
Cima Brenta 3150 m. per la Vedretta nord
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 22/23-6-2001
Cima: Cima Brenta 3150 m
Gruppo Montuoso: Massiccio di Cima Brenta
Cartina: Kompass foglio 688 Gruppo di Brenta
Segnavia: 317 – Tracce
Tipologia sentiero e difficoltà*: Sentiero Alpinistico: (E.E.) – o sentiero Escursionistico per Esperti (E.E) Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
Quota partenza: 1513 m.
Quota da raggiungere: 3150 m.
Dislivello: 1637 m.
Tempi di percorrenza*: in giornata
Giro: Anello
Punti di appoggio: Rifugio Vallesinella m. 1513, Rifugio Casinei m. 1826, Rifugio F. F. Tuckett m. 2272.
Acqua, sorgenti: sì
Località: Madonna di Campiglio, Vallesinella
Copertura cellulare: non rilevata
Parcheggio/i: sì a pagamento in Vallesinella
Tappe del percorso: Vallesinella, Rifugio Tuckett, Cima Brenta, Vedretta di Brenta, Punta Massari, rifugio F.F. Tuchett, Vellesinella
Partecipanti: autore e altri amici
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
questo favoloso itinerario si svolge lungo un canale ghiacciato con pendenza accentuata nella parte centrale di 50° gradi per circa 150 metri. Il sentiero che raggiunge la cima non è segnalato quindi adatto ad Alpinisti con esperienza e se fatto in primavera o in inverno prestare attenzione alle condizione della neve e pericolo di caduta sassi.
22/6 al rifugio F.F. Tuckett
La sera del 22 giugno lascio l’auto al Rifugio Vallesinella e raggiungo per sentiero il rifugio F.F. Tuckett. Pensando che sia ancora chiuso mi porto la tenda che pianto a distanza dal Rifugio che invece era aperto. Vado comunque a cena al rifugio e mangio un bel piatto di minestra. Poi mi ritiro nella mia tenda dove passo una tranquilla e serena notte. Il mattino successivo mi sveglio presto, mi raggiungono alcuni amici che faranno la cima con me. Lascio parte del mio materiale al rifugio F. F. Tuckett.
23/6 alla conquista della Cima Brenta
Ci incamminiamo per il sentiero che conduce alla Bocca del Tuckett 2684 m., da qui piegando verso destra ci portiamo alla base del scivolo ghiacciato che scende dalla cima. Indossiamo i ramponi e con le piccozze assicurate alla mano procediamo slegati, siamo più sicuri così che procedendo in conserva e anche più veloci senza piantare chiodi da ghiaccio magari dovendo scavare nella neve. Iniziamo la salita che va sempre più accentuandosi fino a quando raggiungiamo la metà del canalone dove la pendenza sfiora i 50°, qui tenendoci a sinistra (l’innevamento è eccezionale quindi le difficoltà sono inferiori a quelle dichiarate) progrediamo bene lungo le rocce della Cresta nord, dove superiamo con poca difficoltà un tratto crepacciato.

Ora il ghiacciaio si fa meno ripido e ci portiamo sulla cresta innevata e poi raggiungiamo la Cima Brenta. L’emozione è grande anche se ho già fatto salite su ghiacciaio su altre cime importanti come la Presanella e l’Adamello questo canalone mi regala altrettanta soddisfazione. Il rientro lo facciamo seguendo la cresta verso nord e scendendo per cenge e caminetti, indicativamente tenendo la sinistra, raggiungiamo la Vedretta di Brenta Superiore, ci abbassiamo sul nevaio arrivando a dei risalti rocciosi e detritici dove riusciamo a calare molto rapidamente.

Procedendo con attenzione tra gli sfasciumi e il ghiaione, passando sotto Punta Massari giungiamo sul sentiero Sosat e da qui rientriamo tranquillamente al rifugio F.F. Tuckett. Facciamo una pausa aspettando il tramonto del sole. Riprendo le mie cose che avevo lasciato in un angolo e dopo aver sistemato il tutto nello zaino scendiamo a valle. Il rientro ora è facile, col sentiero 317 raggiungiamo tutti insieme Vallesinella.
Autore/i: Salvatore Stringari
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Correzione integrazione testo di Paola Gardin.
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