Data: sabato 26-07-2008
di Salvatore Stringari,
Tentativo a cima d’Asta
Confidando nel meteo, ho deciso di fare l’escursione che avevo programmato alla Cima d’Asta. Erano previsti temporali dal pomeriggio/sera. Nonostante l’incertezza meteorologica, sono andato avanti con i miei piani. La via più tradizionale d’accesso a questo rifugio è da Malga Sorgazza Val Malene. È raggiungibile da Trento passando per Strigno. Una volta lì, si seguono le indicazioni per Pieve Tesino attraversando passo La Forcella. Da qui, si seguono nuovamente le indicazioni per la val Malene e la val Sorgazza.

Scheda Tecnica Riassuntiva
Tentativo a cima d’Asta m. 2.847 s.l.m
Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Lagorai
Cartina: Tabacco foglio 058 Valsugana Tesino Lagorai Cima d’Asta
Segnavia: 327 Escursionisti Esperti (EE) difficile. Il 327b Escursionistico
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E). Sentiero che si sviluppa in zone impervie. Ha passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna. È necessaria una tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: m. 1450 s.l.m
Quota da raggiungere: m. 2473 s.l.m.
Dislivello: m. 1023
Tempi di percorrenza:* in giornata (6 ore)
Giro: A/R
Acqua, sorgenti: Sì, portarsi acqua
Località: Pieve Tesino, Val Malene, malga Sorgazza
Punti di appoggio: malga Sorgazza, rifugio cima d’asta Ottone Brentari
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì a malga Sorgazza
Tappe del percorso: Malga Sorgazza, sentiero 327, rifugio Ottone Brentari rientro per lo stesso itinerario
Partecipanti: l’autore in solitaria
Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla preparazione psico-fisica personale. Anche la preparazione tecnico pratica è importante. È essenziale la conoscenza dell’ambiente alpino. La capacità di progressione e il movimento in ambiente alpino sono fondamentali. È importante avere capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
al rifugio Ottone Brentari Cima d’asta
Dalla periferia del paese di Pieve Tesino trovo indicazioni per Malga Sorgazza, che raggiungo con la stretta stradina forestale asfaltata. Una volta lasciata l’auto nel comodo e ampio parcheggio, vi consiglio una sosta. I gestori sono molto gentili e simpatici. Con grande cortesia, vi sapranno dare giuste info su tutta la zona.
qui ha anche inizio l’Alta Via del Granito. Oggi ho in previsione di arrivare alla Cima d’Asta passando per il rifugio Ottone Brentari. Quindi da malga Sorgazza seguo la forestale. Questa è chiusa al traffico. La strada percorre la omonima Val Sorgazza. Arrivo fino alla teleferica che serve il rifugio. Da lì parte il sentiero a destra per il rifugio Brentari. A sinistra c’è il sentiero per Forcella Magna, che tralascio. Percorro il sentiero 327 s.a.t. che porta con numerose svolte dentro il Bualon di Cima d’Asta. La via è sotto alla Cresta di Soccede. Salgo fin dove incontro il sentiero 326 che proviene da Forcella Magna. Anche questa volta lascio il sentiero a sinistra. Faccio una breve pausa. Riprendo a camminare e supero un altro gradone di roccia. Arrivo successivamente ai lastroni granitici. Questo tratto di sentiero è classificato per esperti ed è difficile. È comunque evitabile con il sentiero 327/b S.A.T. Questo percorso è consigliato a chi non è molto pratico di camminata su placche granitiche. Io ho continuato sul sentiero 327 percorrendo le placche. Poi ho seguito il sentiero che mi porta a pochi metri dal lago di Cima d’Asta a m. 2.451 s.l.m. Dopo pochi passi giungo al rifugio.

Arrivato al rifugio, purtroppo, mi raggiunge l’instabilità meteo annunciata. È caratteristica di questo periodo. A mezzogiorno mi prendo un bel temporale, anche se di leggera intensità. A questo punto decido di rinunciare alla salita. Ero diretto alla cima che mi ero prefisso come meta di questa giornata. Ho fatto un rientro veloce alla malga Sorgazza per lo stesso sentiero di salita.
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
Questa valle e le sue montagne meritano più di una visita per la loro bellezza e la loro maestosità. La prossima volta è… cima.
Autore/i: Salvatore Stringari
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
© By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

ciao sal anche a me piace tantissimo fare il cima d\’asta e anche per quella zona delle placche granitiche che tu dici ,sono le "laste sute" e le "laste moie"che nel tuo caso sono tutte "moie" (ed è anche rischio scivolare)
"Mi piace"Piace a 1 persona