769 Rastenbak Caldaro Castelvecchio




Data: 30-07-2023

di Salvatore Stringari,

Rastenbak, Caldaro, Castelvecchio,

Scopro questo luogo dalla pubblicità di Instagram e Facebook. Questi nuovi sistemi che si chiamano Reel (brevi video pubblicitari) sono invasivi, ma a volte servono e comunque insinuano curiosità. Dopo aver cercato ulteriori informazioni parto il sabato pomeriggio alla volta di Caldaro. Ho scoperto che ci sono due accessi alla Gola del Rastenbach. Uno si trova a Caldaro. Ci sono numerosi divieti di sosta per camper. L’obbligo di usare esclusivamente i camping mi porta a cercare il secondo accesso. Questo si trova in un posto tranquillo fuori dalla confusione dei campeggi e mi permette di essere indipendente.

la voglia di andare, nonostante la sciatica e le complicazioni che questa ha lasciato, è sempre tanta, la ricerca di compagnia non è andata a buon fine quindi anche oggi sarò solo nell’affrontare l’escursione alla Gola del Rastenbach.

Scheda Tecnica Riassuntiva

Castelvecchio,

Città: Castelvecchio (Altenburg) Caldaro
Provincia: Autonoma di Bolzano
Regione: Trentino Alto Adige
Tipologia viaggio: escursione alla gola del Rio Pausa
Punti di appoggio: Camper
Copertura cellulare:
Aree di Sosta o Parcheggio/i: parcheggio sulla provinciale sì
Partecipanti: autore in solitaria

Il Viaggio in dettaglio:

forra del Rastenbach,

Raggiungo così la località Castelvecchio dove trovo un parcheggio per auto, ci sono alcuni camper già parcheggiati, ma comunque trovo posto per fermarmi. Dal parcheggio parte il sentiero che scende nella Gola del Rio Pausa e che porta anche alla più antica chiesa del Tirolo, di cui oggi rimangono solo dei ruderi. Aiutato dalle numerose indicazioni in tedesco e poco italiano scendo nella gola, ben presto mi trovo immerso in un ambiente suggestivo, circondato da una vegetazione rigogliosa.

alla gola del Rastenbach e “St. Peter Ruine”

Al primo bivio vado verso “St. Peter Ruine”, salgo una lunga scala che mi porta sotto ad alcuni piloni di sasso, forse un tempo un ponte sovrappassava la profonda forra sorretto da questi manufatti. Da qui andando a sinistra salgo una scala di pietra e raggiungo le rovine dell’antica Chiesa.

Faccio diverse foto e una breve pausa, anche se oggi sto un po’ meglio il dolore è comunque costante ma non mi voglio arrendere e dopo poco ritorno sui miei passi, scendo la lunga scala che mi riporta nella forra e proseguo incontrando le prime passerelle, ben protette. Scendo tra i salti e le cascatelle del Rio Pausa e giungo ad un punto panoramico sul Lago di Caldaro, il sentiero continua e scendendo un’altra lunga scala che consente di superare una ripida parete rocciosa e liscia raggiungo una cascata molto più alta delle precedenti, dove mi fermo per fare delle foto. 

Seguo ora, per il rientro, il sentiero “Barental”, segnavia numero 13, dove mi imbatto nell’unico tratto roccioso del percorso, raggiungo poi un punto panoramico e poco dopo un bivio: un sentiero scende al Lago di Caldaro, l’altro sale verso Castelvecchio ed è quello che devo percorrere per risalire la forra.

Mi avvio e arrivato ad un altro punto panoramico ho una vasta visuale sia sul il percorso appena fatto sia sul Lago di Caldaro: tutto il sentiero è molto panoramico e prima di immergermi nel bosco faccio altre foto. Raggiungendo poi un’altura boschiva ritorno al parcheggio.

Termino il mio fine settimana pranzando in camper e nel tardo pomeriggio dopo aver riposato un po’ rientro a Trento per la strada del Vino, Rovere della Luna, San Michele, Lavis e casa a Gardolo (TN)

con la collaborazione di Paola Marini Gardin.

Autore/i: Salvatore Stringari
E voi ci siete stati? Mi lasciate un commento? 
© By Salvatore Stringari | La Traccia, Escursioni e Viaggi

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