
Anello Tisoi, Pian di Regnac
di: Paola Marini Gardin
Scheda Tecnica Riassuntiva
Data: 28-01-2021
Cima: nessuna
Gruppo Montuoso: Schiara
Cartina: Tabacco 024 Prealpi e Dolomiti Bellunesi
Segnavia: sentieri e mulattiere, parte del sentiero CAI 590
Tipologia sentiero e difficoltà*: (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche).
Quota partenza: m.s.l.m 559
Quota da raggiungere: m.s.l.m 1000 circa
Dislivello: m. 441
Tempi di percorrenza*: 4 ore e trenta comprese le soste
Giro: anello
Punti di appoggio: nessuno
Acqua, sorgenti: sì
Località: Tisoi
Copertura cellulare: sì
Parcheggio/i: sì
Tappe del percorso: Tisoi, Piano Vai, Pestesure, Pian di Regnac, Zei, Tisoi
Partecipanti: Assunta e Paola
Nota: * i tempi di percorrenza e le difficoltà sono in base alla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica, conoscenza del ambiente alpino, di progressione, movimento in ambiente alpino capacità di orientamento.
L’escursione in dettaglio:
Tisoi Pian di Regnac
Oggi mi ritrovo con la mia amica Assunta per un altro giro ad anello sopra il suo paese, Tisoi, a m. 559 di quota. In principio ricalchiamo il percorso fatto due settimane fa (586 in questo blog, Anello Tisoi Schirada) salendo per la stradina in mezzo all’abitato fino a Casera Fontanelle e Piano Vai e non manchiamo di passare per la Chiesetta di Santa Giustina.
Stavolta scendo fino al ruscello e mi bagno gli occhi: la tradizione vuole che l’acqua sia miracolosa, male non mi può fare.
Pestesure

Dalla Chiesetta, invece di andare a destra (verso est) in direzione di Schirada proseguiamo a sinistra (verso ovest) raggiungendo i panoramici pascoli di Pestesure.
Alla vista di una casera in ristrutturazione mi vengono in mente tanti ricordi d’infanzia, il mio papà ci portava spesso da queste parti per poi salire a San Giorgio, nel fienile di questa casera io e la mia sorellina abbiamo giocato a saltare sul fieno e…qui ho preso le prime due zecche di centinaia della mia vita.
C’è ancora molta neve, nonostante la giornata sia grigia abbiamo davanti una bella vista sul Monte Peron, il Pizzocco, i Monti del Sole e, a sud, sulle Prealpi Bellunesi e la piana del Piave.
località Casera Zoppa

Da Pestesure saliamo per la stradina innevata fino a località Casera Zoppa, m. 819 (Casera Zopa in dialetto) dove troviamo il segnavia CAI 590 per Forcella San Giorgio, una decina di minuti dopo passiamo davanti ad una croce in ferro, le parole sono sbiadite, ma Assunta si ricorda che fu eretta nel punto dove un uomo del posto si accasciò per morire di stenti e di fame. Proseguiamo per la stradina trovando la neve sempre più abbondante fino ai Piani di Regnac, m. 960, ricordavo un posto aperto con meravigliosi pascoli alle pendici nordoccidentali della Talvena e della Tesa, lo ritrovo irriconoscibile, coperto dai boschi. Strada facendo ci sembra di notare la mano di Gianni Viel nella fattura di due cartelli segnaletici: uno indica una sorgente, ma tralasciamo a sinistra questa traccia per continuare a salire diritte per il nostro sentiero, passiamo il torrente Gresal e poco sopra troviamo l’altro cartello che indica “ Monte Peron – Forcella Costacurta”. Proseguendo dovremmo incrociare il sentiero che sale fino alla Chiesetta di San Giorgio, ma per oggi può bastare, torniamo al greto del torrentello per fare la sosta pranzo, comodamente sedute sopra i massi che emergono dalla neve, siamo a circa mille metri.
da Pestesure, all’Agriturismo Ai Zei, Tisoi

Ritorniamo per lo stesso percorso fino a Pestesure, qui invece di voltare a sinistra per l’itinerario di andata proseguiamo diritte in discesa per la stradina, passando rasente all’Agriturismo Ai Zei, in bellissima posizione panoramica sul fianco della collina. Scendiamo ancora, passiamo in località Zei, m. 664, due o tre case e chiesina dedicata a San Nicolò.
In breve torniamo a Tisoi e al parcheggio vicino alla chiesa, ringrazio tantissimo la mia amica per questo bellissimo giro ad anello.
Autore/i: Paola Marini Gardin
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento qui sotto?
Pubblicato da Salvatore Stringari
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Paola racconti le tue escursioni in maniera paradisiaca! Sembra di essere lì, insieme a te e alla tua amica. Però dimmi come avete fatto a mangiare sedute comodamente su dei massi a circa mille metri di altezza, fra la neve. Ma non c’era un rifugio per mangiare qualcosa di caldo? Da questo capirai che non sono per niente abituata alla neve. Però grazie ai tuoi racconti, faccio escursioni che altrimenti, mai farei! Ciao e grazie!!!
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è brava a scrivere e raccontare
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Davvero, è un bellissimo pregio! 🙂
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Vittynablog, abbiamo ANCHE dei rifugi, ma in molte delle nostre selvagge montagne è tanto se si trovano dei ricoveri di emergenza, diciamo che si accontenta gode…noi abbiamo trovato un bel sasso e ci abbiamo messo sopra la giacca, tanto da non ibernare il posteriore! Grazie per il tuo commento, mi ha fatto molto piacere!
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Che belle foto!
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Grazie Alessia le foto sono di Paola Gardin l’autrice che collabora gratuitamente con il mio blog ma che per rottura di P…le di WP non riesce ad entrare riferirò il tuo commento…
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