530 da Frassenè a Malga Agner e Forcella

Malga Agner e forcella anonima
Malga Agner e forcella anonima © Copyright By Paola Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

da Frassenè a Malga Agner

di: Paola Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Data: 24-05-2020

Cima: nessuna cima raggiunta
Gruppo Montuoso: Pale di San Martino Agner
Cartina: Tabacco foglio 022 Pale di San Martino
Segnavia: strada silvo-pastorale tracce.
Tipologia sentiero e difficoltà: Escursionistico (E) fino alla Malga poi Escursionisti Esperti (EE)
Quota partenza: 1020 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 2200 m.s.l.m
Dislivello: 1180 m.
Tempi di percorrenza: in giornata
Giro: A/R
Punti di appoggio: Malga Agner de Fora, Bivacco Malga Agner de Inte
Acqua, sorgenti: no
Località: Frassenè Agordino
Copertura cellulare:
Parcheggio/i: sì bordo strada
Tappe del percorso: Bertoi, Malga Agner de Fora, Forcella e ritorno stesso itinerario
Partecipanti: Giuliano, Francesco, Silvano, Carmen, Ornella, Mirta e Lulù, Paolo, Roberto, Paola

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

Oggi Giuliano ci propone un’escursione a Malga Agnèr de Fora da dove, se ce la faremo, potremo salire a una forcella senza nome, che promette un panorama stupendo.
Partiamo da Belluno alla volta di Agordo, giriamo a sinistra per Voltago e proseguiamo verso Frassenè Agordino. Siamo nove umani e la cagnolina Lulù, prima della pandemia del Covid avremmo usato solo un paio di auto per spostarci, oggi ci distribuiamo in sei vetture, ligi alle disposizioni vigenti. Non arriviamo al paese di Frassenè, ci fermiamo poco prima della frazione Bertoi e parcheggiamo negli spazi lungo strada, a quota 1020 metri (cartello Malga Agner).

a Malga Agner

Imbocchiamo la stradina bianca, sulla destra, che dopo un lungo percorso a tornanti in mezzo ai boschi ci porta ai pascoli dove sorge la Malga, a metri 1623, sotto l’imponente mole del Monte Agner. La strada per arrivare sin qui è un po’ lunga e noiosa e tenendoci distanziati non abbiamo avuto neanche il conforto delle chiacchiere, però una volta arrivati nel ripiano erboso veniamo ricompensati, il posto è bellissimo, prati verdi circondati dai boschi di abeti e larici, sopra i quali emergono le bianche pareti dell’Agner. La Malga è costituita da più edifici: oltre al principale che in stagione è utilizzato solo dal gestore e purtroppo non aperto al pubblico, ci sono le stalle a forma di ferro di cavallo per il ricovero delle vacche e le baracche per gli attrezzi.

da Frassenè a malga Agner
da Frassenè a malga Agner © Copyright By Paola Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Ora non c’è nessuno e le stalle sono vuote, speriamo che anche quest’anno vengano usate per l’alpeggio. Chi necessita di un ricovero in caso di mal tempo può trovare, a circa 10 minuti da qui, il bivacco aperto presso l’ex Malga Agner de Inte in direzione del Rifugio Scarpa, quest’ultimo a circa mezz’ora di cammino. Facciamo una piccola sosta e poi prendiamo, diritto dietro alla casera della Malga, un sentiero non numerato (segnato ora da bolli ora da paletti rossi) che prima sale in mezzo ai larici e poi piega a destra dirigendosi in quota verso la Costa della Madonna, dove comincia la salita. Risaliamo il costone erboso per una ripida traccia, il percorso comincia a essere faticoso anche se molto panoramico. La vista si allarga sui paesi sottostanti, Frassenè, Agordo, La Valle e su tutti i monti che circondano la vallata Agordina, Framont, Moiazza, San Sebastiano, Moschesin, Cielo, Monti del Sole, Comedon, Piz Sagron…e naturalmente le pareti dell’Agner che ora sono più vicine. Arrivati a circa 1900 metri la compagnia si divide, i più decidono di riposarsi sul poggio appena raggiunto e godersi in pace la magnifica vista.

e Forcella (anonima)

In tre proseguiamo, sempre in inesorabile salita verso una forcella senza nome, un passo dopo l’altro tra sassi e loppa.
Trecento metri non sono molti, ma fatti in verticale diventano abbastanza faticosi, Paolo va avanti intuendo il percorso “a stin” (intuito, a occhio), Silvano e io lo seguiamo fiduciosi. Raggiungiamo i paravalanghe, li superiamo e continuando a arrancare sull’erta pala erbosa ci portiamo sotto alle roccette, l’ultimo ostacolo che ci separa dalla forcella che ora è vicina una trentina di metri.

da Frassenè a malga Agner
da Frassenè a malga Agner © Copyright By Paola Gardin. | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Con qualche tentennamento da parte mia, che mi arrangio in qualche modo in arrampicata ma mi domando come farò poi a scendere, arriviamo alla piccola forcella a circa 2200 metri di quota. Siamo felici e io più che mai soddisfatta, ci affacciamo sul balcone che dà sulla parete nord est dell’Agner, vista unica e magnifica. Sotto di noi lo strapiombo che ci separa dalla Valle di San Lucano, sono visibili le pareti del gruppo del Focobon, il Cimon di Stia e tanta altra roba (cit. Gino Da Vià). Sulle rocce, in piccoli fori con nemmeno una manciata di terra, spiccano le corolle di minuscoli fiori, un orto botanico in miniatura. Sono contenta perché anche stavolta ho vinto le vertigini, per la discesa…ci penserò dopo. Grazie ai miei compagni scendere si rivela meno difficile del previsto, evitiamo le roccette tenendoci più in là, il pendio è sempre ripidissimo e facciamo molta attenzione, ma ci sono meno salti di roccia. Arriviamo sopra ai paravalanghe, scendiamo a lato per un pezzetto e poi riprendiamo le tracce di salita, impiegando molta meno fatica e meno tempo, anche se le ginocchia non ci ringraziano di certo. Ritroviamo i nostri compagni sul poggio e finalmente possiamo riposarci un poco e addentare i nostri panini. Dopo la sosta torniamo alla Malga e riprendiamo i tornanti della lunga stradina che ci riporta a Bertoi e alle auto. Magnifica giornata, ringrazio tutti i miei amici e la cagnolina Lulù per la compagnia.

da Malga Agner sono possibili diversi itinerari come il “Sentiero naturalistico Fabio Miniussi” che si sviluppa con un percorso ad anello sotto le pareti dell’Agner ;
dalla Malga il sentiero per il Rifugio Scarpa e il Col de Luna;
dal Rifugio Scarpa, solo per esperti, la salita impegnativa con tratti attrezzati e esposti, per la via normale al Bivacco Biasin e Monte Agner; sempre dal Rifugio la ferrata “Stella Alpina”, per esperti, passaggi molto esposti, 1790 metri di dislivello, 8/9 ore di percorso molto impegnativo.

Autore/i: Paola Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento qui sotto?
Pubblicato da Salvatore Stringari
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