
Il sentiero del Mondino
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 16-09-2007
Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Macaion Penègal
Cartina:
Segnavia: 522 CAI/SAT
Tipologia sentiero difficoltà: Sentiero Attrezzato (E.E.) Sentiero con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso EE – itinerario per Escursionisti Esperti. EEA Via Ferrata
Quota partenza: 1013 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 889 m.s.l.m
Dislivello: 124 m.
Tempi di percorrenza: in giornata 3 ore
Giro: anello
Punti di appoggio: no
Acqua, sorgenti: no
Località: Dovena, Fondo,
Copertura cellulare: non rilevato
Parcheggio/i: sì
Tappe del percorso: Dovena, forra del Novella, Fondo, Lago Smeraldo, Dovena,
Partecipanti: autore in Solitaria
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Sentiero per buoni camminatori! Un itinerario da non lasciarsi scappare, tra i più spettacolari canyon della valle di Non. Questo sentiero mi permette di raggiungere il fondo di uno dei più ampi e profondi canyon della valle di Non. Questa profonda forra è formata dallo scorrere del Rio Novella. Il sentiero del Mondino si raggiunge da Fondo inizio del paese sulla strada che porta al Passo delle Palade oppure raggiungendo Castelfondo e da li Dovena altro paesino della val di Non, Parcheggiando vicino alla fontana subito dopo la chiesa del paese. qui si trovano delle indicazioni per il sentiero del Mondino. Mi incammino tra le case seguendo i segni rossi bianco rossi della S.A.T. Sentiero 522. Il sentiero scende nel bosco diventando sempre più ripido. Uscito dalla vegetazione mi trovo in breve sulla cengia.

Le pareti della forra precipitano verticali verso il fondo di questo immenso canyon. La cengia invece scende diagonalmente la parete sotto una stretta valle chiusa da imponenti pareti verticali. La cengia, che è scivolosa per via del ghiaino che la ricopre, nei punti più pericolosi è protetta con delle funi metalliche, raggiungo un salto, che si supero grazie ad una scala metallica.

Superato un altro canale detritico ritorno ancora nella vegetazione, il sentiero mi porta sul fondo del canyon nella Val Combra. Poi devo risalire per un po’ il corso del fiume. Arrivo ad un ponte in legno. Attraversato il ponte e proseguo questa volta scendendo lungo il corso del acqua, fino ad una centrale elettrica ricostruita da poco. Seguo sempre i segni rossi bianchi nel bosco per circa 1 km fino ad arrivare ad un bivio, dove prendo il sentiero che sale. Il sentiero si impenna notevolmente, passo vicino ad una cascatella e arrivo ad un punto panoramico con una panca in legno da qui posso ammirare la cengia superata poco prima. Continuando sul sentiero arrivo dopo un po’ alla strada del Passo Palade e a Fondo. Da qui faccio un lungo rientro a Dovena perché non mi è stato possibile parcheggiare un auto a Fondo, quindi per evitare di percorre tutta la statale a piedi io consiglio se è possibile, di lasciare anche un auto al punto di arrivo, nei pressi del Lago Smeraldo. Ho percorso questo sentiero in senso inverso da come viene descritto in molti libri.
Autore/i: Salvatore Stringari
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