
Cima Corno di Tres
di: Salvatore Stringari
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 13-12-2020
Cima: Corno di Tres 1812 m.s.l.m
Gruppo Montuoso: Monti d’Anaunia Roèn, Craunèl
Cartina: Tabacco foglio 067 Alto piano della Paganella L. di Tovel C. Brenta Trento
Segnavia: 503 CAI/SAT
Tipologia sentiero e difficoltà*: Escursionistico in ambiente innevato (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: 1396 m.s.l.m
Quota da raggiungere: 1812 m.s.l.m
Dislivello: m. 416
Tempi di percorrenza*: ore 1:40 solo andata 3 ore andata e ritorno
Giro: A/R
Punti di appoggio: Rifugio Sores, Rifugio Predaia “ai todes ci”
Acqua, sorgenti: no
Località: Tres, Rifugio Predaia “ai Todes ci”
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì ampio sopra il rifugio Predaia “ai todes ci”
Tappe del percorso: Parcheggio “Ai Todes Ci” stradina mulattiera, sentiero 503 e rientro per lo stesso.
Partecipanti: Sandra, Sal
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Cima Corno di Tres 1812 m.
lascio Trento alle otto per raggiungere Mezzocorona di prima mattina, da qui con la mia amica Sandra raggiungiamo Mollaro e poi Vervo, con ottima segnaletica stradale il paese di Tres e il rifugio Albergo Sores. Saliamo ancora per l’erta stradina con l’auto e raggiungiamo il rifugio Predaia “Ai Todes ci” (Ai Tedeschi) m. 1396, dove parcheggiamo.

La neve caduta nei giorni scorsi è abbondante tutt’attorno, le cime sono coperte da un manto bianco. Portiamo con noi le ciaspole che indossiamo poco dopo, ma la traccia è battuta e non servirebbero: il freddo mantiene la neve ghiacciata che ci sorregge senza sprofondare. Giungiamo al bivio del sentiero 530 che ci porterebbe a fare un anello lungo, ma non conosco bene la zona e la neve non lo rende sicuro, rimandiamo questo percorso proponendoci di farlo in futuro. Proseguiamo sulla strada pianeggiante che subito dopo si inerpica nel bosco di abeti e larici, coperti di neve che ogni tanto qualche colpo di vento ci fa piovere addosso. Raggiungiamo Malga Rodeza, 1570 m. e facciamo una pausa ammirando il panorama sulle Dolomiti di Brenta.

Proseguiamo, sempre aiutati dall’ottima segnaletica, su stradina forestale, giungiamo a una stanga semisommersa dalla neve e ora continuiamo nel bosco, strane forme ci osservano, sono piccoli abeti o larici coperti dalla neve, ma io fantastico dando loro la forma di un frate, di un pinguino o di mostri del bosco. La salita è sempre graduale e piacevole, è fresco ma non freddo e si sta bene. Giunti ad un altro spiazzo panoramico, subito sotto la cima, ci fermiamo attirati ancora una volta dalla vista su Brenta, Lagorai, monti di Trento con il Calisio, la Marzola, il Chegul, Monte Bondone Paganella, la Valle dell’Adige e “tanta altra roba” per rubare la frase al mio amico Gino. Ancora pochi metri ci separano dalla vetta, li facciamo tranquillamente e in breve la raggiungiamo, a quota 1396 m. In cima troviamo una ruota panoramica con i nomi dei monti e poco distante una colonna di marmo con una piccola edicola della Madonna. Che ve lo dico a fare che in cima il panorama è a 360°!! Non potrebbe essere altrimenti.

Stupendo balcone panoramico, il Corno di Tres. In questa parte del Trentino ci sono molti itinerari, ne scopro oggi di nuovi. Da qui si possono compiere giri ad anello oppure la traversata percorrendo il sentiero alpinistico attrezzato per la Cima d’Arza, Monte Cuc e Cima Roccapiana. Per oggi decidiamo che può bastare e rientriamo per lo stesso sentiero di salita. Sandra si toglie le ciaspole e segue diligentemente il sentiero, io invece le tengo e mi diverto scendendo nel bosco in mezzo alla neve fresca accorciando alcune svolte del sentiero, mi piace camminare in mezzo alla neve fresca! Terminiamo al Rifugio Predaia “Ai Todes ci”, io con una birra e Sandra con una cioccolata calda, la nostra magnifica giornata in montagna, anche se è una cima bassa e facile il Corno di Tres ci ha regalato panorami mozzafiato. Per chi si fa rapire dalle bellezze che la natura ci dona, anche attraversare il solo bosco è capace di riempirci l’anima di magia…
Autore/i: Salvatore Stringari
Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento?
Correzione integrazione testo di Paola Marini Gardin.
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lo dovevo ancora pubblicare e arriva la notifica che lo avete già letto in tre!! straordinario!!!
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Un meraviglioso paesaggio invernale, che incanta tantissimo e che sarebbe bello poter visitare.
Sempre speciali i tuoi articoli Sal, buona serata,silvia
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Ciao Silvia ti ringrazio del tuo complimento, si d’inverno la montagna si trasforma… una buona serata a te
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si, è molto bella! Buona serata anche a te
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