383 Lago di Chiemsee


Lago di Chiemsee
Il battello © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Lago di Chiemsee

di: Salvatore Stringari 

Il viaggio in dettaglio:

Eccomi con un racconto nuovo ma un viaggio fatto qualche mese fa. Il 29 settembre alle 7 del mattino parto in auto da Trento con tre amiche, prendiamo l’autostrada A 22 raggiungiamo Bolzano e poi il confine a Innsbruck, attraversiamo l’Austria e entriamo in Germania alla volta del Lago Chiemsee, in Baviera. Giungiamo a Priem e lasciata l’auto in parcheggio raggiungiamo la stazione, qui è possibile fare il biglietto per il treno e il battello. Saliamo sul trenino a vapore con le panche in legno che dal 1887 collega il piccolo centro con le sponde del lago.

L’isola Herreninsel,

Data: 29 settembre 2018

Sul molo ci aspetta il battello che ci porterà sulla più grande delle tre isole, la Herreninsel, o l’isola degli uomini. All’arrivo ci rechiamo alla biglietteria per prenotare la visita al palazzo. L’isola è attraversata da sentieri naturali ma la vera attrazione è appunto il palazzo Herrenchiemsee che pur essendo stato completato solo per metà, è l’ultima e più sfarzosa reggia fatta costruire dal re Ludwig II, oggi ospita il museo a lui dedicato. Attraversiamo il parco e i giardini reali molto belli e grandiosi, con la grande fontana al centro e ai lati altre due e sullo sfondo il palazzo reale che si mostra in tutta la sua bellezza. Dobbiamo attendere il nostro turno per la visita guidata, solo in tedesco o inglese, a noi, italiani, viene consegnato un foglio A/4 con brevi spiegazioni delle sale che andremo a visitare.

Lago di Chiemsee
La Reggia di Re Sole © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Siamo saliti per la scalinata sud che ci immette nell’appartamento dedicato a Versailles, sul cui modello è stato ispirato questo palazzo. Passiamo per la Sala della Guardia, le due Anticamere e arriviamo alla Camera da letto di rappresentanza, rivestita interamente di rosso e oro, un richiamo al Re Sole. Dopo la Sala del Consiglio percorriamo la magnifica Galleria degli Specchi che ci ha particolarmente affascinato e stupito con le sue 23 finestre lungo tutta la facciata che dà verso il giardino a cui corrispondono, di fronte, altrettanti specchi. Candelabri, lampadari, dipinti completano la magnificenza della lunga sala, ma tutti gli ambienti visitati sono sontuosi, riccamente decorati e arredati. Poi ci dirigiamo verso l’appartamento privato di Re Ludwing anche se questi lo occupò solo per pochissimi giorni. La stanza è blu, con un gran letto lungo quasi due metri e mezzo, il sovrano era molto alto di statura. Poi accediamo allo studio, in stile roccocò e non più barocco, alla Sala da Pranzo con uno spettacolare lampadario in porcellana e il particolare tavolo che veniva sollevato con un meccanismo da una stanza sottostante e appariva nella sala completamente apparecchiato. Arriviamo a una scalinata, rimasta incompleta come del resto 50 delle 70 stanze progettate, infatti la costruzione di questo palazzo fu molto dispendiosa, costò più degli altri due castelli precedenti messi insieme e il re dovette rinunciare a terminare i lavori. Poi visitiamo la sala del monta carico, il meccanismo che alzava e calava il “tavolo magico” e richiudeva il pavimento della sala da pranzo soprastante, infine la stanza da bagno con una vasca in marmo che conteneva 60.000 litri di acqua (l’indispensabile per un bagnetto regale…) e lo spogliatoio, collegato tramite una scaletta a chiocciola alla camera da letto blu. Re Ludwing, dopo aver speso una somma enorme per realizzare quest’opera, iniziata nel 1878 e interrotta nel 1885 morì in circostanze ancora non chiarite, annegato nel lago di Starberg nel giugno del 1886. Dopo la scorpacciata di bellezza barocca ci fermiamo a mangiare nel ristoro. Poi ci rechiamo a visitare l’ex convento agostiniano dove ammiriamo alcune splendide sale, il museo e la pinacoteca. Nelle stanze è ospitata anche una mostra fotografica sulla Prima Guerra Mondiale, purtroppo le descrizioni sono scritte solo in tedesco, alla faccia dei turisti di altre nazionalità europee…

Lago di Chiemsee
Lago di Chiemsee © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

l’isola Fraueninsel,

La tappa successiva è l’isola Fraueninsel, o isola delle donne, qui si trova il monastero benedettino dell’VIII secolo, tutt’ora convento di suore, con il suo campanile gotico.
L’isoletta è molto diversa dalla precedente, è abitata, il villaggio è molto pittoresco, immerso nel verde dei prati e degli alberi e circondato dalle acque del lago, un luogo tranquillo e affascinante nonostante la grande presenza turistica. dopo aver girato tutta l’isoletta terminiamo il nostro tour facendo rientro con il battello. Da qui facciamo il rientro a Prien in battello che solca il lago nell’ora del tramonto: i raggi radenti del sole rendono la traversata ancora più suggestiva. E’ stata una giornata piena e bellissima, è valsa la pena di affrontare il viaggio per visitare queste isolette e i loro tesori d’arte e bellezze naturali.

concludo con una nota personale, qui mi sono sentito poco europeo, come ho più volte puntualizzato, l’uso della sola lingua tedesca per le visite guidate e i pannelli esplicativi, eppure questo luogo è visitato da spagnoli Cinesi Giapponesi tanto per citarne alcuni e altre nazionalità di tutto il mondo.
Anche i lettori elettronici del biglietto con il codice a barre specificava “italienisch” in tedesco… Siamo in Europa, ma quale Europa?

Autore/i: Salvatore Stringari
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione integrazione testo di Paola Marini Gardin.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

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