Data: 25/26/27 giugno 2010
di Salvatore Stringari,
Alpe Sattal,
Parto venerdì 25 giugno 2010 per la Val Sesia e arrivo ad Alagna alle 16.00. Sistemo la tendina al campeggio di Alagna verso le 17.00 e vado a mangiare qualcosa al ristornate. Mi sono portato alcune relazioni scaricate da internet e consulto la cartina. Decido per un sentiero facile, per prendere confidenza con il posto. È il sentiero per la cascata bianca. Essendo solo, lo reputo sicuro. È il più facile.

Scheda Tecnica Riassuntiva
Alpe Sattal
Cima: nessuna cima raggiunta
Gruppo Montuoso: Monte Rosa
Cartina: Kompass, foglio n.° 88 Monte Rosa
Segnavia: CAI n.9
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico: (E). Sentiero privo di difficoltà tecniche. Corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali. Spesso sono militari o a sentieri di accesso a rifugi. Possono servire come collegamento fra valli vicine. (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 1154 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 2422 m.s.l.m
Dislivello: m. 1268
Tempi di percorrenza:* in giornata
Giro: Anello
Acqua, sorgenti: sì fontane ma portare acqua
Località: Alagna Valsesia
Punti di appoggio: Campeggio Alagna Alpe Campo e Alpe Sattal,
Copertura cellulare: non rilevato
Parcheggio/i: campeggio
Partecipanti: autore in solitaria
Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. È importante la conoscenza dell’ambiente alpino e delle tecniche di progressione. Inoltre, il movimento in ambiente alpino richiede capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Alpe Sattal ai piedi del monte Rosa
Da qualche settimana mi girava in testa e dico cosi per non spiegare tutto il retroscena… il monte Rosa. Sul monte Rosa, ci sono stato anni fa quando ancora ero un giovincello e poi non ci sono più stato. Da qualche settimana appunto stavo leggendo e guardando delle foto recenti del monte Rosa. Allora mi sono detto: ma perché non ritornare? Sapevo che non poteva essere come nel lontano 1990. Adesso mancava la compagnia per fare una salita in stile alpino. Che fare allora? decido per qualche escursione breve e una salita breve ma che mi portasse ai piedi del Monte Rosa.
Invece il mattino seguente prendo un sentiero diverso. La notte porta consiglio. Questo è il sentiero che mi porta all’Alpe Campo e all’Alpe Sattal, sentiero n 9. che seguo per una decina di minuti fino a quando non mi imbatto in un bivio. Tralascio quindi il sentiero 9 che riprendo più in alto. Transito tra le viuzze di un piccolo villaggio dalle case costruite in pietra e legno. Qui il tempo sembra essersi fermato. Una fontana da dove sgorga copiosa l’acqua richiama la mia attenzione. È l’unico suono dolce che sento. Il resto è silenzio. Anch’essa lì da tanto tempo. Bevo l’acqua, è freschissima. Proseguo il mio cammino e passo in stretti viottoli. Imbocco ancora il sentiero 9, che mi porta per stretti tornanti all’Alpe Campo. Non raggiungo per ora l’Alpe Campo. Seguo l’indicazione per l’Alpe Sattal che raggiungo verso le 10 circa. Raggiunta l’Alpe Sattal, faccio in tempo a vedere una parte del monte Rosa. Le nuvole lo coprono per tutta la giornata. Vedo la gran bastionata del Rosa. Ho giusto il tempo di vedere Capanna Margherita. Sembra incollata alla parete. Ed ecco le nuvole.

Dopo aver scambiato alcune parole con il Sig. Giuseppe, gestore e proprietario dell’alpe Sattal. Abbiamo ammirato l’infinito panorama e silenzio. Viene spesso rotto dagli elicotteri che stanno rifornendo i vari rifugi, poiché non ci sono le teleferiche.
alla Bocchetta di Moanda
Decido di proseguire e consulto la cartina Monte Rosa n.° 88 della Kompass. Chiedo anche informazioni su come raggiungere una cima. Voglio sapere come completare il giro facendolo ad anello. Il sentiero che mi appresto a seguire su consiglio di Giuseppe non è segnato. Tuttavia, continuo la salita e seguo il suo consiglio. Seguo una traccia di sentiero che le cartine non riportano. Questo sentiero è stato scavato a mano da Giuseppe. È una traccia ben fatta e molto panoramica. La traccia conduce in un anfiteatro roccioso di spettacolare bellezza. Da qui alcuni ometti di sasso mi indicano la via da seguire e mi riconnetto al sentiero n.°9 e poco dopo raggiungo così la Bocchetta di Moanda a metri, 2422 m.s.l.m. Si sono fatte le 12.40, quasi le 13, non ricordo, il tempo sembra essersi fermato.

Raggiunta la Bocchetta di Moanda riposo un attimo e prendo fiato. Inizio la discesa verso Alpe Campo per il sentiero n.°9 che raggiungo senza alcuna difficoltà, seguendo ora i segni biancorossi, mi fermo per mangiare una mela… e bere l’acqua della fontanella.
Lascio una piccola parte di me su questa montagna. C’è molto altro ancora. Non riesco a descrivere con le parole ciò che ho provato con il cuore e visto con gli occhi… lascio a voi la parola
Il resto è parte del sentiero percorso al mattino per la salita, e faccio rientro al campeggio. Una nota personale a queste 2 giornate e mezza trascorse tra queste meravigliose montagne, una frase letta su un cartello che ho trovato sul sentiero prima di arrivare all’alpe Sattal:
“Qui siete dove le aquile imparano a volare con il vento e i sogni cavalcano le stelle”.
Autore/i: Salvatore Stringari
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
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