
Bèco de Cuzze
di: Salvatore Stringari Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 22-07-2017
Cima: Bèco de Cuzze
Gruppo Montuoso: Pelmo
Sotto gruppo: Monte Rite
Cartina: Tabacco foglio 025 Dolomiti di Zoldo Cadorine Agordine
Segnavia: non censito
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Sentiero Escursionistico Attrezzato: (E.E.) Sentiero con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso EE – itinerario per Escursionisti Esperti.
Tempi di percorrenza*: 3,00 ore cercando e visitando le trincee, in giornata.
Quota di partenza: m 1530 s.l.m.
Quota da raggiungere: m. 1724 s.l.m.
Dislivello: m. 194 m.
Giro: A/R
Punti di appoggio: Rifugio Gian Pietro Talamini 1582m.,
Acqua/Sorgenti: sì
Località: Vodo di Cadore
Copertura cellulare: limitato
Parcheggio/i: si pochi posti
Partecipanti: autori
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Linea difensiva del Bèco de Cuzze, sui sentieri della Grande Guerra. Il Rifugio Gian Pietro Talamini si trova a 1582 m. s.l.m. è posto in una sella prativa a pochi passi dalla Forcella del Col Botei, da qui bel panorama sull’Antelao. Si può raggiungere da Vodo di Cadore in auto, (indicazioni in loco) risparmiandosi i 752 metri di dislivello, per la stretta e ripida strada secondaria asfaltata nei tratti più ripidi, che passa per bellissimi boschi e belle radure con vecchi e nuovi Taulà. E’ raggiungibile anche da Zoppè di Cadore, dal Rifugio Venezia sotto il Pelmo, dalla Val Inferna, in quanto in posizione strategica al centro di numerosi sentieri che mettono in comunicazione la Valle del Boite con la Valle di Zoldo.
alle postazioni
dal rifugio, in auto, continuiamo con la strada fino ad un cartello che indica l’inizio della mulattiera che porta alla cima del Bèco de Cuzze e giungiamo a quota 1724 m., dove sono presenti molte postazioni della Grande Guerra. Arriviamo dopo una salita in un slargo dove troviamo le prime opere a forcella Cucei (e un bivio per l’itinerario “b” che lasciamo per una successiva visita) sono delle riservette in caverna (depositi di munizioni) continuando con la mulattiera che scende leggermente a destra arriviamo a un’altra galleria scavata a U e subito dopo al bivio per il “Cuzze” si tratta di un sentiero scavato parzialmente in roccia su una cengia che sale a zig-zag e ci porta in quota velocemente.

al Becco di Cuzze
Il sentiero è leggermente esposto ma a Paola non dà alcun fastidio, quindi è di facile percorrenza visto anche un cordino in acciaio presente in alcuni punti ritenuti forse i più pericolosi, infatti questo sentiero viene valutato per “esperti escursionisti”.

Nulla di difficile o impegnativo secondo me, forse solo in caso di neve o ghiaccio, comunque dedichiamo attenzione nei tratti attrezzati, percorriamo poi la lunga trincea che taglia tutto il versante del monte giungiamo prima ad un “osservatorio” che guarda verso il monte Rite e da cui si vede il rifugio Talamini in basso e poi fino al suo termine.
Inizia poi un sentiero che scende fino a quota 1429 m., ma noi decidiamo che può bastare così ed invece di scendere ritorniamo indietro passando numerose trincee e raggiungiamo il bivio per la cima che raggiungiamo in breve. Da qui scendiamo dapprima seguendo alcuni paletti e poi una larga stradina nel bosco fino alla “forcella Cucei” da dove lentamente facciamo ritorno alla macchina.
Il Rifugio Gian Pietro Talamini
Sono circa le 14 e facciamo ritorno e tappa al rifugio Talamini dove chiediamo due birre che ci vengono servite tiepide… e un piccolo tagliere di salumi.
Sarà che sono vecchio, permaloso, suscettibile sarà che mi lamento forse troppo e faccio confronti magari sono pure delicato, ma la birra calda non la sopporto!
Abbiamo dei rifugi che vogliono essere dei ristoranti ma restano rifugi, speriamo nella prossima volta, magari una birra fresca la troviamo e se dovessi recensire questo rifugio su trip Advisor sicuramente voto 2 stelline, salviamo almeno la simpatia delle ragazze e il duo di attempati e volenterosi cantanti, suonatori, che ci hanno allietati nel triste cin cin.
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola Gardin.
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