039 Rifugio Mantova al Vioz




Data: 01-09-2007

di Salvatore Stringari,

Rifugio Mantova al Vioz e Cima Vioz,

Il sentiero è stato realizzato nel 1911. È stato creato per la costruzione del rifugio. Raggiunge la quota più elevata fra tutti gli itinerari della S.A.T. D’estate senza neve è un sentiero che non presenta grandi difficolta, tuttavia è da non sottovalutare per quota e esposizione, per questo attrezzato con funi corrimano per facilitarne la sicurezza nel ultimo tratto più ripido,

Scheda Tecnica Riassuntiva

Rifugio Mantova al Vioz,

Cima: Vioz m. 3645 s.l.m.
Gruppo Montuoso: Cevedale Corno Tre Signori San. Matteo
Cartina: 048 Val di Peio, Val di Rabbi, Val di Sole
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti. (E.E). Sentiero che si sviluppa in zone impervie. Presenta passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna. È necessaria anche una tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Sentiero:  S.A.T. /C.A.I. 105
Quota partenza: m. 2315 s.l.m. se con la funivia Doss dei Cembri
Quota da raggiungere: m. 3535 s.l.m.
Dislivello: m. 1220
Tempi di percorrenza:* 10 ore se fatto in giornata,
Giro: A/R
Acqua, sorgenti: al rifugio una fontanella, acqua di fusione
Località: Peio Fonti
Punti di appoggio: rifugio scoiattolo, rifugio Doss dei cembri, e rifugio Mantova
Copertura cellulare: si parziale
Parcheggio/i: alla partenza impianti Peio Fonti
Tappe del percorso:
Partecipanti: autore

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica. Anche la preparazione tecnico pratica è importante. È necessaria la conoscenza dell’ambiente alpino, delle tecniche di progressione e di movimento in ambiente alpino. Inoltre, è fondamentale la capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

rifugio Mantova al Vioz. (sentiero 105)

Per chi vuole risparmiare qualche centinaio di metri di dislivello, può salire con la funivia Tarlenta. È necessario informarsi per gli orari delle varie funivie a/r. La funivia raggiunge i 2025 metri a Doss dei Cembri, poi si prende il sentiero 139. Da qui con la seggiovia del Doss dei Cembri fino al Pian del Vioz 2313 m. Da qui inizio il lungo, ripido, interminabile., sentiero dalle centinaia di svolte e serpentine, del sentiero S.A.T 105, che porta al rifugio

Mi trovo in un ambiente panoramico e severo. Non c’è molto da raccontare su questo itinerario. Posso solo ricordare alcuni punti di riferimento. Oltrepasso gli ultimi larici e le piste da sci. Raggiungo la dorsale del Filon degli Uomini. Aggiro il dosso cima Vioz m. 2504 s.l.m. L’ambiente si fa più severo e non mi abbandonerà mai. Superata quota 3000, il paesaggio che mi circonda cambia totalmente. Il freddo diventa pungente e l’aria più fine. Ora affronto il tratto più esposto detto del Brich. Qui sono poste le funi corrimano. Il panorama spazia sulla Val de la Mite con il suo bel laghetto smeraldino. In questi ultimi 500 metri di dislivello aumentano le difficoltà. Il sentiero è scavato nella roccia e sostenuto da muretti in pietra locale. Tuttavia, resta sempre ripido. Infine, dopo un tratto ancora esposto, giungo ad una cresta. Finalmente arrivo al Rifugio. Per questa notte mi fermerò qui. Domani o più tardi voglio salire in cima. Voglio visitare i dintorni prima di ritornare a valle.

la cima e il rientro

Il mattino successivo raggiungo la cima e poi mi preparo per il rientro. Per questa escursione, il ritorno è a ritroso sul sentiero di salita. Visto che questa notte ha nevicato, dovrò prestare attenzione. Il ghiaccio rende tutto ancora più difficile. Per fortuna, nello zaino ho i ramponi. Con l’aiuto dei bastoncini e della picozza, riesco a superare indenne il tratto più difficile ma ghiacciato. Altri avventori e ospiti del rifugio hanno richiesto l’aiuto del soccorso alpino perché non erano attrezzati. Essi hanno dovuto attendere l’arrivo del soccorso alpino e il sole per scendere in sicurezza…

Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!

Autore/i: Salvatore Stringari
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