
da Capricchia, alla Cascata delle Barche
di: Salvatore Stringari e Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 04-09-2019
Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Monti della Laga
Cartina: CAI Amatrice
Segnavia: 369 E – 300
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 1106 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1375 m.s.l.m
Dislivello: m. 269
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: A/R
Punti di appoggio: nessuno sul percorso
Acqua, sorgenti: no solo il torrente
Località: Capricchia (Amatrice)
Copertura cellulare: sì parziale
Parcheggio/i: sì
Partecipanti: Autori
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
ci svegliamo per la seconda mattina a Retrosi e oggi ci delizia una giornata di sole, siamo accolti dalla fauna locale, il cane Tito e i numerosi gatti che gironzolano nel camping. E’ ora di continuare il nostro viaggio, lasciamo a malincuore questo amabile angolo di mondo e ci dirigiamo col nostro camper verso Capricchia, 1106 m.s.l.m. un piccolo paese distante pochi chilometri, da dove partire per un’escursione a piedi. Anche questo borgo è pesantemente distrutto, alcuni mezzi stanno sgombrando le macerie, la chiesa è transennata, oltre agli operai incontriamo solo alcune persone anziane.
L’escursione in dettaglio:
da Capricchia, al Sacro Cuore,
dal centro del borgo di Capricchia partono diversi sentieri, noi seguiamo il n. 369 CAI proveniente da Amatrice e diretto verso il santuario del Sacro Cuore e la Cascata delle Barche. Imbocchiamo la stradina lastricata di sassi che ci porta fuori dal paese verso i boschi. Arrivati al bivio di La Crocetta, 1136 metri, (ci sono una croce e un’edicola sacra) lasciamo il sentiero n. 369 che continua a destra per altri itinerari e poi il n. 369 E che va a sinistra (Cascata delle Barche, lo faremo al ritorno) e continuiamo diritti per la nostra strada che poi sale lungamente a tornanti, sempre con pendenza modesta, la collina boscosa un tempo coltivata con alberi da frutto.

Il cartello successivo ci indica che siamo sul sentiero CAI 300, SI sentiero italia continuiamo fino a trovare, sulla sinistra, l’indicazione che ci invita ad abbandonare la stradina asfaltata e continuare su un vero e proprio sentiero, sempre n. 300, che brevemente scende fino al greto di un torrente e poi risale il pendio sassoso, l’unica vera salita di oggi, anche se breve e non troppo dura. Una decina di minuti e siamo in cima, su una larga sella, dove alcuni operai stanno montando i gazebo per un matrimonio che si terrà domani. Percorriamo il vialetto che ci porta sulla cima del Monte del Sacro Cuore che domina Capricchia con i suoi 1.345 metri.

Sulla panoramica cima è stata eretta una cappella, una piramide in cemento e vetro che custodisce le spoglie dell’amato parroco di Capricchia, don Adolfo Catena, francescano e originario del paese.
Su sua iniziativa fu posta sul Monte Ciuffa, che da allora è chiamato “del Sacro Cuore” una statua in bronzo di Cristo alta tre metri, come ex-voto per aver salvato Capricchia dalla distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale.
e alla Cascata delle Barche
Ritorniamo alla sella e prendiamo nuovamente il sentiero CAI 300 per la Cascata delle Barche, camminando quasi sempre in costa, in mezzo ai boschi, fino al primo bivio dove lasciamo a destra il sentiero 300 che porta al Monte Gorzano, m. 2458, la cima più alta dei Monti della Laga, e prendiamo il 376 CAI, in saliscendi a mezza costa. Passiamo un valloncello sassoso, un nuovo bivio in cui pieghiamo a sinistra, aggiriamo il Colle del Vento e ci affacciamo sul Fosso di Selva Grande, dove confluiscono due torrenti. Raggiungiamo poi la Cascata delle Barche, 1375 m.s.l.m. seguendo il ruscello di destra, un po’ guadando, un po’ salendo e scendendo i grandi massi che caratterizzano la forra.

Purtroppo siamo in stagione secca e l’acqua non è molta, l’ambiente però è suggestivo, un anfiteatro di rocce da cui precipita la cascata. Torniamo indietro e ci fermiamo su un grande sasso, al sole, in mezzo ai due torrenti per una pausa-panino, poi cerchiamo altri sentieri (Cascata di Trecina Bassa) ma le tracce sono sommerse dalla vegetazione per cui torniamo sui nostri passi fino al Sacro Cuore. Qui prendiamo il sentiero 369 E per Capricchia, più ripido e scosceso e con un percorso ad anello sempre in mezzo al bosco torniamo a La Crocetta e al paesino. Nel pomeriggio ci dirigiamo in camper verso il Lago di Campotosto.
Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione testo di Paola Marini Gardin.
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la statua del Cristo è al Monte del Sacro Cuore…la didascalia dice cascata delle barche
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