259 Venzone e Bordano


Venzone Bordano
Venzone bordano © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Venzone…

di: Salvatore Stringari e Paola Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 04-09-2017

Città: Venzone e Bordano
Provincia: Udine
Regione: Friuli Venezia Giulia
Tipologia: cultura, natura
Punti di appoggio: camper, campeggi
Località: Venzone, Bordano
Lingua parlata: Italiano
Copertura cellulare:
Aree di Sosta Parcheggio/i:
Partecipanti: Salvatore e Paola

Il Viaggio in dettaglio:

Oggi lasceremo il camper a riposare nel campeggio al lago dove, visti i divieti di fermata libera e divieti di sosta parcheggio per camper posti ovunque ci spostiamo in bici.

Venzone la città murata 

Alla mattina, dopo una buona colazione, scarichiamo le biciclette e per strada prima e ciclabile poi percorriamo 37 km in bici, anche se per sola strada i km sarebbero stati 7: noi siamo duri e puri e ci facciamo la ciclabile. Il facile e bel percorso gira con due sole salite e bei tratti in piano o in discesa intorno al monte San Simeone, epicentro del terremoto del 76 in Friuli. La ciclabile ci porta a Venzone, antica cittadina murata, ricostruita dopo il sisma come era originariamente. Pulita e graziosa. Visitiamo la chiesa e la cripta dove sono custodite cinque mummie del cimitero il cui terreno particolare ne ha conservato i corpi.

Venzone Bordano
Venzone © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Gli affreschi della chiesa sono purtroppo andati persi nel crollo causato dal terremoto, ne rimangono labili tracce. Oramai è ora di pranzo ci fermiamo a mangiare nella trattoria della piazza antistante la chiesa, un bel piatto di Frico, questa volta morbido e filoso, polenta e salsicce. All’inizio siamo quattro gatti ma poi arrivano in piazza un gruppo di motociclisti tedeschi con le loro rombanti moto e i tavoli si riempiono velocemente.

…e Bordano la Casa delle Farfalle

Riprendiamo le nostre bici e ci dirigiamo verso Bordano per visitare la “Casa delle Farfalle” che non dista molto. “Quella di Bordano è la più grande serra di farfalle in Italia. È composta da 3 grandi serre climatizzate per un totale di 1000 mq, in cui prosperano animali e piante di 3 specifici ecosistemi tropicali: l’Amazzonia, le foreste pluviali Asiatiche, la giungla Africana. In ogni serra volano libere un migliaio di farfalle appartenenti a centinaia di specie diverse e provenienti dai paesi tropicali di tutto il pianeta.” (Bordano le farfalle)
Facciamo delle foto alle farfalle ma anche agli insetti-stecco che si nascondono tra le foglie e altri graziosi abitanti di questa immensa serra.

Venzone Bordano
Casa delle Farfalle Bordano © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Qui scopriamo che la polverina che ricopre le ali delle farfalle non serve a farle volare ma a colorare le ali. Insomma a 51 anni scopro che è una leggenda che ci tramandiamo. Terminata la visita riprendiamo le bici e completiamo il giro ad anello, lasciamo Bordano dove quasi tutte le case hanno sulla facciata un murales, il tema? Facile da indovinare: le Farfalle!!! Anche a Interneppo, paese che raggiungiamo dopo una breve e facile salita, le case sono dipinte con farfalle, da qui si ritorna al lago su strada tutta in discesa. Passiamo per una palude con piccoli laghetti tutti collegati tra loro da ponticelli in legno, nell’acqua vediamo pesci enormi, tartarughe e anfibi vari. Raggiunto il campeggio per stradina sulla riva del lago, dopo una calda doccia riprendiamo il viaggio col camper risalendo la valle del Cellina fino al lago di Barcis.
Qui il punto informazioni è chiuso dal 3 settembre. Cioè da ieri, come le visite al ponte tibetano e alla vecchia strada del Cellina che ci tenevamo a fare. Sono entrambe a pagamento e con guida ma da ora solamente al sabato e alla domenica.

Avrei una nota negativa anche su questa chiusura, ma per ora mi astengo.
L’unica fortuna essendo fuori stagione è che possiamo parcheggiare nei pressi di un’ansa sulla riva del lago di Barcis e qui facciamo le ninne nanne.

Nel prossimo articolo vi racconterò dell’unico sentiero illustrato nei volantini visitabile senza le guide, il sentiero del Dint (Dente), perché anche il sentiero della vecchia diga e delle grotte è a pagamento e con le guide, quindi non visitabili liberamente.

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola Gardin.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

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