535 Pian dei Buoi, Anello Rifugio Ciareido e Baion


Pian dei Buoi Rifugio Ciareido
Pian dei Buoi Rifugio Ciareido © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Pian dei Buoi Anello dal Rifugio Ciareido al Baion

di: Salvatore Stringari e Paola Gardin

Scheda Tecnica Riassuntiva

Data: 20-06-2020

Cima: Coi Cervera 1920 m s.l.m.
Gruppo Montuoso: Marmarole
Cartina: Tabacco foglio 016 Dolomiti del Centro Cadore
Segnavia: n. 28 per il Rifugio Ciareido, n. 33 Parco della Memoria, 272 CAI per il Rifugio Baion
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Escursionistico: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 1827 s.l.m.
Quota da raggiungere: 1969 s.l.m.
Dislivello: 142 m. più alcuni saliscendi
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: Anello
Punti di appoggio: Rifugio Ciareido 1969 metri, Rifugio Baion 1828 metri
Acqua, sorgenti: non rilevate
Località: Lozzo di Cadore, Pian dei Buoi,
Copertura cellulare: parziale
Parcheggio/i: sì a Pian dei Buoi
Tappe del percorso: Lozzo di Cadore, Pian dei Buoi m. 1827 (parcheggio), Coi Cervera 1920 metri, Parco della Memoria della Grande Guerra, Rifugio Ciaréido m.1969, Rifugio Baion m. 1828, Pian dei Buoi.
Partecipanti: Sal e Paola

Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.

L’escursione in dettaglio:

oggi, primo giorno d’estate, partiamo da Belluno e raggiungiamo il paese di Lozzo di Cadore, da qui saliamo (in auto, non a piedi!) i 15 km della “Strada del Genio” costruita tra il 1909 e il 1914 per collegare il paese alle opere militari di Pian dei Buoi, Col Cervera e Col Vidal, dove sorge l’omonimo forte della I^ Guerra. Intendiamo scoprire questi luoghi ai piedi delle meravigliose Marmarole e percorrere un anello che comprenda le fortificazioni della I^ Guerra e i Rifugi Ciareido e Baion.

Pian dei Buoi

La stradina, stretta ma asfaltata, sembra non finire mai, restiamo come sempre ammirati dalla bravura del nostro Genio Militare che ha saputo tracciare questa via che resiste da più di cento anni. A ogni tornante guadagniamo quota e cerchiamo di goderci la vista sul Centro Cadore e le catene dei monti che lo circondano, anche se la mancanza di barriere ci impone di non distrarci troppo. Ci fermiamo nello spiazzo presso l’ex Caserma a Soracrepa, a Pian dei Buoi, a quota metri 1827. E’ un posto incantevole, verdi pascoli dove sorgono piccoli tabià e le mucche ruminano in santa pace, turisti permettendo. Facciamo una prima breve sosta per ammirare il panorama, l’Antelao che si staglia imponente davanti a noi, le guglie e le forcelle delle Marmarole, i più lontani ma nitidi profili del Tudaio, Cridola, Spalti di Toro. Percorrendo pochi metri raggiungiamo la graziosa piccola chiesetta dedicata alla Madonna del Ciareido, sul poggio prativo che ci regala un’altra prospettiva meravigliosa sulla sventagliata di monti dal Tudaio alle Marmarole. Proseguiamo verso sinistra in auto per altri 700 metri fino a raggiungere il parcheggio a fine strada, all’incrocio con le mulattiere per i rifugi Ciareido e Baion. Consultando la cartina topografica, un po’ datata, a piedi torniamo indietro per 300 metri fino al Bivio Pellegrini e ci avviamo per il sentiero 33, che dovrebbe percorrere il “Parco della Memoria” toccando i ricoveri e le fortificazioni sui colli Cervera e Vidal.

