340 Santo Stefano di Sessanio




Data: 31-05-2018

di Salvatore Stringari Paola Gardin,

340 Santo Stefano di Sessanio

dall’Aquila saliamo verso una delle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso e i Monti della Laga: raggiungiamo come ci è stato consigliato il piccolo borgo medioevale di Santo Stefano di Sessanio 1200 metri s.l.m. un centinaio di abitanti.

Parcheggiamo il camper in uno spiazzo poco sotto il paese, vicino ad una caratteristica trattoria e ad un bel laghetto con canneto. Piano Presuta m. 1220 s.l.m.

Scheda Tecnica Riassuntiva

Abruzzo, Santo Stefano di Sessanio,

Città: l’Aquila
Provincia: dell’Aquila
Regione: Abruzzo
Tipologia: Viaggio in Camper
Punti di appoggio: Camper
Località: Santo Stefano di Sessanio
Lingua parlata: italiano
Copertura cellulare:
Aree di Sosta Parcheggio/i: No sosta camper, ma tollerati
Partecipanti: Salvatore e Paola

Il Viaggio in dettaglio:

Santo Stefano di Sessanio,

Percorriamo le stradette del Borgo, danneggiato pesantemente dal terremoto del 2009, anche qui come all’Aquila ci sono cantieri, gru e operai al lavoro. Gli scorci sono bellissimi, ci aggiriamo per i vicoli, le case antiche, i cortili, le scale in pietra, i portici. Visitiamo la piccola chiesa e raggiungiamo La Torre Medicea, simbolo storico e importante di questo paese che però è in restauro, avvolta in una gabbia di metallo. Ci sono alcuni piccoli negozi e minuscole trattorie, passiamo anche uno strettissimo vicoletto formato dalla parete di una casa e un angolo di un’altra. Arrivano parecchi turisti, ma riusciamo a svicolare e visitare in pace e silenzio case e cortili abbelliti da fioriere, accompagnati solo da qualche gatto. Lasciamo il borgo non senza aver comprato qualche oggetto ricordo e dopo un ultimo sguardo riprendiamo il viaggio verso Rocca di Calascio.

Ma non ve la raccontiamo subito…

seguite i nostri racconti…

Note:
Scopriamo, facendo una ricerca, che nella piccola piana ci sono i campi in cui si coltiva la celebre lenticchia, oltre ad altri legumi. Dal 1994, grazie ad un imprenditore milanese (ma di origini svedesi) è stato aperto un albergo diffuso che ha contribuito a risollevare le attività di tutta la zona.

Borghi d’Italia Rocca di Calascio

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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