piaciuto molto, sul luogo invece i pareri degli escursionisti erano discordanti: il gruppo trovato a Campomuletto e che ci ha dato le indicazioni era entusiasta del percorso, una robusta coppia che sgusciava a stento dall’ingresso rinunciando al giro dopo i primi due corridoi li definiva “orripilanti e impossibili da fare”.
Provare per credere.
Autore/i: Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento qui sotto?
© By Paola Marini Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

una proposta molto interessante e particolare 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👍👍😉😉😉
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Ciao Sal! Grazie al tuo blog vado in luoghi estatici dove salire è un imperativo.
Ti ho lasciato un messaggio
Continua così
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Ciao Marzia, apprezzatissimo il tuo commento, ti ringrazio…
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Ciao Sal, sempre molto bello seguirti. Mi è piaciuto molto anche questo sentiero avventuroso! Buona giornata 👏🏻👏🏻👏🏻
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