Pian dei Buoi Rifugio Ciareido
Pian dei Buoi Rifugio Ciareido © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Diciamo dovrebbe perché le indicazioni e i cartelli sono rotti o danneggiati e una volta arrivati a Col Cervera, il sentiero si interrompe, scompare alla nostra vista. Noi ci siamo fidati del percorso sul Sentiero 33, una traccia segnata con alcuni paletti e segni in verde bianco verde che in effetti ci porta in cima al Col Cervera, metri 1920, dove troviamo gli scarni resti del ricovero militare e una riservetta in caverna. L’unico pannello esplicativo superstite è un grande cartello messo in orizzontale sul terreno, scritte e immagini sono illeggibili, rovinate dal sole e dalle intemperie. Ci domandiamo quale mente possa escogitare questo sistema in un ambiente soggetto a neve, grandine, tempeste. La vista però è stupenda, vediamo il Ciarido con ai suoi piedi, sul promontorio di Croda Paradiso, il rifugio Ciareido di cui scorgiamo il tetto, la bellissima forcella di San Lorenzo, le Dolomiti della Valle d’Ansiei con le Tre Cime di Lavaredo, la Croda dei Toni, il Popera e Cima Bagni, oltre a tutte le catene dei monti già viste da Pian dei Buoi. Dal colmo prativo e pianeggiante di Col Cervera i paletti segnavia ci portano sull’orlo di un versante boscoso e molto scosceso, dove la traccia sparisce. Davanti a noi, lontano sull’altro colle, vediamo Forte Vidal e i tornanti della stradina che vi sale dal basso. Dobbiamo trovare il modo di scendere e siamo fortunati, ci inventiamo una “variante Satana” tracciando un nostro sentiero giù per la scarpata erta e scivolosa, fino a raggiungere la stradina sterrata che porta all’incrocio con il sentiero 33 e la Strada del Genio che sale a Forte Vidal, ma ormai è tardi per raggiungerlo, abbiamo prenotato il pranzo al Rifugio Ciareido e non vogliamo disdirlo. Se avessimo consultato qualche altra fonte, oltre alla nostra vecchia cartina, avremmo saputo percorrere correttamente il giro ad anello, ma pazienza, ci torneremo.

al Rifugio Ciareido

Torniamo indietro sulla stradina passando per Malga Pian dei Buoi, arriviamo al Bivio Pellegrini e poi allo spiazzo dove abbiamo lasciato l’auto, dal parcheggio in un quarto d’ora a piedi saliamo al Rifugio Ciareido, a quota 1969 metri. La vista da qui è meravigliosa soprattutto le Crode delle Marmarole ci attirano col loro fascino, come sarebbe bello raggiungere le forcelle e percorrere il sentiero attrezzato che le collega! Mettiamo nel cassetto anche questo sogno. Ci consolano l’ospitalità dei gestori e il buon pranzetto, nonostante il “distanziamento Covid” l’atmosfera è serena e ci possiamo rilassare.

Pian dei Buoi Rifugio Ciareido
Pian dei Buoi Rifugio Ciareido © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

 

al Rifugio Baion

Dopo la sosta prendiamo il sentiero 272 per il Rifugio Baion, la traccia corre alle falde delle Marmarole, sulle ghiaie tra il Ciarido e il Ciastelin e possiamo vedere un po’ più da vicino il famoso “Pupo di San Piero”, una torre di roccia che caratterizza la forcella di San Pietro. Facciamo una piccola deviazione fino ad un punto panoramico, la vista sull’Antelao, Croda Bianca e Ciastelin non stanca mai. Dopo un percorso agevole la traccia scende abbastanza ripida verso il Rifugio Baion, le piogge di ieri hanno reso il sentiero scivoloso, inevitabile un volo con atterraggio “a rana” Arriviamo al Rifugio Baion “Elio Boni”, inaugurato negli anni 70 ristrutturando una vecchia e caratteristica malga, in circa mezz’ora e dopo la pausa birra torniamo in poco più di trenta minuti per stradina sterrata a Pian dei Buoi.

Pian dei Buoi Rifugio Ciareido
Pian dei Buoi Rifugio Baion © Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

Nota: Pian dei Buoi, l’altopiano che sovrasta Lozzo di Cadore, era un’importante zona strategica di confine e dal 1890 vi furono realizzate varie opere militari tra cui il ricovero a Col Cervera e successivamente il Forte Corazzato di Col Vidal, fortificazioni poi abbandonate dopo la disfatta di Caporetto.
Il Rifugio Ciareido fu costruito nel 1890 dai Battaglioni Alpini Feltre, Pieve di Cadore e Gemona come ricovero e dopo la guerra usato dai cacciatori e dai pastori della zona.
Fu ristrutturato nel 1973 dal C.A.I di Lozzo e, pur mantenendo la struttura militare, è un rifugio alpino molto accogliente e confortevole.
E’ tappa dell’Alta Via n. 5 e base per numerosissimi itinerari, percorsi ad anello, vie attrezzate e di arrampicata.

Autore/i: Salvatore Stringari e Paola Gardin
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Correzione testo di Paola G.
© Copyright By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

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