
Chiesa San Dionisio
di: Salvatore e Paola
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 01-12-2018
Cima: Col de la Cros
Gruppo Montuoso: Antelao
Cartina: Tabacco Foglio 016 Dolomiti del Centro Cadore
Segnavia: C.A.I 251, 250
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). Facile E.A.I. Escursione in ambiente innevato
Quota partenza: 1610 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1946 m.s.l.m
Dislivello: m. 336
Tempi di percorrenza*: 4 ore in giornata
Giro: anello
Punti di appoggio: Rifugio Costapiana – Rifugio Antelao
Acqua, sorgenti: no
Località: Nebbiù Valle di Cadore
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì
Partecipanti: Vito, Gino, Diella, Stella Alpina, Paolo, Emiliano, Luigi, Giuseppe, Salvatore e Paola.
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Ci sono diversi sentieri che portano alla chiesetta di San Dionisio e al rifugio Antelao uno dei sentieri parte dal paese di Nebbiù, il sentiero C.A.I 254 più erto e diretto che è il territorio in cui si svolge l’itinerario di oggi. Il nostro amico Vito ha organizzato una bella escursione e per raggiungere la chiesa di San Dionisio ha scelto il sentiero C.A.I 251 e come sempre il suo gruppo parte prestissimo dal veneziano e alle sette di mattina è già verso Longarone. Noi due, più pigri, ci alziamo con calma e seguiremo le tracce dei nostri amici più di un’ora dopo.
dal Rifugio Costapiana alla Chiesa di San Dionisio
partiamo da Belluno verso le 8.30 e imboccata la statale di Alemagna arriviamo al paese Valle di Cadore, dove seguiamo le indicazioni per il Rifugio Costapiana e saliamo a destra per la stretta stradina asfaltata che sale serpeggiando verso ovest. Arrivati a un tornante un po’ più largo con un piccolo parcheggio l’asfalto termina e dobbiamo continuare per lo sterrato con curve e contro curve fino al pianoro dove sorge il Rifugio Costapiana a 1610 metri di quota.

Finora eravamo stati troppo attenti alla strada per ammirare il panorama che man mano si allargava, adesso con i piedi per terra siamo senza parole di fronte alla visione dell’Antelao in primo piano e poi ecco il Pelmo, il Rite, la Civetta e tanto altro ancora. Dal Rifugio, che apre oggi per il weekend, prendiamo il sentiero 251, una bella mulattiera, superiamo i prati con alcuni fienili e proseguiamo tra i boschi, per fortuna solo pochi alberi sono stati abbattuti dalle bufere di novembre. Abbiamo trovato una giornata magnifica, il sole ci scalda e la neve ricopre il sentiero, è bella da calpestare e le tracce dei nostri amici sono ben evidenti. Dopo circa un’ora usciamo dal bosco e possiamo scorgere, in alto sopra di noi, la Chiesetta di San Dionisio, il sentiero corre proprio sotto l’omonimo colle. Giunti a un bivio tralasciamo il sentiero che porta a Forcella Antracisa e saliamo per quello a sinistra per il ripido pendio, in breve raggiungiamo il Colle di San Dionisio m. 1946 s.l.m. e possiamo suonare per tre volte la campana della chiesetta, speriamo che i nostri amici che ci hanno preceduti ci sentano e ci aspettino più avanti.

Sostiamo per un poco per ammirare il vastissimo panorama sul Cadore, sulla Valle del Boite, il Duranno e le cime friulane, l’Antelao e il Pelmo, tanta, tanta roba! La neve che ricopre le cime delle montagne rende ancora più fantastica la visione. Questo è un luogo di pace, eretto nel 1910 sul luogo ove sorgeva un antico capitello del 1508, ma proprio per la sua posizione strategica durante la Prima Guerra fu sfruttato come base militare italiana con trincee e postazioni con mitragliatrici. Del resto anche le mulattiere che percorriamo qui e su tutti i nostri monti furono costruite per scopi militari, come gran parte dei sentieri CAI.
e al Rifugio Antelao…
Poco sopra la chiesa il sentiero continua a sinistra (cartello “Rifugio Antelao 251”), ma non resistiamo alla tentazione di salire diritti sul colle fino alla Croce, da qui vediamo il Rifugio Antelao in basso e possiamo anche sentire molte voci, il nostro gruppo deve essere arrivato! Dietro-front, in fretta torniamo sui nostri passi e riprendiamo il sentiero, siamo sul versante in ombra e la neve è alta più di venti centimetri, la traccia in costa è stretta ma agevole, in breve aggiriamo il colle e scendiamo per il sentiero scivoloso il più velocemente possibile in mezzo al bosco fino a raggiungere il bel ripiano dove sorge il Rifugio Antelao, a Sella Pradonego, 1796 m.s.l.m. I nostri amici “veneziani” ci hanno aspettato, a loro si sono aggiunti i “padroni di casa”, Gino e la sorella Diella, che sono saliti da Vinigo per Forcella dei Cadin e Forcella Piria, sappiamo che loro sono due camosci! Siamo ospiti nella piccola e confortevole casera di Gino, a pochi passi dal rifugio.

Sono solo le 11.30 ma tutto il gruppo approfitta dell’ospitalità per mangiare il pranzo al sacco in compagnia, riscaldati da un bel fuoco. Dopo l’allegra sosta prendiamo la via del ritorno scendendo tutti insieme per la mulattiera – sentiero 250, ben innevata, poco prima di Forcella Antracisa prendiamo a destra, seguendo l’indicazione “San Dionisio – Rifugio Costapiana”. Dopo una breve salita il sentiero prosegue in costa fino ad arrivare al bivio per San Dionisio, qui salutiamo Gino e Diella che salgono alla chiesetta e poi rientreranno a casa a Nebbiù per un altro percorso. Noi continuiamo per la mulattiera 251 percorsa in mattinata ritornando al Rifugio Costapiana e al parcheggio. Prima dei saluti c’è ancora il tempo per un bel giro di birre al rifugio che ha un’atmosfera calda e simpatica (Gino ci ha detto che qui si mangia molto bene, buono a sapersi). Abbiamo trascorso in compagnia una bellissima giornata invernale, un ringraziamento a tutti i nostri amici, vecchi e nuovi!
Note: i rifugi sono aperti nella stagione estiva, in inverno aprono in alcuni week-end come pure altri in Cadore.
Per informazioni prima di partire visitate i loro siti: www.rifugiocostapiana.it e www.rifugioantelao.com oppure la pagina Facebook.
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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Correzione testo di Paola G.
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Che bella questa escursione Sal…le Dolomiti mi affascinano da sempre!
Un abbraccio e buona giornata😉
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Ciao buon giorno le dolomiti sono belle soprattutto per il panorama a 360 gradi sui giganti di pietra
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Eh già…
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adesso d’inverno diventano ancora più belle le dolomiti
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Ma organizzi qualche uscita?
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le organizzo per me perché non posso organizzarle e proporle non sono una guida ma se ti va di unirti non ci sono problemi ognuno porta la sua esperienza e si fa che l’escursione sia una bella giornata
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Mi piacerebbe unirmi a voi per un’escursione … voi siete in Nord Italia?
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Ciao Veronica, buon dì… io abito a Trento alcuni dei miei amici sono veneziani altri Bellunesi certo è difficile perché tu stai al centro dell’italia ma scrivimi in messenger di Facebook
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Ok perfetto😁 ti scrivo lì
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