647 Lago delle Fate e i colori dell’autunno




Data: 10-10-2021 

di Salvatore Stringari, 

dal parco della cascata Fontana Santa al Lago delle Fate,

Venerdì sera parto per Storo. Ho visto le indicazioni in una precedente visita a questi luoghi della cascata parco Fontana Santa. Da una veloce ricerca su Google, la trovo. Mi ha incuriosito. Quindi oggi torno verso Storo, ma quando arrivo è tardi. Per la notte, mi fermo ancora una volta al parcheggio. Parcheggio per camper Storo

Il mio sogno era di andare sabato mattina a percorrere uno dei sentieri attrezzati lasciato in sospeso sul lago d’Idro. Tuttavia, quando mi alzo dal letto è nuvoloso. Gocce di pioggia bagnano il parabrezza. Penso che, da solo e con la pioggia, fare una ferrata non sia sicuro.

Scheda Tecnica Riassuntiva 

dal Parco della cascata fontana Santa al Lago delle Fate,

Cima: nessuna 
Gruppo Montuoso: Bosconero 
Cartina: Tabacco Foglio 025 Dolomiti di Zoldo, Cadorine, Agordine 
Segnavia: CAI 490, 460, 485,
Tipologia sentiero e difficoltà:* Sentiero Escursionistico (E) Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro – silvo – pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine (nella scala di difficoltà C.A.I. è classificato E – itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche). 
Quota partenza: 825 m.s.l.m 
Quota da raggiungere: 1142 m.s.l.m 
Dislivello: 317 m. 
Tempi di percorrenza:* in giornata 
Giro: Anello 
Acqua, sorgenti: sì ruscelli e cascate 
Località: Pontesei 825 m. 
Punti di appoggio: oggi no in stagione sì Casera Rifugio Bosconero 
Copertura cellulare: sì parziale 
Parcheggio/i: sì ampio a Pontesei 
Tappe del percorso: Pontesei, sentiero C.A.I. 491 – laghetto delle fate 460, 485 
Partecipanti: Giugliano Dal Mas, Amy, Ornella, Paola Z., Carmen e Silvano, Marinella, Roberto, l’autore 

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. È importante avere conoscenza dell’ambiente alpino e delle tecniche di progressione. Inoltre, il movimento in ambiente alpino e la capacità di orientamento sono essenziali.

L’escursione in dettaglio: 

dal parco Fontana Santa al Lago delle Fate, Bosconero Belluno 

Vado allora alla ricerca della Cascata Fontana Santa. Si trova in un bellissimo parco dove passa la ciclabile del Brenta-Lago d’Idro. Ragguingo il parco in camper e, lasciato il veicolo, inizio la visita a piedi. La passeggiata è breve e facilissima, adatta a tutti.

Ritornato al parcheggio, osservo le pareti che si alzano strapiombanti sopra la mia testa. Vedo in una parete tre enormi finestre. Sembrano postazioni della guerra. Mi metto alla ricerca dell’entrata alla postazione, ma non la trovo. A questo punto dopo aver cercato senza risultato l’accesso alle gallerie ritorno al parcheggio e al camper.

Il lago delle Fate

Leggo il messaggio su Facebook di Giuliano Dal Mas. Ha in programma un itinerario al Bosconero. Da Storo mi porto a Belluno e poi in val di Zoldo, a Pontesei. Subito dopo le due gallerie, passo la Diga di Pontesei che sbarra il torrente Maè. Trovo sulla destra della strada un ampio parcheggio pianeggiante. Qui passo la notte. Il tramonto mi regala le montagne infuocate del Bosconero e il mattino il sorgere del sole sul Civetta. 

i colori autunnali del Bosconero

Domenica mattina come da accordi mi trovo con Giuliano Dal Mas e altri amici a Pontesei. Insieme imbocchiamo il sentiero 460, che lasciamo al bivio con il sentiero 491 per giungere a Malga Mugon, ci arriviamo troppo presto, è ancora immersa nell’ombra, e fa abbastanza freddo quindi lentamente proseguiamo per raggiungere un piccolo specchio d’acqua, il “Lago delle Fate” con un giro rilassante e tranquillo… e lentamente arriva anche il sole e proprio mentre sto fotografando il laghetto eccolo…

Il sole sta per sorgere dietro la torre del Bosconero. Riesco a fare delle belle foto con i riflessi del sole sul piccolo laghetto. Poi alcuni di noi si staccano dalla compagnia per raggiungere la Casera Rifugio Bosconero. Ci ritroveremo più tardi per il pranzo su di un dosso freddo e ombroso. In quattro io, Giuliano, Ornella e Paola Z. andiamo alla ricerca dei colori autunnali al Van dei Sfornioi. Purtroppo, non riusciamo a individuare il sentiero. Vaia ha stravolto questo fragile luogo. Non si trova più alcuna traccia.

Raggiungiamo a questo punto i resti di una casera e il pian delle Manze, sentiero 485 segnato sulla carta topografica, che porta a casera dei Zot m. 1142. Da qui proseguiamo ancora alla ricerca del sole e costeggiando lungamente i pendii del Bosconero giungiamo su di un dosso dove ci fermiamo per la pausa pranzo, qui ci raggiungono anche gli amici che erano saliti alla Casera Rifugio Bosconero. Il sole si nasconde dietro una nuvola e si fa vedere solo a tratti, ma è comunque freddo. Il panorama da questo pulpito però è talmente bello, abbiamo il Civetta davanti a noi, che il freddo ci sembra meno pungente.

Dopo aver mangiato scendiamo per il sentiero che presenta anche un brevissimo tratto attrezzato con catena, immersi in ambiente selvaggio, passando per un ripido bosco di faggi, larici e abeti e poi alle piccole cascate tuonanti, torrenti spumeggianti, ponti di legno e scale che ci portano di nuovo al parcheggio. Grazie per la bellissima giornata ai miei amici.

con la collaborazione di Paola Marini Gardin.

Autore/i: Salvatore Stringari
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13 pensieri riguardo “647 Lago delle Fate e i colori dell’autunno

  1. Le foto che hai messo nei link purtroppo non sono disponibili, c’è un bel lucchetto ed io non so come aprirlo! Però ho apprezzato le immagini nel post e le ho trovate fantastiche, specialmente quella del laghetto dove si vede sorgere il sole. Magnifica!!!!

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