030 il Lago di Colbricon.




Data: 5 agosto 2007 

di Salvatore Stringari, 

Laghi di Colbricon

Oggi parto da Trento alla mattina presto il sole non è ancora sorto. Il sentiero che voglio percorrere oggi è quello che mi porta ai laghetti di Colbricon, partendo dal Passo Rolle. Raggiungo il passo e il panorama è semplicemente stupendo. Ho davanti le Pale di San Martino con il Cimon della Pala e la Catena del Lagorai. Amo immergermi nei boschi ricchi di alberi secolari, larici e pini cembri. Inoltre, mi piace osservare i vari esemplari di fauna alpina, come camosci, marmotte, aquile, galli forcelli. Logicamente, lo faccio solo al mattino presto quando il silenzio non disturba gli animali.

Scheda Tecnica Riassuntiva 

Laghi di Colbricon 

Località o Città: Passo Rolle SS 50. 
Tipologia sentiero e difficoltà:*  Sentiero Escursionistico Turistico: (T) o turistico, Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, e vie di comunicazione. Riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale. Offre anche divertimento turistico e ricreativo. (nella scala di difficoltà CAI è classificato T – itinerario escursionistico – turistico). 
Tempi di percorrenza:* 2 ore oppure in giornata 
Giro: A/R 
Quota di Partenza: 1904 s.l.m.  
Quota da raggiungere: 1930 s.l.m. 
Dislivello: m. 120 
Punti di appoggio: Passo Rolle Rifugio al lago 
Parcheggi: passo Rolle Malga Rolle 
Acqua, sorgenti: no, portare acqua 
Tappa del percorso: Malga Rolle, sentiero 348 Lago di Colbricon, cima e  
Partecipanti: autore in solitaria 

Nota: * I tempi di percorrenza e le difficoltà dipendono dalla propria preparazione psico-fisica e tecnico pratica. Questo include la conoscenza dell’ambiente alpino e le abilità di progressione. Anche il movimento in ambiente alpino e la capacità di orientamento sono rilevanti.

L’escursione in dettaglio:

Laghi di Colbricon 

Lascio l’auto al parcheggio Malga Rolle a lato della statale 50. A piedi mi incammino verso la Baita Paradiso. Seguo le indicazioni del sentiero 348 che si inoltra nel bellissimo bosco. Continuo con brevi saliscendi verso le pareti del Colbricon. Supero il vallone e affronto una salita più accentuata. Arrivo a un crinale e uscendo del bosco mi affaccio sui i laghi di Colbricon. In breve si raggiungo l’omonimo rifugio a 1930 m.s.l.m,. Dopo aver camminato immerso in spettacolari foreste, compare quasi all’improvviso lo splendido scenario dei Laghi di Colbricon. Essi sono immersi in un meraviglioso paesaggio di rododendri e ginepri. In estate, offrono i loro sgargianti colori.

Dalla conca dei laghetti si ha di fronte la cima del Colbricon. Si deve ricordare che tutta quest’area fu teatro di guerra tra italiani e austriaci nel periodo della Prima Guerra Mondiale. È punteggiata dai resti delle opere costruite durante il conflitto. Rientro al passo per lo stesso sentiero di andata 

dopo essermi rilassato e riposato al laghetto da qui raggiungerò la cima del Colbricon

Rispetta la montagna! Riporta a casa i tuoi rifiuti non lasciarli sui sentieri!

Autore/i: Salvatore Stringari
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